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Tumori: ecco i controlli da fare in ogni fascia d’età

Quali sono gli esami suggeriti per prevenire l'insorgenza di una patologia neoplastica?

Check up oncologici

Check up oncologiciLa prevenzione è la migliore arma per vincere il cancro. Sottoporsi con regolarità a visite di controllo ed esami diagnostici consente di individuare il tumore in uno stadio molto precoce e di conseguenza di trattarlo in maniera efficace, ottenendo un maggior numero di guarigioni e una riduzione del tasso di mortalità.

Dai 18 ai 40 anni:
gli esami per lei e per lui

Dai 18 ai 40 anni: gli esami per lei e per luiEntrambi i sessi dovrebbero controllare i nei, perché questa è la migliore prevenzione contro il melanoma. Il controllo dei nei da sé va fatto periodicamente, con una frequenza dettata dal proprio dermatologo e comunque variabile da persona a persona. Dai 18 anni in su, è consigliata una visita dermatologica ogni due-tre anni se si hanno pochi nei, una volta l’anno se i nei sono più di 50.

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Dai 18 ai 40 anni:
gli esami per lei

Dai 18 ai 40 anni: gli esami per leiVisita ginecologica. Il ginecologo verificherà le condizioni obiettive dei genitali esterni, per controllare se siano arrossati o infiammati, e nella visita sarà anche possibile accertare se la paziente accusa dolore all’ingresso della vagina. Poi s’indagherà lo stato del collo dell’utero (alla ricerca di fibromi e zone di dolorabilità), delle ovaie e delle tube.
• Frequenza. Almeno una volta all’anno.

Ecografia pelvica: si tratta di un’indagine assolutamente innocua, ma preziosa per visualizzare gli organi contenuti nell’addome inferiore, soprattutto utero e ovaie, e per stanare la presenza di malformazioni o masse atipiche.
• Frequenza. Andrebbe effettuata almeno una volta dopo l’inizio dell’attività sessuale e in vista di una gravidanza.

Prevenzione del tumore al seno. Quando un cancro al seno viene individuato in fase precoce, la guarigione è una solida realtà in una percentuale elevatissima dei casi, vicina al 97-98%. Ecco, allora, i principali strumenti per giocare d’anticipo.
Autopalpazione della mammella: è un esame che la donna può eseguire da sola a partire dai vent’anni di età, una volta al mese o ogni due mesi.
Ecografia mammaria: è l’esame della mammella attraverso gli ultrasuoni. Va fatta una volta l’anno dai 30 anni. Nelle pazienti con due familiari stretti colpiti da neoplasia mammaria, all’ecografia va abbinata dai 40 anni la mammografia.

Prevenzione del tumore al collo dell’utero. Due i test che giocano d’anticipo contro il cancro al collo dell’utero, causato nel 99% dei casi da un virus della famiglia Hpv (acronimo inglese di papilloma virus umano).
Pap-test (o striscio vaginale): il ginecologo preleva il materiale presente sulla cervice uterina e nel suo canale e lo invia in laboratorio. Fino ai 40 anni una volta ogni tre anni, attuando l’Hpv-Dna test e ulteriori accertamenti solo se emergono anomalie.
Hpv-Dna test: è come eseguire uno striscio vaginale. Dopo i 30, va eseguito con il Pap-test ogni tre anni, se i risultati di entrambi gli esami sono negativi (altrimenti il ginecologo consiglierà approfondimenti e strategie d’attacco).

Dai 18 ai 40 anni:
gli esami per lui

Dai 18 ai 40 anni: gli esami per luiAutopalpazione del testicolo. I tumori del testicolo rappresentano una delle prime cause di mortalità per patologia neoplastica nei maschi giovani. Ma sono anche i più guaribili, se stanati per tempo. E l’autopalpazione è di sicuro aiuto per scovare precocemente queste presenze anomale.
• Frequenza: va eseguita periodicamente.

Dai 40 anni in su:
gli esami per lei e per lui

Dai 40 anni in su: gli esami per lei e per luiControllo dei nei: mai trascurarlo, anche dopo i 40.
• Frequenza. Il controllo dei nei da sé va fatto periodicamente, con una frequenza dettata dal proprio dermatologo e comunque variabile da persona a persona. La visita specialistica è consigliata ogni due-tre anni (la frequenza diventa ogni 12 mesi nelle persone che hanno più di 50 nei).

Prevenzione del tumore colon-retto. I tumori del colon-retto rappresentano la seconda causa di morte per neoplasia in Italia, e la probabilità di sviluppare un carcinoma di questo tipo s’innalza bruscamente dopo i 50 anni. Ma l’ottima notizia è che la storia naturale del tumore è nota: il 90% delle presenze maligne nel grosso intestino deriva da una lesione precancerosa, la cui trasformazione richiede circa 10 anni. Ecco, allora, l’invito a eseguire i seguenti test rivelatori:
Esame delle feci per la ricerca del sangue occulto. Le attuali linee guida prevedono che tutti gli individui sani, al di sopra dei 50, comincino a sottoporsi al test del sangue occulto in un campione di feci ogni anno. I casi positivi necessiteranno di un ulteriore accertamento attraverso una colonscopia, per confermare il sospetto diagnostico.
Colonscopia: è l’esame che permette al medico di scrutare la superficie interna del colon grazie a un tubo flessibile. Dopo i 45 anni, è consigliato una volta ogni cinque anni. L’esame andrà naturalmente anticipato qualora dovesse esistere un accresciuto rischio di cancro al colon per ragioni familiari o storia personale.

Dai 40 anni in su:
gli esami per lei

Dai 40 anni in su: gli esami per leiVisita ginecologica ed ecografia pelvica: indispensabili per valutare lo stato dell’utero e delle ovaie in premenopausa, menopausa e post menopausa. Il ginecologo potrà anche prescrivere una terapia ormonale sostitutiva per mitigare i sintomi della donna quando viene meno la funzione ovarica.
• Frequenza. Ogni anno la visita, l’ecografia con periodicità stabilita dal ginecologo.

Prevenzione del tumore al collo dell’utero. Due gli esami diagnostici per giocare d’anticipo su questo tipo di cancro: il Pap-test e l’Hpv-Dna test.
• Frequenza. È consigliabile fare entrambi gli esami. Quando sia il Pap-test che l’Hpv-Dna test rientrano nella normalità, è sufficiente ripetere l’indagine una volta ogni tre anni.

Prevenzione del tumore al seno. L’incubo delle donne, il cancro alla mammella, si combatte con ottimi risultati grazie alla diagnosi precoce. Ecco gli strumenti a disposizione.
Autopalpazione della mammella: ogni uno-due mesi.
Ecografia mammaria: esame di primo livello nelle donne fino ai 40 anni, resta anche dopo un ottimo alleato diagnostico a braccetto con la mammografia. Va fatta ogni anno.
Mammografia bilaterale: consiste in una radiografia a entrambe le mammelle. È consigliata dai 40 anni, con cadenza biennale, e dopo i 50 ogni anno.

Dai 40 anni in su:
gli esami per lui

Dai 40 anni in su: gli esami per luiAutopalpazione del testicolo. L’abitudine che si dovrebbe seguire fin da adolescenti, non va trascurata neanche dopo i 40.
• Frequenza. Periodicamente.

Prevenzione del tumore della prostata. Il 75% dei tumori alla prostata viene diagnosticato nella fascia d’età over 65. Se diagnosticato per tempo, si tratta di un tumore altamente guaribile. Ecco un trittico di esami che la maggior parte delle società scientifiche internazionali consiglia di effettuare una volta all’anno a partire da 50 anni.
Visita clinica con esplorazione rettale: è il primo, elementare, ma cruciale controllo della ghiandola prostatica.
Dosaggio del Psa. Da un prelievo sanguigno si esaminano i valori di una sostanza chiamata antigene prostatico specifico (Psa), il cui aumento nel sangue potrebbe esser indice della presenza di un tumore.
Ecografia transrettale: è una tecnica che sfrutta gli ultrasuoni, grazie a un’esile sonda cosparsa di gel lubrificante introdotta nel retto.

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