Parlare dei tumori testa collo è fondamentale, perché nonostante siano molto diffusi, in pochi sanno di cosa si tratti. Dal 1990 a oggi gli esperti stimano una crescita delle diagnosi di questo tumore del 300%. La prima motivazione è l’infezione da HPV, il Papilloma virus umano. in termini generali rappresentano il 17% di tutti i casi di cancro. Di questo si è discusso al Congresso mondiale della Federazione Internazionale delle Società di Oncologia della Testa e del Collo. La buona notizia è che con una diagnosi precoce i tassi di guarigione sono molto alti.
Ne abbiamo parlato con Gabriele Molteni, professore associato di Otorinolaringoiatria presso l’Università di Verona e segretario dell’AIOCC, associazione italiana oncologia cervico cefalica.
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Esistono sistemi di prevenzione vera e propria per il cancro testa collo?
Nei tumori testa collo più che una vera prevenzione la cosa fondamentale da ricordare a tutti è la diagnosi precoce. Nonostante siano tumori diffusi, purtroppo se ne parla ancora poco. Sono il settimo tipo di cancro per diffusione in Italia. Nel 2020 ci sono state circa 10.000 nuove diagnosi. Colpisce di più gli uomini perché abusano più spesso di alcol e fumo. L’incidenza è 80 a 20. Occorre capire se il cambiamento degli stili di vita potrà cambiare le cose.
I dati di guarigione completa con la diagnosi precoce sono molto alti, anche oltre il 90%. Meglio fare una visita in più, piuttosto che lasciare sviluppare una massa tumorale. Negli stadi successivi i tassi scendono al 50%,
Quali sono i fattori di rischio del cancro testa collo?
Occorre conoscere i fattori di rischio, come il fumo e l’alcol che sono responsabili del 75% dei casi. Agiscono anche singolarmente, ma le probabilità di sviluppare questo tumore aumentano se una persona abusa di alcol e fuma sigarette contemporaneamente. Un altro fattore di rischio è il Papilloma Virus, lo stesso virus che causa il tumore della cervice dell’utero. Grazie alla vaccinazione delle ragazze e da qualche tempo anche dei ragazzi speriamo che la situazione migliori, come sta succedendo per il cancro alla cervice uterina.
Spesso i giornali parlano del rapporto tra il sesso orale e lo sviluppo di questo tumore. Cosa c’è di vero?
Il virus si trasmette anche con il sesso orale. La prevenzione non è evitare il sesso, ma vaccinarsi. Anche perché nella realtà dei fatti non abbiamo dei dati certi che ci dicano che l’esperienza del sesso orale sia più pericolosa di altri fattori. Da adulti verosimilmente un contatto con il virus c’è stato, anche se la vaccinazione può aiutare. Il vaccino ha il massimo dell’efficacia quando viene fatta su persone che non hanno ancora fatto sesso.
Quali sono i sintomi?
Questo è il punto fondamentale della campagna, cioè conoscere i sintomi precocemente. Sono sintomi molto comuni come disfonia, abbassamento di voce, difficoltà nella deglutizione, masse nel collo che riusciamo a sentire, afte, ulcere nel cavo orale. Se questi sintomi non passano dopo tre settimane occorre andare dall’otorino laringoiatra. Uno dei motti della campagna è infatti 1 per 3, cioè il sintomo che non guarisce spontaneamente ma dura come si diceva per almeno tre settimane.
Il medico di riferimento è l’otorinolaringoiatra o il chirurgo maxillo-facciale soprattutto se abbiamo lesioni nel cavo orale.
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