Bambini

L’allattamento al seno

Perché è importante allattare al seno? Quali sono i benefici per il bimbo e quali per la madre? Ci sono posizioni migliori di altre? Si può essere allergici al latte materno? Come si dona il latte materno? Come capire quando il neonato ha fame o ha mangiato abbastanza? Tutte le risposte

L’allattamento al seno è ancora troppo sottovalutato. Ovviamente non stiamo parlando delle donne che per motivi fisici non possono allattare il proprio figlio. A livello mondiale soltanto il 40% delle mamme allatta i bambini al di sotto dei sei mesi esclusivamente al seno. L’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda di allattare il bambino esclusivamente al seno per i primi sei mesi e di nutrirlo con una dieta a base di latte fino ai due anni. I fattori che ostacolano l’allattamento al seno sono diversi:

  • la mancanza di strutture alle difficoltà legate ai ritmi di lavoro,
  • la spinta commerciale verso il latte artificiale,
  • lo stigma che colpisce ancora molte donne che allattano in pubblico.

Allattamento: tutti i consigli per allattare al seno

Innanzitutto è importante che fin dai primi minuti madre e figlio rimangano insieme. In questo modo s’instaura il cosiddetto contatto pelle-a-pelle. Il corpo della madre aiuta il bambino a mantenere una temperatura adeguata e il bambino è meno stressato, più calmo e ha respiro e battito cardiaco più regolari.

Gruppo San Donato

Il primo contatto con il seno dovrebbe avvenire entro un’ora dalla nascita, lasciando la mamma e il bambino, insieme al papà se presente, liberi di interagire spontaneamente, senza interferenze esterne.

Altri consigli importanti sono:

  • allattare il bambino a richiesta, senza seguire orari rigidi;
  • non dare al bambino altri liquidi diversi dal latte materno prima della prima poppata;
  • evitare l’uso di tettarelle artificiali, biberon e ciucci, soprattutto nei primi mesi di vita;
  • non lavare il seno dopo ogni poppata ed evitare l’uso di creme o unguenti durante l’allattamento; la normale igiene della mamma è sufficiente e il seno è provvisto di ghiandole che provvedono ad una naturale disinfezione dell’areola.

Qui puoi trovare tutti i consigli dei neonatologi.

Come capire se il bambino ha fame?

Un altro dubbio che assale le madri, specie alla prima esperienza, è capire quali siano i segnali di fame inequivocabili di un neonato. Per le mamme è importante avere questi riferimenti, ma è anche vero che poi, con il tempo (e ne basta davvero poco) ogni donna inizierà a conoscere al meglio il suo bambino e capirà senza esitazione le sue necessità, che siano fame, sonno o semplicemente un bisogno di attenzioni.

Suzanne Veehof, neonatologia pediatria di Humanitas San Pio X

Ci sono posizioni migliori per allattare al seno?

Una delle prime cose che viene insegnata a una mamma subito dopo il parto è come allattare il proprio bambino. Anche se gran parte dei gesti vengono per istinto, allattare può rivelarsi inizialmente un’esperienza difficile. Come spiega nella videointervista Suzanne Veehof, neonatologa pediatra di Humanitas San Pio X, durante l’allattamento è importante scegliere la posizione più confortevole per la mamma e per il proprio neonato. Alcune donne preferiscono stare a letto, altre in poltrona, altre ancora, specie dopo un taglio cesareo, preferiscono allattare sdraiate.

Se non ho abbastanza latte?

Tra i dubbi che assalgono le future mamme in vista del parto c’è anche quella che riguarda l’allattamento al seno. “Avrò abbastanza latte per nutrire il mio bimbo?” si chiedono alcune donne prima di iniziare l’allattamento. Ma questo timore è fondato oppure si tratta di una paura inutile?

Nella videointervista Suzanne Veehof, neonatologa pediatra di Humanitas San Pio X, chiarisce i dubbi, ricordando a tutte le mamme che avere latte a sufficienza e sufficientemente nutriente non è una fortuna, ma la norma. I casi di agalattia, ovvero di mancanza di latte, sono molto rari.

Si può essere allergici al latte materno?

La risposta è nì. Non c’è una vera e propria allergia al latte materno. Può invece capitare che la mamma passi al bambino attraverso il latte delle sostanze contenute in cibi che lei ha mangiato.

Nel video potrai vedere la composizione del latte materno

L’allattamento è uno scudo anti smog per i bambini

L’allattamento al seno nei primi mesi di vita protegge i bambini dagli effetti nocivi dello smog, salvaguardando il corretto sviluppo delle loro capacità motorie. È quanto dimostra uno studio dell’Università dei Paesi Baschi, pubblicato sulla rivista Environment International. L’analisi dei dati ha dimostrato che il latte materno è un efficace scudo anti-smog per i più piccoli. Le polveri sottili e il biossido di azoto prodotti dalla combustione non generano effetti nocivi sui bambini che vengono allattati al seno per almeno quattro mesi.

L’allattamento abbassa il rischio di tumore al seno per le madri

Allattare al seno, oltre a rendere il bambino più forte, riduce le possibilità di ammalarsi di tumore alla mammella. L’allattamento, infatti, mette le ovaie a riposo, facendo sì che i livelli di estrogeni si abbassino, con aumento della protezione contro il carcinoma mammario.

L’allattamento protegge anche l’utero

Ad aggiungere consistenti prove sui benefici antitumorali dell’allattamento al seno è uno studio australiano pubblicato sulla rivista Obstetrics and Gynecology e condotto su 26.000 donne. Gli scienziati hanno scoperto che per ridurre dell’11% il rischio di cancro all’utero, le mamme dovrebbero allattare almeno per nove mesi. Il cancro all’utero, o carcinoma dell’endometrio, rappresenta il 4% di tutte le diagnosi di tumore ed è al sesto posto tra quelli più diagnosticati alle donne (il primo è quello al seno), con 7.700 nuovi casi all’anno in Italia.

Il bambino sarà più intelligente e ricco

Piccoli poppanti, adulti rampanti: sembra essere questo il destino dei bambini che vengono allattati al seno. Il latte di mamma dà infatti una marcia in più per affrontare la vita, aumentando la probabilità di diventare adulti più intelligenti, più istruiti e perfino più ricchi.

L’analisi dei dati ha dimostrato che maggiore è la durata dell’allattamento materno (fino ad un massimo di 12 mesi), maggiore risulta il quoziente intellettivo, il livello di istruzione e il reddito dei giovani al compimento dei 30 anni. Ad un allattamento di 12 mesi, per esempio, corrispondono 4 punti in più nel test di intelligenza, 0,9 anni in più di scolarizzazione, ed un terzo del reddito in più rispetto ad un allattamento breve di un solo mese.

Meno rischi di allergie

I probiotici consumati dalla mamma durante la gravidanza e l’allattamento proteggono i neonati dalla dermatite atopica e da altre forme di allergie. La conferma arriva dai dati di una metanalisi condotta su 29 studi, presentata al recente congresso dell’American college of allergy, asthma & immunology (Acaai) tenutosi ad Atlanta. E una raccomandazione al consumo di probiotici in questo senso, sarà inserita nelle prossime raccomandazioni della World allergy organization (Wao).

I bambini prematuri saranno più intelligenti

I bambini nati prematuri che sono allattati al seno durante il loro primo mese di vita avranno un quoziente intellettivo più alto, rispetto a quelli che sono nutriti con latte artificiale. Questo il risultato di una ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica The Journal of Paediatrics, che ha seguito 180 bambini prematuri dalla loro nascita fino al compimento del settimo anno di età. I bimbi che sono stati allattati al seno per almeno il 50% del loro fabbisogno dalla nascita al loro ventottesimo giorno di vita a sette anni hanno mostrato migliori performance nei test cognitivi, una migliore memoria, grandi capacità in matematica e un quoziente intellettivo più alto.

Cosa mangiare quando si allatta

Carne, pesce, formaggi freschi, yogurt, cereali e frutta secca sono gli alimenti con cui si può ottenere il giusto apporto di calorie e nutrienti. Nel caso di allattamento esclusivo si è calcolato che per produrre latte a sufficienza la donna, se sana e attiva, ha bisogno di 500 calorie, 21 g di proteine e 700 g di acqua in più rispetto al suo normale fabbisogno. Le calorie è meglio assumerle sotto forma di proteine con cibi sani e di buon contenuto proteico. Magari due volte a settimana la carne, anche bianca, due volte il pesce, poi uova, latticini magri, cereali e legumi. Sono sconsigliati invece i cibi molto calorici, le bevande zuccherate, alcool, carni conservate, pesci di grossa taglia e cibi sotto sale, e sono da preferire prodotti biologici regionali e stagionali, cotture a vapore e al forno.

L’aglio stimola l’appetito

Le mamme che mangiano aglio fanno conoscere questo alimento ai figli già attraverso l’allattamento: nel loro latte, infatti, si ritrova la molecola odorosa che conferisce all’aglio il suo tipico aroma. L’unica certezza, al momento, è che l’aroma di aglio non crea alcun problema ai lattanti: studi precedenti hanno infatti dimostrato che non viene rifiutato, anzi, sembra avere perfino un effetto stimolante che aumenta l’appetito del bambino.

Dona il tuo latte, salverai delle vite

Donare il latte è un gesto che vale una vita. Il latte materno è un alimento prezioso soprattutto per quelli prematuri. Purtroppo, però, proprio a causa del parto precoce, le loro mamme non sempre riescono a produrre il latte e ad allattare il figlio appena nato. Il latte di una madre è uguale per tutti. Qualsiasi donna in buona salute e in fase di allattamento può contribuire a donare senza il timore di togliere l’alimento primario al proprio bambino. A dispetto di quanto si possa immaginare, infatti, più la produzione viene stimolata, più latte si produce. In Italia sono 35.000 i bambini che in un anno nascono prima del termine della gravidanza.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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