Salute

Perché nelle donne sono più frequenti i disturbi legati al glutine?

I problemi legati alla proteina del grano in genere non sono tratttati adeguatamente nel sesso femminile: ecco i campanelli d'allarme da non sottovalutare

Carenze nutrizionali, problemi di fertilità, aborti, osteoporosi, anemie. Sono questi i principali disturbi che insorgono nel sesso femminile in associazione al glutine, la proteina del grano che, stando ai dati, è “tollerata” molto meno dal sesso femminile rispetto a quello maschile. La consapevolezza riguardo a questi disturbi, però, è ancora molto bassa e i rischi per la salute aumentano perché le donne non prendono i giusti provvedimenti.

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I rischi ai quali possono andare incontro le donne che non trattano la celiachia o una forte sensibilità al glutine riguardano soprattutto la salute riproduttiva: aborti ripetuti, ritardo di crescita intrauterino, basso peso alla nascita, parti prematuri e taglio cesareo sono più frequenti. Queste complicanze si riducono significativamente se viene intrapresa una dieta gluten-free.

Perché le donne sono più soggette
ai disturbi associati al glutine?

Spiegazioni certe non ce ne sono, ma diverse ipotesi sì. Nel caso della celiachia, oltre a fattore genetici, una delle più accreditate riguarda una maggiore “aggressività” del sistema immunitario e la più alta probabilità di sviluppare risposte autoimmuni. Una diversa reattività ai fattori ambientali dell’epitelio intestinale femminile rispetto a quello maschile potrebbe invece spiegare la prevalenza maggiore di sindrome dell’intestino irritabile.

Il ruolo delle carenze nutrizionali

Un ruolo importante lo hanno anche le carenze nutrizionali. Come sottolinea infatti Luca Elli, gastroenterologo, responsabile del Centro Celiachia presso la Fondazione IRCCS Ca’ Granda di Milano e membro del comitato scientifico di Dr. Schär Institute, «al di là di uno stato infiammatorio sistemico, già un fattore di rischio per la gravidanza, alcuni deficit nutrizionali come quello di acido folico, ferro, calcio e vitamina D possono rappresentare dei cofattori».

L’associazione celiachia-problemi di infertilità

In base a una recente revisione sistematica di 23 studi, il rischio di risultare positive ai test sierologici per la celiachia è stato tre volte più alto nelle donne con problemi di infertilità, mostrando effettivamente come tra questi soggetti possano nascondersi numerosi casi di celiachia non ancora diagnosticata. «L’infertilità è una condizione che necessita di essere approfondita con screening sierologici per la malattia celiaca, così come gli aborti spontanei ricorrenti, il menarca tardivo e la menopausa precoce, ma anche le condizioni di osteopenia, osteoporosi, anemia e tiroidite di Hashimoto» spiega Elli.

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I campanelli d’allarme

I sintomi “strani” a cui prestare attenzione possono essere tanti. Si parte da manifestazioni neurologiche come l’emicrania fino a condizioni dermatologiche come psoriasi e dermatiti, problematiche cardiovascolari e polmonari. Anche l’endometriosi sembra essere in qualche modo associata alla celiachia: studi hanno mostrato che nei soggetti con endometriosi ci sono maggiori rischi di celiachia e in generale di disordini autoimmuni.

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