Salute

Tagli agli angoli della bocca: cosa sono e come si curano

La cheilite angolare è un disturbo frequente, scatenato da fattori diversi e difficile da debellare. Il dermatologo Alberico Motolese spiega come mai si manifesta e come curarla

Tagli agli angoli della bocca. È capitato a tutti di avere delle ragadi agli angoli della bocca, talvolta difficili da debellare e tanto dolorose da complicare anche la semplice masticazione, è probabile che si trattasse di cheilite angolare, una lesione infiammatoria delle labbra, scatenata da diversi fattori causali. In molti la confondono con l’herpes labiale. Qui puoi trovare le differenze e le terapie. La principale differenza con le afte è invece che queste si trovano all’interno della bocca e non all’esterno.

Alberico Motolese, direttore della Struttura Complessa di Dermatologia dell’Azienda Ospedaliera Macchi di Varese (puoi chiedergli un consulto qui), spiega nel dettaglio come mai si formano questi fastidiosi tagli, come si manifestano e quali sono le terapie per eliminare il disturbo.

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Tagli agli angoli della bocca: cos’è la cheilite angolare?

La cheilite angolare, conosciuta anche come “perlèche” o “boccarola”, è una piccola fissurazione localizzata a livello degli angoli della bocca, cioè in quella zona chiamata commissura labiale. Si tratta di un disturbo frequente, non contagioso, che spesso compare bilateralmente e, sebbene non debba destare preoccupazioni, deve essere attentamente valutato da un dermatologo.

Come si manifesta?

Inizialmente si manifesta con un eritema agli angoli della bocca, accompagnato solitamente da una desquamazione della pelle circostante. Subito dopo, esattamente in quella posizione, si forma una spaccatura dolorosa della mucosa labiale. Può verificarsi anche del sanguinamento, soprattutto quando si apre la bocca, ma è comunque un evento raro.

Perché si forma la cheilite angolare?

I motivi per cui si forma questa fissurazione sono molteplici. Questo disturbo colpisce di frequente le persone che, per motivi diversi, presentano un ristagno di saliva nella commissura labiale. Tra queste troviamo:

  • i bambini piccoli, che sono soliti succhiare il pollice o gli oggetti di gomma,
  • gli anziani, che utilizzano le protesi dentarie e sono soggetti ai cedimenti strutturali dei tessuti del volto. Queste due categorie producono un eccesso di salivazione, che si ferma agli angoli della bocca, “macera” le mucose e dà origine alla perlèche.
  • Nei diabetici e negli individui immunocompromessi, invece, spesso il problema è di natura fungina. A scatenare la cheilite angolare è la candidosi, cioè un’infezione da candida. Ecco la dieta giusta per combattere l’infezione da candida.
  • Inoltre, queste lesioni infiammatorie possono essere ad appannaggio anche di persone atopiche. Sono soggetti geneticamente predisposte alle allergie della cute, che si manifestano con dermatite atopica, cute secca, dermatite seborroica, occhiaie, cheratosi pilare (cioè la pelle “a grattugia” delle braccia) e, appunto, cheilite. In alcuni individui, il disturbo è spesso innescato dal batterio stafilococco aureo.

Può essere un campanello d’allarme di altre patologie?

No, il disturbo di per sé non è preoccupante, anche se una visita dermatologica è sempre consigliata.

Come si cura?

Nei casi in cui il dermatologo abbia riscontrato un’infezione da candida albicans, si può optare per farmaci antimicotici da applicare localmente per un breve periodo di tempo. In questo modo si elimina la causa del disturbo e la cheilite scompare velocemente.

Nelle persone atopiche e in presenza di stafilococco aureo, è meglio trattare queste forme con antibiotici topici, come l’acido fusidico o l’eritromicina. Eventualmente, per togliere l’arrossamento, si può associare una pomata cortisonica, da utilizzare solo per 1-2 giorni al massimo. Per un disturbo di questo tipo, non è necessario intraprendere terapie per via sistemica.

Quanti altri tipi di cheilite oltre a quella angolare esistono?

Ci sono diversi tipi di cheilite oltre a quella angolare. Le più comuni sono:

  • Comune, che non sono altro che le labbra screpolate;
  • Infettiva: la causa è appunto un’infezione come quella da Herpes simplex;
  • Irritativa e cheilite allergica: quando elementi irritanti a sostanze a cui siamo allergici vengono in contatto con le labbra;
  • Attinica: è chiamata anche solare, perché è causata dalle radiazioni solari.

Ci possono essere delle recidive?

La cheilite angolare può permanere nella commissura labiale anche per qualche settimana. Inoltre, c’è il problema della recidive. Specialmente nelle persone atopiche, il disturbo tende a ripresentarsi.

Si può fare prevenzione?

Per quanto riguarda i bambini e gli anziani, è necessario asciugare bene gli angoli della bocca, in modo che non si formino ristagni di saliva. Nei giovani, invece, il consiglio è quello di mantenere le labbra umettate, utilizzando prodotti emollienti specifici per le labbra, e blande pomate cortisoniche per applicazioni minimali nel caso in cui fossero presenti degli arrossamenti.

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Chiara Caretoni

Giornalista pubblicista, lavora come redattrice per OK Salute e Benessere dal 2015 e dal 2021 è coordinatrice editoriale della redazione digital. È laureata in Lettere Moderne e in Filologia Moderna all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha accumulato diverse esperienze lavorative tra carta stampata, web e tv, e attualmente conduce anche una rubrica quotidiana di salute su Radio LatteMiele e sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR). Nel 2018 vince il XIV Premio Giornalistico SOI – Società Oftalmologica Italiana, nel 2021 porta a casa la seconda edizione del Premio Giornalistico Umberto Rosa, istituito da Confindustria Dispositivi Medici e, infine, nel 2022 vince il Premio "Tabacco e Salute", istituito da SITAB e Fondazione Umberto Veronesi.
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