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Malattie trasmesse dal cibo: quali sono le più diffuse?

Sempre più spesso si legge sui giornali di epidemie di infezioni prese dopo aver mangiato alcuni alimenti. Ecco quelle più comuni

Campylobatteriosi

È una malattia infettiva causata dal batterio Gram negativo Campylobacter. Molte migliaia di italiani ne vengono colpiti ogni anno e la sua diffusione è in continua crescita. Il batterio si trasmette agli umani da animali che non mostrano alcun segno dell’infezione. Il pollo è il principale accusato. Qui puoi scoprire sintomi, diagnosi, prevenzione e cure di questa infezione alimentare.

Salmonella

Il batterio della Salmonella si trova nei prodotti animali come il pollo, le uova e il maiale, ma anche nella frutta e nella verdura. È il più comune tipo di batterio che causa tossinfezioni alimentari.

Gruppo San Donato

I principali veicoli di trasmissione della salmonella sono rappresentati da:

  1. alimenti,
  2. acqua contaminata,
  3. piccoli animali domestici.

In particolare sono da considerarsi alimenti a rischio secondo l’Istituto Superiore di Sanità:

  • uova crude o poco cotte,
  • latte crudo e derivati del latte crudo, compreso il latte in polvere,
  • carne e derivati poco cotti,
  • salse e condimenti per insalate,
  • preparati per dolci, creme,
  • gelato artigianale e commerciale,
  • frutta e verdura, contaminate durante il taglio.

Quali sono i sintomi?

Questa infezione può manifestarsi in modo diverso. Generalmente si ha:

  • febbre,
  • dolore addominale,
  • nausea,
  • vomito,
  • diarrea.

Si può arrivare però a sintomi gravi che colpiscono soprattutto gli anziani, i bambini e le persone con le difese immunitarie compromesse.

Cyclospora

Poco diffusa, ultimamente sta vivendo una crescita preoccupante. Viene trasmessa dall’assunzione di cibi o di acque contaminati con feci di animali infetti. Generalmente è più comune nei Paesi tropicali e subtropicali. Il suo arrivo in Italia è legato al cambiamento climatico o a prodotti importati da Paesi caldi.

Come prevenire le tossinfezioni alimentari

Generalmente la cottura elimina i batteri che provocano le tossinfezioni. Attenzione, però: bisogna sempre pulire molto bene il coltello impiegato per tagliare la carne cruda. Se con lo stesso tagliamo la carne cotta, il cibo torna a essere contaminato anche dopo la cottura.

In linea generale, per diminuire il rischio di tossinfezione alimentare si consiglia:

  • di lavarsi le mani prima di iniziare e quando si è finito di cucinare. Ecco come farlo in modo corretto,
  • di lavare molto bene tutti gli utensili usati per la preparazione dei cibi,
  • di lavare bene frutta e verdura,
  • di refrigerare gli alimenti preparati in piccoli contenitori, per garantire un rapido abbattimento della temperatura,
  • di cuocere tutti gli alimenti derivati da animali, soprattutto pollame, maiale e uova,
  • di evitare il consumo di uova crude o poco cotte, di gelati e zabaioni fatti in casa,
  • di consumare solo latte pastorizzato,
  • di evitare le contaminazioni tra cibi, avendo cura di tenere separati i prodotti crudi da quelli cotti,
  • di evitare che persone con diarrea preparino alimenti destinati alla ristorazione collettiva e assistano persone a rischio (bambini, anziani, ammalati).

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