Salute

Soffri di insonnia? Potrebbe essere colpa del partner

A guastare il riposo non sono solo litigi e russamento: anche i consigli sbagliati possono peggiorare i sintomi

Continuate a passare le notti in bianco fissando il soffitto? Provate a rotolarvi leggermente sul fianco e posate gli occhi sulla vostra dolce metà con cui condividete il letto. Potrebbe essere lei la causa (e la soluzione) della vostra insonnia.

A indicarlo è uno studio australiano, presentato dai ricercatori della Monash University di Melbourne in occasione di SLEEP 2017, il convegno internazionale degli esperti di medicina del sonno riuniti a Boston, negli Stati Uniti.

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Un problema di coppia

«L’insonnia – spiegano i ricercatori – viene spesso considerata come una condizione individuale, ma il 60% degli adulti dorme con un partner». E in effetti, che ci sia lo zampino di mogli, mariti e fidanzati, in un certo senso, è noto da tempo. Quante persone perdono il sonno per colpa di turni di lavoro sfasati, litigi di coppia, russamenti e rumori molesti durante la notte. Eppure ci potrebbe essere anche un’altra causa, spesso sottovalutata: i consigli sbagliati che i partner elargiscono in buona fede nel tentativo di alleviare le pene dell’insonne e, di conseguenza, le proprie.

Cattivi consiglieri

I ricercatori australiani lo hanno scoperto esaminando le abitudini di 31 coppie in cui uno dei due partner soffriva di insonnia. Dalle risposte date ai questionari, è emerso che i “compagni di letto” sono il più delle volte dei cattivi consiglieri, e inducono ad assumere comportamenti contrari a quelli raccomandati dalle linee guida degli esperti.

Il 74% dei partner, ad esempio, consiglia di andare a letto prima la sera o di svegliarsi più tardi al mattino seguente; il 32% suggerisce all’insonne di fare altre cose a letto, come leggere o guardare la tv; il 35%, infine, consiglia di fare pisolini durante il giorno o di bere più caffeina.

Terapia di coppia

«È possibile che i partner contribuiscano involontariamente a perpetuare i sintomi dell’insonnia», spiega la coordinatrice dello studio, Alix Mellor. «E’ dunque necessario che vengano raccolti più dati per capire se le terapie contro l’insonnia possano essere più efficaci valutando e indirizzando in maniera proattiva il comportamento dei partner che condividono lo stesso letto».

Insonnia fa rima con ansia

Alleviare i sintomi dell’insonnia può portare grandi benefici anche ai partner, che spesso, come dimostra l’indagine, si vedono costretti a cambiare routine quotidiana per adattarsi alle notti in bianco della loro dolce metà. «I nostri risultati preliminari – sottolinea Mellor – indicano che sebbene questi comportamenti aiutino i pazienti insonni a sentirsi più capiti e supportati, dall’altra parte causano maggiore stress e ansia nei loro partner».

Elisa Buson

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