Salute

L’abuso di lassativi aumenta il rischio di demenza?

Una ricerca internazionale punta il dito soprattutto contro i lassativi osmotici, ma sono molti i punti deboli dello studio. Ecco tutti i dettagli

Abuso di lassativi e rischio demenza. Un nuovo studio ha messo in luce un possibile legame tra l’uso regolare di lassativi e il rischio di demenza. Molti esperti però spiegano che la ricerca debba essere interpretata con grande cautela.

Lo studio ha visto collaborare medici di diverse città cinesi con l’Università di Cambridge e la Harvard Medical School. Si stima che la stitichezza colpisca circa il 20% della popolazione generale e circa il 70% delle persone nelle case di cura. La maggior parte di queste persone assumono lassativi da banco.

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Abuso di lassativi e rischio demenza: particolare attenzione a quelli osmotici

Lo studio suggerisce che un potenziale legame con la demenza è più forte con i lassativi osmotici. Si tratta di quelli che assorbono l’acqua nelle feci per renderle più morbide e più facili da espellere. I lassativi stimolanti  aumentano invece le contrazioni muscolari lungo la massa fecale. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica American Academy of Neurology.

Lo studio internazionale ha analizzato i dati di quasi mezzo milione di persone

I ricercatori hanno analizzati i dati di quasi 500.000 adulti residenti nel Regno Unito. Qui c’è il primo limite di questo studio: le informazioni erano auto-riportate dai partecipanti e non misurate in modo standard e scientifico. Circa il 3,6% dei partecipanti ha riferito di aver usato lassativi quasi tutti i giorni della settimana nelle quattro settimane precedenti.

La maggior parte di loro era donna, aveva scarsa istruzione e una malattia cronica. I ricercatori hanno scoperto che 2.187 partecipanti hanno ricevuto una diagnosi di demenza durante il periodo.

Il gruppo di ricerca ha scritto che l’uso regolare di lassativi alza il rischio di sviluppare demenza. La demenza è stata diagnosticata nell’1,3% dei partecipanti che usavano regolarmente lassativi e nello 0,4% di quelli che non ne riferivano l’uso regolare.

Abuso di lassativi e rischio demenza: il ruolo del microbioma

I ricercatori hanno offerto una spiegazione per la scoperta, che inizia con la composizione del microbioma, i trilioni di microrganismi che vivono nell’intestino. Hanno detto che un lassativo osmotico ha un impatto duraturo sul microbioma e potrebbe influenzare la produzione di neurotrasmettitori necessari per la normale funzione cognitiva. Un lassativo osmotico può anche aumentare la produzione di tossine intestinali.

I lassativi possono anche distruggere la barriera epiteliale, che regola l’assorbimento dei nutrienti e aiuta a fornire le sostanze necessarie al sistema nervoso centrale.

I limiti dello studio

Come già detto, il primo limite dello studio è che i dati dei pazienti sono stati auto-riportati. Potrebbero essere stati annotati in modo impreciso e che c’erano informazioni limitate su possibili fattori di confusione come l’assunzione di fibre e la gravità della stitichezza. Secondo alcuni esperti poi è sicuramente certo che i lassativi cambino il microbioma, ma non sappiamo se causino cambiamenti che portano alla demenza. Serviranno molti altri studi per capirlo.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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