Salute

Allergie: non bastano test cutanei, serve anche esame del sangue

I nuovi test molecolari permettono di mettere a punto una terapia personalizzata su ogni paziente. Ma solo un professionista su tre nel nostro Paese li usa

Per identificare una allergia respiratoria o alimentare nel modo migliore serve anche l’esame del sangue e non solo i test cutanei. Il prelievo di sangue è utile per comprendere meglio l’esatta natura della reazione allergica. Solo così si possono individuare le componenti molecolari specifiche delle sostanze che provocano l’allergia.

Possono infatti avere caratteristiche differenti all’interno dello stesso alimento o dello stesso polline. Il problema è che solo uno specialista su tre conosce e utilizza i test molecolari con i propri pazienti in Italia. La raccomandazione è arrivata dal congresso della SIAAIC, la Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica.

Gruppo San Donato

Per identificare una allergia ci sono i nuovi test molecolari: cosa sono?

Esistono dei nuovi test molecolari eseguiti attraverso semplici esami del sangue di ultima generazione che consentono di eseguire una diagnosi molto precisa. I test cutanei, come il prick test e il RAST test, che individua il dosaggio delle IgE specifiche sono solo in grado di verificare un’allergia, ma non di dirci esattamente quali siano le molecole coinvolte.

In questo modo l’allergologo ha molti più dettagli per mettere a punto una terapia costruita su misura per ogni paziente. I test molecolari sono particolarmente utili nei casi di allergie più complesse.

Perché il medico di riferimento è l’allergologo immunologo?

Ecco il motivo per cui chi sospetta di avere un’allergia si deve sempre rivolgere a un allergologo-immunologo. Solo questo professionista unisce alle sue tradizionali conoscenze cliniche di routine, le procedure e le tecnologie più moderne della biochimica applicata al funzionamento del sistema immunitario.

I risultati dei test molecolari danno strumenti completi allo specialista. È un po’ come se la situazione di ogni paziente fosse vista sotto la lente del microscopio e l’allergologo immunologo ha un compito più semplice nel mettere a punto la terapia, avendo chiare le molecole esatte che scatenano la reazione allergica.

Per identificare una allergia bisogna conoscerne le vere cause

In genere si parla di alcune proteine, che possono essere specifiche di un singolo polline o alimento oppure possono essere presenti in diversi elementi con variazioni strutturali più o meno importanti. Lo ha spiegato in modo chiaro il presidente Mario Di Gioacchino, Presidente SIAAIC. “Per identificarle è sufficiente un semplice esame del sangue che viene prescritto in modo mirato dall’allergologo-immunologo. Parliamo però di un esame di terzo livello, che viene fatto cioè in casi mirati dopo l’iniziale test di reazione cutanea (prick test) e il dosaggio delle IgE specifiche (RAST test)”.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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