Salute

Omicron o gastroenterite: ecco le differenze

La nuova variante colpisce anche la pancia, messa a dura prova dai numerosi casi di influenza gastrointestinali. Ecco le differenze e le terapie

Omicron o gastroenterite? Insieme alla forte diffusione di Omicron 2 sta circolando con numeri significativi anche l’influenza intestinale. Questa gastroenterite virale è causata in genere dai Norovirus e dai Rotavirus. Si tratta di virus definiti parainfluenzali.

I Norovirus provocano problemi sia ai bambini, sia agli adulti. I Rotavirus interessano i bambini piccoli.

Gruppo San Donato

Omicron o gastroenterite: quando fare il tampone?

Le gastroenteriti virali sono tipiche della primavera. Gli sbalzi di temperatura sono il loro habitat preferito. Anche in questo caso i sintomi sono simili a quelli di Covid, soprattutto della variante dominante. Una delle manifestazioni della mutazione Sars-CoV-2 è proprio il dolore addominale e la diarrea. Stessa cosa accade con l’ influenza gastrointestinale. Si può dire che l’unica differenza è che nelle gastroenterite ci può essere febbre, ma non ci sono sintomi respiratori. Di solito i sintomi svaniscono nell’arco di 2 o 3 giorni. Il consiglio quindi è di aspettare almeno 48 ore dall’esordio dei sintomi prima di sottoporsi a un tampone.

Per le gastroenteriti non esistono farmaci: attenzione all’idratazione e al riposo

Per le gastroenteriti non servono farmaci nella maggior parte dei casi. Occorre prestare grande attenzione però all’idratazione, soprattutto nei bambini e nelle persone anziane. Com’è noto in tutte e due le fasce di età lo stimolo della sete non è molto percepito. In presenza di diarrea dobbiamo ricordarci di farli bere con costanza. Se ci dovesse anche essere il vomito, facciamoli bere solo a piccoli sorsi. Può capitare di avere forte nausea, quindi cerchiamo di alimentarli soprattutto con cibi liquidi che contengano vitamine e sali minerali. In farmacia esistono dei prodotti appositi per l’integrazione. Può essere utile assumere probiotici.

Omicron o gastroenteriti: l’igiene resta un’arma fondamentale

La cura dell’igiene è importante per fermare il contagio. Non bisogna mai condividere posate, tovaglioli, asciugamani e bicchieri. Anche in questo caso il lavaggio delle mani fa la differenza. Attenzione anche ad alcuni alimenti, come i molluschi o i crostacei poco cotti. Se i sintomi durano più di tre giorni occorre rivolgersi al medico per capire la natura della gastroenterite ed escludere che si tratti di una tossinfezione.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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