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Tong Tong è la prima “bambina” creata dall’intelligenza artificiale

Attraverso l'intelligenza artificiale la baby umanoide interagisce con gli umani e prova emozioni. È un prototipo di bambina artificiale con tante potenziali applicazioni ma anche qualche rischio

Non chiamatela bambola. Tong Tong è a tutti gli effetti una bambina umanoide. Attraverso l’intelligenza artificiale potrà interagire con gli umani, ma anche provare istinti ed emozioni, come noia o stanchezza. Vestita con pantaloni rosa e una maglietta bianca, Tong Tong è stata sviluppata dal Beijing institute for general artificial intelligence (BigaI) e ha un sistema mentale e di valori di una bambina di 3 o 4 anni, con la possibilità di crescere e fare proprie le lezioni dell’esperienza. È il primo prototipo di bambina artificiale.

Le potenziali applicazioni di Tong Tong

Il team di ricercatori di Pechino, che ha lavorato a questo progetto, proviene da diverse discipline, tra cui ingegneria, psicologia e informatica. L’obiettivo era quello di creare un robot in grado di interagire in modo naturale con gli esseri umani, aprendo le porte a una vasta gamma di applicazioni, come per esempio:

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  • assistenza domiciliare agli anziani;
  • compagnia a chi non ha figli, categorie che rappresentano una grande sfida sociale per la Cina in crisi demografica;
  • assistenza per persone con disabilità, fornendo supporto emotivo e pratico nelle attività quotidiane;
  • nel settore dell’istruzione potrebbe essere utilizzata come tutor virtuale, aiutando i bambini nello sviluppo di competenze chiave come la lettura e la matematica;
  • in ambito commerciale, potrebbe essere impiegata come assistente virtuale per il servizio clienti, migliorando l’esperienza degli utenti attraverso interazioni personalizzate e intuitive.

Ha fisionomia e movenze tecniche simili a un essere umano

La struttura dell’umanoide è stata pensata per garantire una certa somiglianza con la forma umana, con arti proporzionati e un’espressione facciale realistica. Ma non solo: perché la baby umanoide è dotata di una serie di caratteristiche tecniche che la rendono unica nel suo genere. Il suo corpo è stato progettato con materiali flessibili e morbidi, consentendo movimenti fluidi e naturali che ricordano quelli di un essere umano.

Crescita: migliora l’apprendimento con l’esperienza

Ma ciò che rende Tong Tong davvero straordinaria è la sua intelligenza artificiale avanzata. Grazie a sofisticati algoritmi, la bambina umanoide è in grado di apprendere continuamente dalle interazioni con gli esseri umani, migliorando le sue capacità di comunicazione e comprensione del contesto. Questo le consente di adattarsi a una vasta gamma di situazioni e di fornire risposte sempre più accurate e personalizzate.

Sviluppa uninterazione autentica e coinvolgente

Uno degli aspetti più impressionanti di Tong Tong è la sua capacità di interagire in modo naturale con le persone. Grazie a sensori di rilevamento del movimento e microfoni incorporati, è in grado di percepire le emozioni e le intenzioni degli individui con cui entra in contatto, regolando di conseguenza il suo comportamento e le sue risposte. Questo crea un’esperienza di interazione autentica e coinvolgente, che può essere particolarmente preziosa in contesti come l’assistenza sanitaria e l’educazione.

Rischi: sostituzione delle relazioni umane con quelle artificiali

Tuttavia, l’avvento di robot umanoidi come Tong Tong solleva anche una serie di importanti considerazioni etiche e sociali. Da un lato, c’è il rischio di dipendenza e sostituzione delle relazioni umane con quelle artificiali, con possibili conseguenze sulla salute mentale e sul benessere sociale. Dall’altro lato, c’è la questione della privacy e della sicurezza dei dati, con la necessità di garantire che le informazioni personali raccolte dai robot siano gestite in modo sicuro e responsabile.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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