Alimentazione

Mangiare spesso o fare pochi pasti abbondanti?   

È meglio mangiare più volte al giorno o fare pochi pasti abbondanti? Scopri cosa dice la scienza e quale approccio è più adatto a te per salute e benessere

È una delle domande più comuni quando si parla di alimentazione: è meglio fare tanti piccoli pasti durante la giornata o concentrarsi su due o tre pasti principali? In molti sostengono che mangiare ogni tre ore riattivi il metabolismo o aiuti a dimagrire: in realtà la questione è un po’ più complessa. Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha cercato di fare chiarezza, ma i risultati non sono così netti come ci si potrebbe aspettare.

I pasti piccoli e frequenti: pro e contro

Chi sceglie di fare 4, 5 o 6 pasti al giorno, spesso lo fa per evitare di arrivare affamato ai pasti principali, per sentirsi più leggero o per gestire meglio i livelli di energia. In effetti, suddividere il cibo in porzioni più piccole può aiutare alcune persone a controllare la fame, evitare cali energetici e ridurre il rischio di abbuffate.

Ma funziona davvero per tutti?

Alcuni studi hanno messo a confronto diete con lo stesso apporto calorico giornaliero, distribuite in 3 pasti contro 6 piccoli pasti. Il risultato? Nessuna differenza significativa nel metabolismo o nella perdita di peso. Anzi, chi mangiava più spesso sembrava avere più fame durante la giornata.

Pochi pasti più abbondanti: vantaggi reali?

Dall’altra parte, ci sono le persone che preferiscono fare 2 o 3 pasti completi al giorno, senza spuntini.
Questa abitudine sembra avere effetti interessanti:

  • aiuta a controllare meglio le calorie totali (eliminando uno o due spuntini, si riducono le calorie giornaliere);
  • può contribuire a stabilizzare la glicemia e a mantenere un senso di sazietà più duraturo;
  • è collegata a un indice di massa corporea più basso, secondo alcune analisi su larga scala.

Anche il digiuno intermittente, che prevede una finestra di alimentazione limitata (ad esempio, 8 ore per mangiare e 16 di digiuno), si basa sul principio di fare meno pasti, ma più consistenti. E i risultati, almeno in alcune persone, sono incoraggianti.

Numero dei pasti: non esiste una formula valida per tutti

La verità è che non c’è una regola unica che valga per tutti. Ogni corpo reagisce in modo diverso: c’è chi si trova meglio con pasti leggeri e frequenti, e chi, invece, ha più energia e controllo con pochi pasti ben bilanciati.

Chi può trarre beneficio da più pasti piccoli:

  • persone con problemi digestivi, che tollerano meglio pasti leggeri;
  • chi ha bisogno di aumentare l’apporto calorico o proteico (ad esempio atleti o persone in fase di recupero);
  • chi tende a mangiare troppo quando ha fame e preferisce prevenire quel momento.

Chi può preferire pochi pasti più abbondanti:

  • chi ha una vita regolare e sedentaria, e non ha bisogno di mangiare spesso;
  • chi segue un’alimentazione povera di zuccheri raffinati, e quindi ha meno “picchi e cali” di fame;
  • chi vuole gestire peso e glicemia in modo più stabile.

Numeri dei pasti: la vera chiave? Cosa mangi (e quanto)

In fondo, la cosa più importante non è tanto quante volte al giorno mangi, ma cosa metti nel piatto.
Una colazione nutriente, un pranzo bilanciato e una cena leggera possono funzionare benissimo, così come cinque piccoli pasti sani distribuiti nell’arco della giornata.

Quello che conta davvero è:

  • non esagerare con le calorie, indipendentemente dalla frequenza;
  • scegliere alimenti di qualità, evitando eccessi di zuccheri, grassi saturi e cibo ultraprocessato;
  • rispettare il proprio ritmo biologico, ascoltando fame e sazietà.

Mangiare più spesso non accelera il metabolismo, ma può aiutare a gestire la fame se fatto con attenzione. Meno pasti più abbondanti possono migliorare la sazietà e aiutare a controllare le calorie, soprattutto se si mangia in modo equilibrato. Non esiste un numero perfetto di pasti: l’importante è scegliere il modello che si adatta meglio al proprio stile di vita e alle proprie esigenze. Hai bisogno di dimagrire, aumentare massa muscolare o semplicemente sentirti più in forma? Inizia da quello che ti fa sentire meglio, senza forzature. E se hai dubbi, un nutrizionista può aiutarti a trovare il ritmo giusto per te.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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