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Mal di milza dopo la corsa: perché succede?

Quest'organo, che ripulisce la circolazione ematica dai globuli rossi "vecchi" e nocivi, duole spesso quando si va a correre. Scopriamo come mai

Una volta o l’altra capita a tutti: abbiamo appena iniziato a correre e siamo armati delle migliori intenzioni, le gambe vanno, il fiato sembra esserci, ma a un certo punto arriva quel fastidioso dolore sul fianco sinistro, poco sotto al costato. Maledetta milza! Cerchiamo di resistere, facciamo finta di niente, ma il dolore aumenta fino a diventare una fitta insopportabile che quasi ci piega. Non possiamo fare altro che rallentare fino praticamente a camminare e a volte ancora non basta e dobbiamo fermarci del tutto a rifiatare.

La milza è un organo di colore rosso scuro e di forma ovoidale, lunga circa 13 centimetri e larga otto, che si trova sul fianco sinistro. È una sorta di spugna zuppa di sangue che, tra i compiti principali, ha quelli di ripulire la circolazione ematica da globuli rossi “vecchi” e potenzialmente nocivi, e di stoccarne di “giovani” da rilasciare in caso di necessità.

Gruppo San Donato

Mal di milza dopo la corsa: perché succede?

Le cause del tipico dolore che, anche nei soggetti sani, colpisce durante la corsa non sono ancora state comprese del tutto. L’ipotesi, più attendibile è legata all’affaticamento del diaframma che, a causa di ritmi respiratori forzati, soprattutto in soggetti poco allenati, provoca dolore anche agli organi circostanti che vengono compressi dalla pressione dei polmoni. Un’altra spiegazione accreditata, ma meno plausibile da un punto di vista fisiologico, è che si tratti di una ischemia splenica transitoria, ovvero di un temporaneo dirottamente del sangue dalla milza stessa verso i muscoli sotto sforzo, al fine di incrementare il trasporto di globuli rossi, e quindi di ossigeno, alla muscolatura. Quando corriamo, attiviamo grandi masse muscolari e imponiamo loro di ossigenarsi attraverso il flusso sanguigno. Proprio questa improvvisa richiesta di sangue obbligherebbe la milza a «spremersi» per rilasciarne quanto più possibile e a mandare di conseguenza un segnale di allarme tramite il dolore. Questa teoria, però, è in un certo senso contraddittoria in quanto lo spasmo dovrebbe verificarsi anche nel soggetto allenato che svolga un’attività aerobica intensa, mentre all’atto pratico il problema riguarda quasi esclusivamente i principianti e l’allenamento costante provoca adattamenti metabolici e cardiorespiratori che ne riducono fortemente l’insorgenza.

Cosa fare in caso di dolore alla milza dopo la corsa?

In ogni caso, l’evento non deve essere motivo di preoccupazione, ma semmai suggerisce che non abbiamo iniziato a correre con la necessaria gradualità e che probabilmente non siamo in gran forma. Per evitare questo fastidio è sempre bene iniziare a correre aumentando progressivamente il ritmo e non imporci carichi di lavoro non in linea con la nostra preparazione. L’ultimo consiglio è un invito alla prudenza: se il dolore continua a presentarsi nonostante l’allenamento continuo e l’adeguato riscaldamento è opportuno rivolgersi a un medico specialista, perché potrebbe essere il sintomo di una patologia.

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