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Pressione alta: già a 130 si impenna il rischio di demenza

I risultati di questo lavoro sottolineino ancora una volta l’importanza di tenere sotto controllo i livelli della pressione arteriosa, soprattutto quando si arriva alla mezza età

I livelli di pressione arteriosa devono essere al di sotto dei 120 mmHg, per quanto riguarda la pressione sistolica, e inferiori o uguali agli 80 mmHg, per quanto riguarda la pressione diastolica. Gli adulti di mezza età che hanno solo la pressione un po’ più alta rispetto ai valori normali hanno un rischio di sviluppare la demenza del 45% un nuovo studio indica che già a 130 si impenna il rischio di demenza. La notizia arriva dall’University College di Londra, che sottolinea però che l’ipertensione deve esserci per un lungo periodo per poter danneggiare il cervello. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista scientifica European Heart Journal.

Prima la percentuale era molto più bassa 

L’ipertensione arteriosa colpisce, danneggiandoli, diversi organi del nostro organismo. Uno di questi è sicuramente il cervello, dove può portare a deficit cognitivi anche molto seri. Per questo la pressione alta è uno dei fattori di rischio per lo sviluppo della demenza senile: incide al 2%Scopri qui quali sono gli altri fattori di rischio

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Pressione alta: la ricerca

I ricercatori hanno seguito 8.639 adulti per un periodo di 32 anni. Ogni sei anni veniva misurata la pressione ai partecipanti. L’età partiva dai 50 anni. Generalmente i farmaci cominciano a essere prescritti quando la pressione alta supera i 140 mmHg.

Pressione alta: già a 130 si impenna il rischio di demenza

Il nuovo studio però ha dimostrato che già una pressione di 130 a lungo andare può aumentare del 45% le possibilità di sviluppare demenza. Scopri qui quali sono i comportamenti giusti per evitare di soffrire di ipertensione

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