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Celiaci in vacanza: ecco le regole da seguire

Se per chi convive da anni con la celiachia, mangiare fuori casa è ormai una routine assodata, chi ha appena ricevuto la diagnosi è preoccupato all’idea di dover consumare pasti e spuntini in spiaggia, al ristorante, in aeroporto

La celiachia è una condizione permanente causata da una reazione immunitaria dovuta all’assunzione di glutine, una proteina che si trova soprattutto nel grano, nell’orzo e nella segale. Con il tempo  questa reazione crea un’infiammazione che colpisce il rivestimento dell’intestino tenue, danneggiandolo. La conseguenza è il malassorbimento, con un impatto molto negativo sulla qualità della vita. A lungo andare il celiaco che mangia glutine manifesta sintomi come gonfiore, diarrea e perdita di peso. Molti nutrienti essenziali per la nostra salute. Al momento non c’è una cura definitiva per la celiachia. Seguire però una dieta senza glutine consente una buona qualità della vita. Anche i celiaci in vacanza devono stare attenti. Le ferie e i weekend sono momenti di relax, ma non bisogna mai abbassare la guardia.

Celiaci in vacanza: via anche i cibi “contaminati”

A sparire dalla tavola devono essere non solo gli alimenti a base di farine (raffinate o integrali) di frumento, orzo, segale e farro, come pane e dolci, ma anche cibi che nelle diverse fasi produttive possono essere stati contaminati. La minima trasgressione può costare cara. Perfino piccole tracce di glutine possono comportare un potenziale rischio per la salute, anche in assenza di sintomi evidenti. Per questo la dieta dev’essere seguita quotidianamente, senza eccezioni anche in occasione di una vacanza. Per intenderci non possiamo usare la stessa pentola dove è stata cotta ad esempio una pasta, anche se viene lavata prima di essere utilizzata.

Gruppo San Donato

Celiaci in vacanza: informarsi prima di partire

Stime dell’Associazione Italiana Celiachia riferiscono di oltre 70.000 turisti tra italiani e stranieri che ogni anno soggiornano nel nostro Paese cercando hotel e ristoranti gluten free. Il primo consiglio è procurarsi, prima della partenza, la lista dei punti ristoro aderenti al progetto “Alimentazione fuori casa senza glutine”. La guida è redatta anche in lingua inglese proprio per venire incontro a chi non parla la nostra lingua. Si può scaricare dal sito dell’associazione o portarla sempre con noi con l’applicazione AIC Mobile. In questo caso grazie al Gps, sono segnalati i locali formati e monitorati da AIC presenti nelle vicinanze.

Celiaci in vacanza: più di 4.000 esercizi aderiscono al progetto

Il progetto conta più di 4.000 esercizi aderenti in tutta Italia. Sulla App è possibile dare un punteggio ai locali e trovare tante informazioni aggiuntive sulle specialità e i servizi di ogni struttura. La guida (che si può ricevere anche in edizione cartacea iscrivendosi all’Associazione) contiene poi consigli utili su dove:

  • pernottare (alberghi, villaggi, case vacanza)
  • acquistare alimenti aglutinati di produzione artigianale (panetterie, pastifici, rosticcerie)
  • trovare centri estivi per ragazzi con un approccio gluten free.

Si possono conoscere tutti gli esercizi del network anche telefonando al numero di Pronto PagineGialle 89.24.24.

Celiaci in vacanza: il cibo in volo

Al momento della prenotazione di un biglietto aereo si può richiedere il pasto a bordo per celiaci. Tutte le principali compagnie aeree garantiscono pasti senza glutine nei voli a lungo raggio. Pure alcune crociere aderiscono al progetto, con menù dedicati (senza costi aggiuntivi) e personale di bordo debitamente formato.

Attenzione ai ristoranti

Al ristorante, prima di ordinare, è sempre bene ricordare al personale di sala la propria condizione. Se si è all’estero si può usare una card che sinteticamente ricorda cos’è la celiachia e quali alimenti vanno evitati, anche in piccole tracce. È in tutte le lingue del mondo.

Anche se, soprattutto in Italia, molti ristoratori sono ormai sensibili e correttamente informati sulle precauzioni da adottare, bisogna sempre mantenere alta l’attenzione. Ingredienti contenenti glutine o contaminati durante la produzione – come accade ad esempio con alcune farine di riso o mais – ma anche errori durante la preparazione, come la cottura del risotto con acqua precedentemente utilizzata per la pasta tradizionale, fino ad arrivare al banale, ma rischiosissimo, scambio di piatti, sono tutti potenziali pericoli.

Evitare i buffet

Nella scelta delle pietanze, ricordiamo che il glutine può essere presente non solo nei cereali, ma anche in alimenti insospettabili come alcuni dadi, salumi, gelati e fecola di patate, usata in molti dolci. È consigliabile non servirsi ai buffet, ma ordinare alla carta. Quando non è possibile avere un menù apposito, è bene puntare su piatti il più possibile semplici, in cui è possibile identificare visivamente tutti gli ingredienti. In questi casi però resta il rischio di contaminazione durante la preparazione, che non può mai essere escluso.

Celiaci in vacanza: la collaborazione con la Federazione Italiana Cuochi

Per migliorare il servizio e ampliare la scelta dei menù, AIC collabora con le associazioni di categoria, come la Federazione Italiana Cuochi, e realizza interventi presso gli istituti alberghieri, per formare e sensibilizzare i «ristoratori di domani».

Spesa sicura con lo smartphone

Quando si fa la spesa al supermercato o si comprano snack al bar, in spiaggia, alla macchinetta della stazione, oltre a controllare la dicitura «gluten free/senza glutine» in etichetta, è utile ricercare il logo della spiga barrata, che certifica che l’alimento è stato messo a punto secondo un rigoroso iter produttivo. Oggi la scelta dei prodotti per celiaci, acquistabili non più solo in farmacia ma anche nella grande distribuzione, si è ampliata notevolmente.

Nel 2001 il Registro nazionale contava 281 prodotti, oggi più di 5.000. Una lista di quasi 20.000 prodotti per tutti, ma anche adatti ai celiaci, come gelati e farine, è disponibile online, oppure si può scaricare l’App AIC Mobile. Dopo averla installata, basta inserire il nome di un alimento o una ditta e subito compare l’elenco dei prodotti consentiti. È possibile sapere se un cibo è presente o meno nel Prontuario semplicemente inquadrando, con la fotocamera dello smartphone, il codice a barre presente sull’etichetta.

Attenti ai nuovi sapori da provare all’estero

Oltre agli alimenti contrassegnati dalla spiga barrata, non dimentichiamo che la dieta del celiaco può avvalersi di tanti alimenti naturalmente gluten free, come la frutta, uno spuntino perfetto per la spiaggia o la merenda. È fondamentale che il celiaco non si rassegni a una dieta di soli alimenti dietetici sostitutivi, ma impari a variare la propria alimentazione sfruttando anche cereali naturalmente privi di glutine come riso, mais, miglio, sorgo, grano saraceno, quinoa e amaranto, che rappresentano un’ottima fonte di nutrienti e permettono di variare la propria dieta, anche per chi non è celiaco.

Celiaci in vacanza: attenzione ai diversi cereali

Chi si reca all’estero deve però prestare attenzione ai cereali tipici di culture diverse dalla nostra, come il kamut, il seitan, il triticale, un incrocio tra segale e grano tenero, il bulgur, molto diffuso in Medio Oriente, il cracked grano (composto da chicchi di grano frantumati), il couscous, il farro (anche nelle varietà spelta ed enkir), il frik (chiamato anche grano verde egiziano), il grano spelta, di origine greca. Contengono tutti glutine.

Gusti esotici ok

Il soggiorno in Paesi stranieri può essere l’opportunità per provare nuovi sapori. Pietanze tipiche che possono essere adatte ai celiaci, purché preparate con le dovute attenzioni, sono, per esempio, il pane di mais e le torte di tapioca in Africa, la feijoada in Brasile, il budino di riso in Canada.

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