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Cozy cardio: cos’è e perché è una tendenza su TikTok

Il fenomeno incoraggia le persone a riscoprire il piacere di allenarsi facendo esercizio fisico in un ambiente confortevole

Pensa di trovarti in una stanza accogliente con luci soffuse e candele. Indossi dei vestiti comodi e stai sorseggiando la bibita che più ti piace. In sottofondo c’è una musica rilassante o il tuo film preferito. Quella che sembra la descrizione di un classico pomeriggio autunnale, per molti è un vero e proprio modo di ripensare l’allenamento, che prende il nome di cozy cardio.

Cos’è il cozy cardio?

Il fenomeno ha acquisito popolarità quando Hope Zuckerbrow ha iniziato a pubblicare su TikTok la sua routine di cozy cardio. Di solito, prima di cominciare la camminata mattutina di 40 minuti sul walking pad, la content creator accende una candela, si prepara una bevanda proteica, mette dei calzini morbidi e predispone un ambiente confortevole.

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«Voglio che il cozy cardio sia un movimento per le donne che rivendicano il loro rapporto con l’esercizio fisico. La società esercita così tanta pressione sulle donne affinché appaiano in un certo modo. Per questo motivo molte di loro hanno trasformato l’esercizio in una punizione. O in un mezzo per smaltire esclusivamente le calorie dell’ultimo delizioso pasto che hanno mangiato, oppure no. Il cozy cardio riscrive tutto questo», spiega Zuckerbrow in un video sul suo canale.«È stato avviato per aiutare a guarire il mio rapporto con l’esercizio, ma si è rapidamente trasformato in una forma meditativa di amore per me stessa».

Il tag #cozycardio attualmente ha milioni di visualizzazioni e tanti altri utenti condividono i video dei loro workout sulla piattaforma. È una sorta di rituale in cui ognuno ricrea l’atmosfera che preferisce e non ci sono regole precise rispetto agli esercizi da eseguire. Il concetto di base è riscoprire la gioia di fare movimento grazie ad un contesto che sia piacevole per la persona che li svolge.

Un altro approccio verso l’allenamento

Il cozy cardio si accosta ad altri fenomeni che si sono diffusi sui social network negli ultimi tempi, come il soft hiking. Queste recenti tendenze di fitness sono accomunate dalla ricerca di un approccio libero dalle pressioni e più “rilassato” verso l’esercizio fisico. L’obiettivo comune sembra quello di voler considerare il workout non solo come un mezzo per raggiungere certi risultati o prestazioni fisiche. Infatti, lo sport è anche e, soprattutto, un’attività che fa bene alla salute, che può aiutarci a stare meglio con noi stessi, ridurre lo stress e migliorare il nostro equilibrio psicofisico. Motivo per cui non bisogna rinunciare ai benefici dell’attività sportiva, bloccandosi e sentendosi in colpa se non si raggiungono immediatamente determinati obiettivi.

Cozy cardio: i possibili benefici di uno spazio accogliente

Per chi si sente intimidito dall’idea di allenarsi, o non trova la motivazione per iniziare, avere uno spazio in cui mettersi a proprio agio può essere un incentivo per avvicinarsi al fitness, creare una routine e mantenerla. Naturalmente, c’è anche chi invece potrebbe non apprezzare particolarmente il cozy cardio. L’importante è trovare ciò che funziona per noi e che possa rispondere al meglio alle nostre esigenze e preferenze per rimanere costanti nel tempo. Quando qualcosa ci dà benessere, sia a livello fisico che mentale, è più facile che diventi un’abitudine.

Il cozy cardio potrebbe essere un buon modo per sbloccarsi e acquisire confidenza con l’attività fisicainiziando secondo il proprio ritmo. Questo naturalmente non esclude di integrarlo anche con altre forme di esercizio, ad esempio in palestra o all’aria aperta. Per alcuni il cozy cardio potrebbe rappresentare un punto di partenza da alternare con altri tipi di attività. Mentre per altri, può essere un modo gradevole per diversificare i propri workout.

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Aurora Pianigiani

Collabora con OK Salute e Benessere e si occupa di comunicazione in ambito medico-scientifico e ambientale. Laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze, si è formata nel settore dei media digitali e del giornalismo. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e della Salute presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e contestualmente ha scritto articoli per testate giornalistiche che svolgono attività di fact-checking.
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