Consigli

19 aprile 2016 – Il dolce a fine pasto? Occhio alla linea dei bambini

Chi è sazio e cede alla golosità, rischia il sovrappeso

C’è chi sostiene che a fine pasto ci sia sempre spazio per un dolcetto, che spesso viene offerto ai più piccoli anche se hanno mangiato a sazietà. Niente di più sbagliato per la loro salute, stando anche a quanto emerge da una ricerca americana: così li si espone di più al rischio di diventare sovrappeso. Aumento di peso che non si verifica se  la “coccola golosa” di fine pasto è salata, a base per esempio di patatine.

La ricerca dell’Università del Michigan, pubblicata su Pediatrics, si basa sulle risposte a un questionario rivolto a più di 200 mamme di famiglie a basso reddito, dopo che avevano fatto digiunare i loro figli per un’ora, per poi dare loro un pranzo sostanzioso. Subito dopo il pranzo, i piccoli potevano scegliere tra un vassoio con dei dolci, tra i quali i biscotti al cioccolato, ma anche degli snack salati, come le patatine, lasciandoli liberi di servirsi.
Lo studio ha dimostrato che i bambini tra uno e tre anni che hanno mangiato più dolci hanno avuto un graduale aumento del grasso corporeo a partire dai 33 mesi, mentre così non è stato per coloro che avevano invece optato per gli snack salati.
«La tendenza a mangiare quando non si è affamati, in generale, aumenta con l’età e potrebbe avere implicazioni per tutta la vita – spiega Julie C. Lumeng, coordinatrice  della ricerca – dobbiamo trovare dei modi per indirizzare nella giusta maniera questa tendenza, già nei bimbi molto piccoli, al di sotto dei tre anni».

Gruppo San Donato

Il consiglio? Meglio non ingolosire i bambini proponendogli sempre qualcosa di dolce a fine pasto, dalla fetta di torta alla pallina di gelato al cioccolatino. La golosità può “spingere” oltre al senso di sazietà e può diventare un’abitudine che poi è difficile correggere. Questo non significa eliminare i dolci dalla loro dieta ma consumarli nel modo giusto, a colazione per esempio. Se una torta viene servita a fine pasto – cosa che capita in occasioni speciali – meglio ridurre le porzioni delle portate precedenti.

Francesco Bianco

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