Salute

Sclerosi multipla: tra le cause c’è un virus che conosciamo tutti

Una ricerca svedese conferma il ruolo del virus che causa la mononucleosi, che per motivi non ancora compresi, attaccherebbe il sistema nervoso invece dell'agente patogeno

Qual è il legame tra la mononucleosi e la sclerosi multipla? Secondo uno studio ci potrebbe essere il virus della mononucleosi tra le cause della sclerosi multipla. I risultati arrivano da una ricerca del prestigioso Karolinska Institutet. Secondo i ricercatori gli anticorpi che il nostro corpo crea contro questo virus molto comune provocano lesioni al midollo spinale e al cervello, corrispondenti a quelle che ci sono nella sclerosi multipla. Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica Science Advances.

Legame tra la mononucleosi e la sclerosi multipla: già altre ricerche erano arrivate alle stesse conclusioni 

Il virus è l’Epstein-Barr che causa la mononucleosi che colpisce la stragrande maggioranza della popolazione. In genere resta latente nell’organismo senza causare particolari problemi. Già altre ricerche avevano segnalato il legame tra l’Epstein-Barr e la sclerosi multipla. Recentemente sono stati pubblicati due lavori sulle riviste scientifiche Nature e Science, che arrivavano a conclusioni molto simili rispetto allo studio del centro di ricerca svedese. Qui puoi trovare tutti i sintomi della malattia.

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La ricerca lascia aperti molti interrogativi

Nonostante queste evidenze scientifiche, il dibattito è aperto tra gli esperti. Il punto focale è che i meccanismi molecolari si differenziano da persona a persona. È molto difficile comprendere la loro progressione. I ricercatori hanno spiegato che la sclerosi multipla è una malattia estremamente complessa. Questo studio però fa chiarezza su alcuni punti che potrebbero portare a nuovi lavori che aiutino a comprendere meglio questo legame.

Legame tra il la mononucleosi e la sclerosi multipla: gli anticorpi colpirebbero il sistema nervoso per sbaglio 

Per raggiungere i loro obiettivi gli esperti del Karolinska Institutet hanno analizzato i campioni del sangue di 700 pazienti con sclerosi multipla, confrontandoli con quelli di 700 persone sane. L’analisi di questi dati ha portato alla conferma che gli anticorpi che si legano a una proteina del virus di Epstein-Barr, si possono legare anche a una proteina simile che si trova nel cervello e nel midollo spinale. Chiamata CRYAB, questa proteina svolge un’attività di protezione delle strutture nervose.

Servono nuovi approfondimenti sul ruolo dei linfociti T

In pratica gli anticorpi che dovrebbero combattere il virus, possono sbagliare percorso e attaccare il nostro sistema nervoso, danneggiandolo. Le conseguenze sono importanti sulle capacità di movimento, equilibrio e reazione alla stanchezza. Questi anticorpi sono presenti in circa il 23% dei pazienti con SM e solo nel 7% delle persone sane. Ecco che sebbene questi anticorpi siano in circa un quarto delle persone con sclerosi multipla, non ci sono in due terzi. Sarebbe la conferma che la sclerosi multipla ha sempre più bisogno di terapie personalizzate. Ora gli esperti annunciano un nuovo lavoro che si concentrerà sui linfociti T specifici per l’infezione da Epstein-Barr per verificare se anche questi anticorpi possano essere annoverati tra le cause della malattia.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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