Salute

Colore e forma delle feci: tutti i significati

Imparare a «leggere» le feci può svelare importanti informazioni su di sé e sul proprio stato di salute

Non è proprio come interpretare i fondi del caffè per svelare la propria sorte e, certo, nel guardare le proprie feci c’è ben poco di magico. Ma anche se per il nostro corpo sono un veicolo per espellere fibre non digerite, scarti del metabolismo, proteine, grassi e carcasse di batteri intestinali morti, le feci non sono da considerarsi solo un rifiuto di cui sbarazzarsi tirando lo sciacquone: imparare a «leggerle», lo insegnano i principi base della medicina tradizionale dall’Asia all’Occidente, può svelare importanti informazioni su di sé e sul proprio stato di salute.

Spesso feci poco formate non devono destare preoccupazioni

Che se ne faccia tanta o poca (la frequenza di evacuazione è individuale), ciò che conta è come si presenta. La cacca perfetta, per i gastroenterologi, esiste: è marrone, compatta, non richiede sforzi nell’espulsione e non ha odore particolarmente cattivo, nei limiti del possibile. Sono molti i fattori che possono mutarne l’aspetto, prima tra tutti la dieta, così come temporanee alterazioni della flora batterica intestinale, infiammazioni e infezioni, malattie croniche dell’apparato digerente, intolleranze alimentari come la celiachia, stress e fattori psicologici.

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Se non ci troviamo di fronte a una diarrea acuta o cronica, feci poco formate spesso non hanno un significato preciso. Possono essere semplicemente espressione di un intestino irritabile, con una velocità di passaggio delle feci attraverso il colon che è aumentata rispetto al normale. La principale funzione di questo tratto è riassorbire acqua dal materiale fecale in formazione: più a lungo le feci rimangono nel colon, maggiore sarà la loro compattezza.

Muco nelle feci: perché è presente?

Anche la presenza di muco nelle feci non è motivo di allarme. È un materiale prodotto fisiologicamente dall’intestino, quando lo osserviamo a occhio nudo significa che è stato prodotto in eccesso da uno stato irritativo del colon o dell’intestino.

Colore delle feci: tutti i significati

Dal bianco al nero, passando per giallo, rosso, verde: è il colore delle feci a segnalare con più chiarezza che qualcosa non va. A volte è solo il cibo a dare particolari sfumature, ad esempio verdastre dopo un’abbuffata di clorofilla con lattuga, spinaci, cavoli e alghe, o molto scure dopo aver assaggiato una ricetta al nero di seppia. Alcune tinte estreme, però, devono essere motivo d’allarme.

Colore delle feci

1. Nero carbone

Un nero carbone è dato da sangue digerito dai succhi gastrici. Si chiama melena, segnala un’emorragia del tratto digerente superiore, per lo più a livello gastro-duodenale, come un’ulcera o una gastrite erosiva accompagnata o meno da malessere e debolezza.

2. Marrone

Il colore marrone rappresenta la normalità: l’intestino è in salute e non sono presenti anomalie.

3. Rosso vivo

Quando sanguina l’intestino, per colite ulcerosa o per la presenza di diverticoli, un polipo o tumore, le feci sono invece completamente rosse o chiazzate di sangue vivo. Erroneamente è scambiato per emorroidi: in questo caso è raro trovare feci rosse, più probabile invece vedere gocce di sangue sulla carta igienica.

4. Verde

A dirottare la scala cromatica è la verde bile, secreta in abbondanza dal fegato e riversata nell’intestino per riassorbire grassi e vitamine, amalgamare le feci. Quando tutto fila liscio è trasformata dai batteri del colon in sali biliari, marroni come il colore che dona alla cacca.

5. Giallo

Per questo la diarrea è giallastra, passando velocemente attraverso il colon non dà alla bile il tempo necessario a scurire le feci.

6. Bianco

Quando sono quasi bianche significa che la bile non ha nemmeno raggiunto l’intestino o che era in quantità insufficiente: segnala un problema al fegato o delle vie biliari, di solito accompagnato da urine molto scure e occhio un po’ giallo, l’ittero. Va prontamente segnalato al medico.

Le sette forme in cui si presenta

La consistenza della cacca può essere segnale di stati infiammatori o patologici. La Bristol Stool Chart, seppure non sia uno strumento diagnostico, fornisce utili indicazioni sull’aspetto delle feci. A eccezione dei tipi 2 e 5, che indicano lo standard ideale, in tutti gli altri casi è bene riferire al medico.

M. TANGHERLINI per OK Salute e Benessere (05/2015)
  1. Grumi duri separati tra loro, come noci (difficile da espellere)
  2. Come una salsiccia o un serpente, liscia e morbida: è lo standard ideale e indica un intestino in salute
  3. A forma di salsiccia, ma formata da grumi uniti tra loro
  4. Pezzi separati morbidi con bordi come tagliati/spezzati; chiara (facile da evacuare)
  5. Come un salame, ma con crepe sulla superficie: è lo standard ideale e indica un intestino in salute
  6. Pezzi soffici/flocculari con bordi frastagliati, feci pastose
  7. Acquosa, nessun pezzo solido. Completamente liquida

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