Alimentazione

Colite: come mangiare frutta e verdura

Le fibre sono preziose per il benessere, ma vanno consumate con buon senso: ecco i consigli della nutrizionista per il colon irritabile

Ormai lo ripetono tutti come un mantra: bisogna mangiare frutta, verdura e cereali integrali per fare il pieno di fibre, che fanno bene al cuore, aiutano a mantenere la linea, proteggono dai tumori e allontanano il diabete. Tutto vero, tutto giustissimo, ma chi soffre di colon irritabile come deve regolarsi?

Molti pensano di risolvere con una dieta fai-da-te che escluda totalmente le fibre, ma questo può essere un errore: se consumate nel modo giusto, le fibre non aumentano necessariamente il mal di pancia, come ci spiega la biologa nutrizionista Leda Roncoroni della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.

Gruppo San Donato

Perché frutta e verdura possono accentuare i sintomi della colite?

Il problema sono proprio le fibre, le scorie di frutta e verdura che non vengono digerite e che nel piccolo intestino possono dare vita ad un processo di iperfermentazione dovuto all’azione dei batteri commensali della flora intestinale, che producono gas determinando distensione addominale e dolore. Le fibre, inoltre, determinano un richiamo di acqua che dalla mucosa passa al lume intestinale, favorendo la diarrea.

Ci sono frutti o verdure più tollerati?

Non esistono alimenti che vanno bene per tutti: le specie tollerate e le dosi variano da persona a persona. In linea generale, però, è più probabile avere problemi mangiando legumi, cavoli, broccoli, aglio, cipolla, asparagi, carciofi e funghi, mentre è più facile tollerare lattuga, zucchine, finocchi, carote e anche le patate. Per quanto riguarda la frutta, attenzione alle specie che iperfermentano, come pere, pesche, ciliegie, albicocche e prugne, mentre è più sicuro mangiare mele, banane, agrumi, fragole e frutti di bosco. Alcuni pazienti tollerano bene anche kiwi e ananas.

Come regolarsi con verdure cotte, minestre di legumi e minestroni?

Le verdure cotte non sono necessariamente un problema: le carote, ad esempio, sono preferibili cotte piuttosto che crude. Per quanto riguarda i metodi di cottura, meglio al vapore o al forno: l’importante è non usare condimenti che rischiano di appesantire la digestione. I legumi sarebbero da evitare: quando la colite concede una tregua, si può provare a reintrodurre le lenticchie rosse decorticate. Minestre e minestroni non devono essere completamente banditi, anche per cercare di variare un po’ l’alimentazione: suggerirei di fare dei tentativi, ad esempio con un passato di zucchine, una vellutata di zucca oppure di carote e patate. Per gli amanti del minestrone, consiglio di optare per il passato ed evitare quello a pezzi interi, che contiene più fibre.

Pane, pasta, riso e biscotti integrali sono da evitare?

Per il colitico in fase acuta l’alimento integrale è sempre un po’ fastidioso, sarebbe meglio evitarlo. Nelle fasi più tranquille, invece, si può provare qualcosa, ovviamente senza fare grosse scorpacciate.

La frutta secca è consentita?

Se consumata con moderazione, non ci sono particolari controindicazioni. Bisogna però ricordare che noci, arachidi, mandorle e fichi secchi sono invece sconsigliati per chi ha problemi gastrici.

Elisa Buson

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