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Aterosclerosi: ecco tutto quello che devi sapere

Quali sono le cause? Come si previene? È vero che questa condizione non si manifesta con sintomi veri e propri? Quando devo preoccuparmi? Tutte le risposte

È una delle condizioni che peggiora significativamente la salute del nostro cuore. L’aterosclerosi va assolutamente combattuta, perché è causa di molti problemi. Fortunatamente c’è una buona notizia: si può prevenire. Bisogna mettere in pratica una serie di comportamenti corretti che possono aiutarci a non far formare le placche all’interno dei nostri vasi sanguigni. La cattiva notizia è che poche persone seguono queste raccomandazioni.

Arteriosclerosi o aterosclerosi?

Spesso facciamo confusione tra questi due termini. L’arteriosclerosi è un generale indurimento delle pareti delle arterie, con la conseguenza che perdono elasticità.

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L’aterosclerosi è una forma di arteriosclerosi. In questo caso si verifica la presenza di accumuli di colesterolo – gli ateromi, che sono placche giallastre – nella parete delle arterie. Anche in questo caso c’è perdita di elasticità.

Di per sé, l’aterosclerosi non è una malattia singola, ma un’alterazione generalizzata delle pareti arteriose che perdono la loro funzione a causa dell’accumulo di diverse sostanze (calcio, cellule e detriti del sangue, piastrine, fibrina, lipidi) e tra queste in massima parte è presente il colesterolo.

Quali sono le cause dell’aterosclerosi?

Come abbiamo già detto la causa principale dell’aterosclerosi è un livello troppo alto di colesterolo LDL, quello considerato cattivo. Quando è in eccesso, si accumula all’interno dei vasi, ostacolando la circolazione del sangue. A lungo andare, questo ispessimento delle pareti provoca un arresto completo della circolazione del sangue e la necrosi, quindi la morte, delle cellule non irrorate dal sangue.

Esistono anche altri fattori di rischio che aumentano le probabilità di aterosclerosi, come la pressione alta, che può danneggiare l’endotelio, la membrana che riveste internamente i vasi.

Anche il diabete è un nemico dei vasi sanguigni. Provoca infatti lesioni, favorendo i depositi di colesterolo. Naturalmente i trigliceridi alti sono pericolosi, così come lo stress e il fumo di sigarette. Infine, anche l’obesità e la sedentarietà possono contribuire al suo sviluppo.

Sintomi dell’aterosclerosi

Purtroppo l’aterosclerosi può non manifestarsi con sintomi veri e propri, fino a quando non c’è una completa ostruzione dell’arteria interessata.

Ictus e infarto  

Quando compaiono, i sintomi sono legati al fatto che ogni organo vascolarizzato dall’arteria colpita, quando questa arriverà al massimo del restringimento o dell’ostruzione, risulterà poco (ipossia) o per niente ossigenato (ischemia). Manifesterà così segni diversi di sofferenza, come perdita della memoria e confusione mentale quando l’aterosclerosi colpisce alcune zone del circuito vascolare cerebrale. In questo caso c’è rischio di ictus.

Quando l’aterosclerosi colpisce una delle coronarie si può verificare un infarto cardiaco. Se sono colpite diverse arterie e le placche si trovano in punti diversi del grande o del piccolo circolo si rialza la pressione arteriosa in tutto il circolo e avremo ipertensione arteriosa, che può essere causa e conseguenza della formazione delle placche.

Altre conseguenze dell’aterosclerosi

Le placche aterosclerotiche possono anche depositasi nei vasi che irrorano l’intestino, i reni, le gambe, le braccia e il cervello, causando vari sintomi. Si va dal dolore al petto, a disturbi visivi, passando per difficoltà nell’articolazione delle parole, vertigini, dolore localizzato all’addome, generalmente avvertibile dopo i pasti o durante l’esercizio fisico, fino a crampi ai polpacci e alle cosce durante una normale camminata.

L’aterosclerosi è un fattore di rischio anche per la disfunzione erettile. Diversi studi hanno confermato che spesso gli uomini che soffrono di questo problema, avranno una o più malattie cardiovascolari una decina di anni dopo. La vascolarizzazione della zona del pene è molto più limitata, quindi i problemi arrivano prima, rispetto al resto del corpo.

Diagnosi

È fondamentale una diagnosi precoce per evitare che l’aterosclerosi degeneri e si arrivi a conseguenze che possono essere anche fatali. Occorre quindi fare visite ed esami periodici, perché come si diceva spesso i sintomi non compaiono, se non quando è troppo tardi.

Se si hanno colesterolo alto, ipertensione, valori alti di trigliceridi, magari associati a cattive abitudini di vita, come il fumo, il poco movimento e la dieta squilibrata, il medico può consigliare un eco-Doppler dei vasi. È un esame che consente di visualizzare i vasi e di analizzare la velocità del flusso del sangue, individuando eventuali anomalie.

Prevenzione dell’aterosclerosi

In questo caso la prevenzione è la migliore terapia.

L’attività fisica

È indispensabile praticare attività fisica almeno un’ora tre volte la settimana: basta anche solo camminare a passo sostenuto. Lo sport aiuta a prevenire e combattere l’obesità e favorisce la diminuzione del colesterolo cattivo. Inoltre, abbassa la frequenza cardiaca e aumenta il diametro delle arterie, due fenomeni che provocano una riduzione della pressione arteriosa. Infine, l’attività sportiva riduce il livello dei grassi e degli zuccheri nel sangue, agendo anche contro il diabete.

L’alimentazione

La prima regola è seguire una dieta povera di colesterolo. Quindi attenzione ai grassi animali, via libera invece a frutta e verdura che sono ricche di antiossidanti, sali minerali e vitamine, che contrastano l’azione dei radicali liberi, i maggiori responsabili dell’invecchiamento dei tessuti, anche di quelli dei vasi. Quindi limitare burro, salumi, insaccati, carni grasse e frattaglie.

Non dimentichiamo di mangiare anche cibi ricchi di Omega-3, come il salmone, il pesce azzurro, il tonno, ma anche le noci e i semi di lino, che hanno la capacità di ridurre i trigliceridi e aumentare il colesterolo HDL, quello considerato buono. Anche i grassi dell’olio di oliva e dell’avocado fanno bene. Forniscono energia, senza alzare il livello nel sangue dei lipidi (grassi) e in particolare del colesterolo “cattivo”.

È bene, infine, limitare il consumo di sale, che contribuisce all’aumento della pressione.

Terapia

Se la prevenzione si dimostra insufficiente, il medico può prescrivere farmaci contro colesterolo, ipertensione e/o diabete. Quando si è già in presenza di un’aterosclerosi di una certa entità, possono rendersi necessarie cure con farmaci antiaggreganti e/o vasodilatatori, che aiutano la circolazione. I casi più gravi possono essere trattati chirurgicamente – ad esempio con bypass – o con angioplastica.

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