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Cuore degli atleti più fragile di chi fa un’attività fisica moderata

L'eccesso di esercizio fisico è dannoso perché alza i livelli di stress e favorisce l'ossidazione delle cellule

Fare troppo sport è pericoloso per la salute cardiovascolare. Il cuore degli atleti è infatti più fragile di chi invece svolge un’attività fisica regolare ma moderata. Un vero e proprio paradosso per i professionisti dello sport.

La notizia arriva direttamente da uno studio del Dipartimento di Cardiologia degli Ospedali Universitari di Lovanio in Belgio. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica European Heart Journal.

Gruppo San Donato

Lo studio che ha dimostrato che fare troppo sport è pericoloso per la salute cardiovascolare

I ricercatori hanno analizzato i dati di 382 atleti ed ex atleti di un’età media di 55 anni. Il più giovane ne aveva 45, il più anziano 70. Tutti loro praticavano corsa o ciclismo per oltre 6-8 ore a settimana da lungo tempo.

Contestualmente il gruppo di lavoro ha messo sotto la lente di ingrandimento coetanei che svolgevano un’attività fisica meno intensa, ma regolare. Tutti i partecipanti all’inizio dello studio non avevano problemi cardiovascolari e gli esperti li hanno sottoposti a una Tac coronarica per valutare la presenza e l’entità di placche coronariche.

I risultati della ricerca belga

A sorpresa la situazione delle coronarie di chi svolgeva un esercizio fisico intenso era significativamente peggiore, rispetto a coloro che si dedicano a un esercizio fisico più moderato, seppur regolare.

La presenza media delle placche coronariche negli atleti era di più dell’80% superiore rispetto agli altri. Anche per quanto riguarda i tassi di fertilità un’altra ricerca aveva affermato che chi fa troppo sport mette a rischio la salute dei suoi spermatozoi.

Perché fare troppo sport è pericoloso per la salute cardiovascolare?

Sappiamo con certezza che l’attività fisica riduce i livelli di infiammazione, che sono l’habitat ideale per lo sviluppo delle placche, oltre che per aumentare il rischio di altri eventi cardiovascolari. Se le placche sono numerose quindi ridurre l’infiammazione è un atto preventivo e protettivo.

Gli atleti fanno gare e allenamenti di lunga durata. Le loro coronarie, che sono le arterie che portano direttamente il sangue al cuore, sono più larghe della media come maggiore è la loro capacità di dilatarsi. La conseguenza è che le placche sono più piccole e meno pericolose.

C’è un’età per tutto

Un altro dato che potrebbe aver condizionato i risultati è l’età media dei partecipanti, che era di 55 anni. L’età è uno dei principali fattori di rischio per la salute del cuore. È chiaro che praticare un’intensa attività fisica dopo i 50 anni, non è come praticarla a vent’anni.

Rischia infatti di essere controproducente per il cuore e per tutto l’organismo. Insomma per avere un cuore in forma bisogna stare attenti all’alimentazione e svolgere un’attività fisica regolare, ma moderata. Le linee guida dei principali centri di ricerca suggeriscono di praticare 150 minuti alla settimana di attività fisica moderata e regolare.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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