BenessereFitness

Chi cammina brucia più grassi di chi corre

Studio dell'Università di Verona: con una passeggiata smaltiamo, in proporzione, più lipidi che facendo jogging

Correre? Macché. Per dimagrire è più utile camminare. «Lo abbiamo scoperto con una ricerca condotta presso l’Università di Verona», spiega Claudio Maffeis, professore associato di pediatria presso l’Università di Verona.
Alla velocità del ritmo da passeggiata, stabilita in quattro chilometri all’ora, il 40% delle calorie bruciate deriva dai grassi. Se la velocità aumenta e si procede a sei chilometri all’ora, il consumo dei grassi si ferma al 20% e le altre calorie l’organismo le va a prendere altrove: nei carboidrati.
«È una realtà strettamente fisiologica: in un’attività costante, l’intensità dell’esercizio è inversamente proporzionale alla quantità di grassi consumata», spiega Maffeis. «Questa è la novità interessante: minore è lo sforzo, maggiore è in percentuale la quota di grassi ossidata, vale a dire eliminata dal corpo».

Passi lenti ma costanti
Non si tratta dei canonici quattro passi, ma di qualcuno di più: diecimila. Ma non è il caso di scoraggiarsi. Non vanno per forza fatti tutti in una volta: ci impieghereste 60-80 minuti per un totale di circa sette chilometri. Va benissimo anche frammentarli nell’arco della giornata. Così, potete mettere nel conto i passi percorsi per andare e tornare dall’ufficio, per fare la spesa, per recarvi dal giornalaio, per portare a spasso il cane e così via.
E i nostri diecimila passi riservano anche una bella sorpresa: non innescano l’appetito e quindi non inducono a recuperare immediatamente quanto si è appena bruciato. Infatti, camminare è un esercizio muscolare moderato e perciò non porta a esaurimento delle scorte di glucosio, il principale carburante per uso immediato, con la stessa rapidità che è propria di un’attività intensa come la corsa. Così, lo stimolo dell’appetito resta modesto o addirittura non si manifesta.
Altra cosa importante: le passeggiate quotidiane garantiscono il mantenimento del peso forma ma, se non associate ad altro, non la perdita di chili. Per dimagrire, occorre sempre la solita triade: alimentazione con apporto calorico inferiore a quanto si spende nella giornata, movimento, cioè i nostri diecimila passi, e possibilmente un’attività motoria intensa, che mette al sicuro anche l’apparato cardiocircolatorio (consente la diminuzione dei valori di pressione, colesterolo, glicemia).
Nessuna delle tre componenti, da sola, è sufficiente a far calare la pancetta. Ma camminare aiuta.
OK La salute prima di tutto

Gruppo San Donato

Ultimo aggiornamento: 27 gennaio 2010

Chiedi un consulto ai nutrizionisti e ai medici dello sport di OK

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio