AlimentazionePrevenzione

Quanto conta l’alimentazione per invecchiare bene?

Una dieta sana con molta frutta e verdura, olio extravergine di oliva e poche proteine di origine animale rende più facile affrontare la terza età

Il ruolo della dieta mediterranea

Il ruolo della dieta mediterraneaL’Italia è tra le Nazioni con più alta aspettativa di vita. Il merito è soprattutto della dieta mediterranea che ci protegge da disturbi e malattie. Invecchiare bene si può, ma per mantenere in salute corpo e mente non può mancare una prevenzione mirata e attenta. Quale? Lo abbiamo chiesto a Roberto Volpe, ricercatore del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) di Roma. Specializzato in malattie del fegato e del metabolismo (Università di Roma) e dottore di ricerca in aterosclerosi (Università di Siena), è autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche. Se vuoi, puoi chiedergli un consulto qui 

L’importanza di seguire
una dieta corretta 

L'importanza di seguire una dieta corretta Un’alimentazione varia e sana è la migliore alleata. Rallenta l’invecchiamento biologico e previene i principali fattori di rischio che causano malattie cardiovascolari come l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia, l’ipertrigliceridemia, il diabete e l’obesità. Ma tra i fattori di rischio ci sono anche la vita sedentaria e lo stress, su cui incide favorevolmente l’attività fisica.

Gruppo San Donato

Muoversi è cruciale per stare bene

Muoversi è cruciale per stare beneQuindi, non solo cibo, ma anche l’attività fisica è fondamentale nella terza età. E l’esercizio fisico può essere anche solo moderato per stimolare l’ippocampo (la struttura del cervello deputata alla memoria) e prevenire il decadimento cognitivo. Negli anziani sedentari una camminata veloce per 40 minuti 3 volte la settimana migliora la memoria. Inoltre, il movimento garantisce un adeguato afflusso di sangue a cervello e cuore, fondamentale per il suo funzionamento. In definitiva, ictus, infarto e decadimento cerebrale si combattono a tavola, ma anche con uno stile di vita attivo.

Cervello in buona salute:
la Dieta Mediterranea è la migliore alleata

Cervello in buona salute: la Dieta Mediterranea è la migliore alleata La Dieta Mediterranea, grazie alla presenza di monoinsaturi presenti nell’olio extra-vergine di oliva, contrasta il declino cognitivo correlato con l’età. Questi grassi, infatti, concorrono al mantenimento della struttura delle membrane delle cellule nervose, per cui esercitano una funzione protettiva delle attività mentali degli anziani. Anche un’alimentazione ricca in Omega-3, acidi grassi polinsaturi presenti nel pesce (e nelle noci), aiuta le strutture cerebrali a mantenere volume e spessore simili a un cervello di 5 anni più giovane. Ma anche i polifenoli, contenuti in frutta e verdura, contrastano il declino cognitivo, come il resveratrolo del vino rosso e le catechine del cioccolato, caffè, tè verde.
Gli studi hanno evidenziato che l’azione antiossidante è maggiore se l’assunzione avviene con gli alimenti, piuttosto che con supplementi, e se si variano le qualità dei cibi e se i prodotti sono freschi e ben conservati.

Dieta Mediterranea e prevenzione
dei tumori

Dieta Mediterranea e prevenzione dei tumoriLa Dieta Mediterranea è una valida alleata nella prevenzione dei tumori del colon retto. I numeri parlano chiaro: chi porta in tavola i piatti mediterranei diminuisce del 46% il rischio di sviluppare cancro del colon e del 59% del retto. Una corretta motilità intestinale grazie alle fibre e una buona flora intestinale spiegano questo risultato. Ma anche altri tumori, come quello al seno, possono essere in parte prevenuti grazie ai polifenoli tipici dei cibi mediterranei.

La demenza senile

La demenza senile Sono stati classificati nove fattori di rischio per la demenza: l’ipertensione, il diabete, l’obesità, la sedentarietà, il fumo, la depressione, la solitudine, la perdita dell’udito e una istruzione non adeguata. Ciò perché la demenza spesso non è dovuta all’Alzheimer, ma è la conseguenza di micro-ictus silenziosi e asintomatici che colpiscono a livello vaso-cerebrale (si parla di demenza vascolare) e che possono causare alterazioni nella massa cerebrale. Se i disturbi vascolari sono spesso causa di demenza, combattendo i fattori di rischio cardiovascolari possiamo prevenire la demenza.
In Italia i pazienti affetti da demenza sono oltre 1 milione e 200 mila, ma “solo” 600mila con demenza di Alzheimer: la Dieta Mediterranea può ridurre tutti gli altri casi.

Novel Food o Cibo Funzionale

Novel Food o Cibo FunzionaleIl progetto del CNR “Ewheta” (Eat well for a healthy third age, mangia bene per una terza età in salute, ndr) sta sviluppando nuovi prodotti alimentari, pensati per gli anziani, che possano contribuire a una migliore alimentazione e qualità della vita nella terza età. Abbiamo sperimentato e testato con l’aiuto di anziani assaggiatori un particolare alimento, denominato “Lasagna Med”. 

La Lasagna Med

Si tratta di una lasagna preparata con ingredienti salutari e funzionali, cioè con comprovate azioni benefiche sul metabolismo, e meno grassi. Sono state preparate lasagne con pesce e legumi, al fine di trovare un giusto equilibrio tra gusto e benessere. È stata scelta la lasagna perché rappresenta un alimento completo, di facile preparazione (basta riscaldarla al forno o al micro-onde) e masticazione, quindi ideale anche per una persona anziana che vive da sola. E un’alimentazione che contenga un buon numero di cibi funzionali, tipici della Dieta Mediterranea, può contribuire a combattere la demenza, contribuendo ad aggiungere anni di qualità alla vita.

Eliana Canova

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