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Colesterolo: gli integratori efficaci per abbassarlo

Tra gli interventi pre-farmacologici ci si può affidare ai nutraceutici ipocolesterolemizzanti: ecco quali

OK Salute e Benessere in collaborazione con Danacol danacol

Modificare lo stile di vita è il primo, fondamentale passo nella gestione delle dislipidemie, ma spesso è necessario un aiuto per raggiungere livelli ottimali di colesterolo. In caso di rischio cardiovascolare basso o moderato, tra gli interventi pre-farmacologici ci si può affidare ai nutraceutici ipocolesterolemizzanti, sostanze in grado di determinare una riduzione – anche significativa – del colesterolo totale e delle lipoproteine Ldl. Sono molti i prodotti sul mercato, ma bisogna evitare il fai-da-te e avvalersi solo di quelli validati scientificamente, sotto la supervisione del medico di famiglia o dello specialista.

Gruppo San Donato

Fitosteroli (o steroli vegetali)

I fitosteroli sono lipidi di origine vegetale, presenti soprattutto negli oli vegetali, negli ortaggi (come broccoli, cavolfiore, cavolini di Bruxelles), nella frutta secca. Con la sola alimentazione, però, non siamo in grado di introdurre nell’organismo la quantità giornaliera (stabilita dall’Autorità Europea per la sicurezza alimentare) di 1,5 – 3,0 g di steroli vegetali dei quali necessitiamo per trarne beneficio. Ecco, dunque, che i prodotti arricchiti in steroli vegetali, come ad esempio gli yogurt, rappresentano un valido (e sicuro) alleato.

Riducono l’assorbimento di colesterolo

Una volta ingeriti, i fitosteroli raggiungono la mucosa intestinale, riducendo l’assorbimento di colesterolo. Per rispondere a questo processo, l’organismo “richiama” questo grasso dalla circolazione ematica verso il fegato: in questo modo si riducono i livelli di colesterolo circolanti nel sangue.

Riso rosso fermentato

Tra i componenti contenuti negli integratori che hanno dimostrato efficacia c’è il riso rosso fermentato, che deriva dalla fermentazione del riso a opera di un lievito, il Monascus purpureus. Attraverso questo processo si generano dei metaboliti, tra cui la monacolina K, una molecola chimicamente simile alla lovastatina, cioè un composto appartenente alla famiglia delle statine, i farmaci anti-colesterolo per eccellenza. E, proprio come le statine, la monacolina K a dosaggi fra 3 e 10 mg al giorno blocca l’enzima epatico HMG-CoA reduttasi, coinvolto nella sintesi endogena del colesterolo, riducendone i livelli plasmatici di 30-40mg/dl. Numerosi studi hanno dimostrato che questo nutraceutico non solo apporta benefici in termini di riduzione dell’ipercolesterolemia ma contribuisce anche a ridurre alcuni marcatori infiammatori, come la proteina C reattiva e alcune metalloproteasi, e a migliorare l’elasticità vascolare.

Attenzione agli effetti collaterali

Tuttavia, proprio perché contiene un componente simile a quello presente nella lovastatina, il riso rosso fermentato potrebbe anche provocare effetti collaterali, soprattutto se assunto in maniera scorretta e senza il controllo del medico. I ricercatori dell’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, segnalano che questa sostanza, nella dose giornaliera di 10 mg ma anche di 3 mg, potrebbe causare dolori muscolari, crampi, disturbi gastrointestinali, mal di testa, reazioni cutanee, problemi al fegato.

Berberina

Un’altra sostanza che ha ottenuto un forte riscontro da parte della letteratura scientifica è la berberina, che viene estratta dall’arbusto Berberis aristata. Questo nutraceutico, che viene spesso trovato in associazione con il riso rosso fermentato, inibisce la proteina PCSK9, responsabile della degradazione dei recettori epatici delle Ldl e di conseguenza dell’innalzamento dei livelli plasmatici di colesterolo “cattivo”.

Bergamotto

Anche il bergamotto è in grado di ridurre i livelli di Ldl nel sangue ma gli studi clinici condotti finora non sono comparabili a quelli relativi ad altri integratori. Per questo motivo si associa con altri nutraceutici o, addirittura, in combinazione con la terapia farmacologica.

Coenzima Q10

Spesso nelle formulazioni proposte in farmacia o nella grande distribuzione si trova anche il coenzima Q10, una molecola che non abbassa la colesterolemia, ma a dosaggi superiori a 100 mg al giorno riduce gli effetti  collaterali che i nutraceutici ipocolesterolemizzanti possono causare. Le simil-statine, come la monacolina K, non solo inibiscono la sintesi del colesterolo, ma anche di altre molecole, tra le quali c’è il coenzima Q10, un cofattore essenziale per il metabolismo cellulare. Quando si innesca questo processo, è possibile che insorgano dolori muscolari dosaggio-dipendenti.

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