Bambini

Marsupio-terapia: tutti i benefici per i neonati (specialmente quelli prematuri)

La Kangaroo Mother Care, cioè il contatto pelle a pelle tra il genitore e il neonato, è vitale per il benessere del piccolo

Proprio come i cuccioli di canguro si infilano nel marsupio della loro mamma, così i neonati a termine o prematuri si accoccolano nudi sull’addome materno, a diretto contatto con la cute calda di chi li ha generati. La marsupio-terapia, chiamata anche Kangaroo Mother Care, è una tecnica assistenziale che contribuisce, già dalle prime ore di vita, all’adattamento del neonato alla vita extrauterina. Ne riduce lo stress dell’allontanamento precoce dal genitore e migliora diversi parametri vitali. I nuovi nati, specialmente quelli prematuri, giovano a tal punto di questa connessione pelle a pelle che anche l’OMS ne promuove l’adozione non appena le condizioni cliniche del neonato lo permettono.

Questo metodo è stato messo a punto da due medici colombiani, Edgar Rey Sanabria e Hector Martinez Gomez, negli anni Settanta a Bogotà, con l’obiettivo di fronteggiare la carenza di incubatrici, il sovraffollamento e l’alto tasso di infezioni e mortalità nelle strutture pubbliche, difficilmente in grado di assistere i nati prematuri. La tecnica è stata poi esportata anche in Europa, America e Australia e oggi è fortemente utilizzata per promuovere le prime esperienze del neonato fuori dalla pancia della mamma.

Gruppo San Donato

Marsupio-terapia: come siamo messi in Italia?

In Italia la marsupio-terapia è applicata in quasi tutte le TIN. Tuttavia, un’indagine condotta dal Gruppo di Studio Care della Società Italiana di Neonatologia – SIN ha evidenziato come, a livello di proposta e durata, il nostro Paese sia ancora distante dagli standard europei. Tra i motivi alla base di questa discrepanza ci sono l’accesso limitato ai reparti per i genitori, la mancanza di aggiornamento del personale e l’assenza di protocolli condivisi. Per ovviare al problema, sono state realizzate le Indicazioni nazionali, cioè un documento che definisce l’organizzazione, le responsabilità e le modalità operative della Kangaroo Mother Care, rivolto a tutti i soggetti coinvolti.

I benefici della marsupio-terapia

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che il contatto pelle a pelle con la madre non solo promuove il processo di profondo attaccamento tra i due (il cosiddetto “bonding”) ma, nel caso dei nati prematuri, riduce anche la sofferenza del piccolo nell’essersi allontanato precocemente dalla pancia materna.

«La marsupio-terapia facilita l’adattamento e la stabilizzazione del piccolo alla nascita, riduce la risposta al dolore procedurale, aiuta la termoregolazione del neonato, migliora l’ossigenazione, la variabilità della frequenza cardiaca e stabilizza l’attività respiratoria», interviene Paola Cavicchioli, Past Segretario del Gruppo di Studio della Care della SIN. «È, inoltre, in grado di ridurre lo stress nel neonato, di favorire l’organizzazione degli stati sonno-veglia e ha anche effetti neuro-protettivi, di beneficio sociale e comportamentale, riscontrabili fino a 20 anni dalla nascita».

È inoltre dimostrato che questa tecnica assistenziale abbia un effetto positivo sull’allattamento al seno, rappresentando talvolta un vero e proprio “trampolino di lancio” per questa pratica. La posizione della marsupio-terapia, infatti, è ideale per avvicinare il neonato al seno, tant’è che da uno studio americano del 2016 è emerso che la Kangaroo Mother Care incrementa i tassi di allattamento esclusivo alla dimissione e la durata complessiva dell’allattamento.

Le indicazioni nazionali della SIN

La Società Italiana di Neonatologia ha diffuso alcune preziose indicazioni in merito alla marsupio-terapia.

  • Questa metodologia è indicata per tutti i neonati “stabili”, in assenza di controindicazioni assolute (ventilazione meccanica per patologia respiratoria; fase acuta della sepsi; infezione batterica/virale del genitore; terapia con farmaci vaso-attivi; presenza di cateteri e/o drenaggi).
  • È indicata per i neonati con controindicazioni relative (primi 7 giorni di vita con peso inferiore ai 750 grammi; fototerapia per ittero; neonati sottoposti a chirurgia maggiore; nelle 6-12 ore dopo una procedura rilevante) previa valutazione medica.
  • La marsupio-terapia può essere effettuata in TIN, subintensiva ed in patologia neonatale. Il neonato può trovarsi in incubatrice, lettino aperto riscaldato o in culla. Il contatto pelle a pelle è consigliato anche ai neonati a termine ricoverati.
  • La tecnica deve essere proseguita fino alla dimissione, con sedute ripetute anche più volte al giorno, con una durata superiore ai 60 minuti.
  • Deve essere svolta con tranquillità, senza vincoli di orario.
  • Gli operatori devono aiutare il neonato ad avvicinarsi progressivamente al seno materno.
  • Il sonno del neonato va tutelato, quindi bisogna procedere con la Kangaroo in modo che il piccolo non si svegli. La gestione dell’ambiente (temperatura, rumori, luci) aiuta a rendere il luogo della sessione più accogliente.
  • Bisogna prendersi cura dei genitori, confrontandosi con loro e incoraggiando il loro impegno.

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Chiara Caretoni

Giornalista pubblicista, lavora come redattrice per OK Salute e Benessere dal 2015 e dal 2021 è coordinatrice editoriale della redazione digital. È laureata in Lettere Moderne e in Filologia Moderna all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha accumulato diverse esperienze lavorative tra carta stampata, web e tv, e attualmente conduce anche una rubrica quotidiana di salute su Radio LatteMiele e sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR). Nel 2018 vince il XIV Premio Giornalistico SOI – Società Oftalmologica Italiana, nel 2021 porta a casa la seconda edizione del Premio Giornalistico Umberto Rosa, istituito da Confindustria Dispositivi Medici e, infine, nel 2022 vince il Premio "Tabacco e Salute", istituito da SITAB e Fondazione Umberto Veronesi.
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