Può capitare in qualsiasi fascia oraria, in ogni tipo di programma (anche negli spot pubblicitari) e senza troppi giri di parole: quando si guarda la tv, il richiamo a sfondo sessuale è sempre dietro l’angolo, nonostante esistano precise normative a riguardo per proteggere i minori (a partire dal Codice di autoregolamentazione Tv e Minori che impone una fascia “per tutti” dalle 7 alle 22.30 e una “protetta” dalle 16 alle 19).
Facendo zapping si può “inciampare” nella scena osè
Saltando da un canale all’altro, in presenza dei nostri figli, è molto probabile incappare in una scena “imbarazzante”, che avremmo voluto evitare. «Niente di allarmante, la vita prevede anche quello» commenta Emmanuele Jannini, professore di sessuologia medica all’Università di Roma Tor Vergata, che evidenzia tre principali linee di comportamento da seguire nel caso in cui sul piccolo schermo appaiano uomini e dnne nudi impegnati in situazioni più o meno osè.
3 consigli da seguire
- Non cambiate subito canale:servirebbe solo a creare un’inutile morbosità nel bambino. Meglio che anche lui veda quello che passa in tv.
- Evitate corsi di educazione sessuale in risposta a una precisa domanda. Molto probabilmente vostro figlio vi domanderà il motivo per il quale le persone che sta vedendo sul piccolo schermo sono nude a letto piuttosto che in un’altra situazione e voi dovrete replicargli applicando una delle regole d’oro della sessuologia: si risponde esattamente a quello che il bambino chiede, nulla di più. Non bisogna anticipare altri interrogativi, altrimenti si corre il rischio di innescare stimoli che non sono in sintonia con lo sviluppo fisico e mentale del piccolo, che segue ritmi personali.
- Niente moralismi. Rinunciate a censure di tipo religioso («Due persone non sposate a letto commettono peccato») o a troppo precoci istanze femministe («Quelle showgirl sono donne oggetto») ma lasciate che la personalità di vostro figlio sbocci in modo naturale.
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