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Allenare la memoria è davvero possibile?

Dalla dieta allo sport passando per gli hobby, ecco come mantenere il cervello giovane

Il cervello invecchia e inizia a farlo molto prima di quanto si pensi, cioè già a partire dai 40 anni. «Un declino modesto, per carità», spiega Leandro Provinciali, neurologo. «Ma prima ci si attiva per migliorare la memoria, più probabilità ci sono che la mente sia in forma quando saremo anziani». Perché un invecchiamento di successo, si costruisce da giovani.

Allenare la memoria: si può fare?

C’è chi ha una buona memoria di natura, ma spesso questa è migliorata da attività come la lettura o dall’apprendimento costante. Si può allenare? «In media, tutti possiamo fare qualcosa per ricordare meglio e di più, fosse per un esame, un appuntamento di lavoro o perché ci piace rivivere i bei tempi andati», continua l’esperto.

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Anche lo sport influisce sul cervello

L’esercizio fisico, specialmente quello di tipo aerobico, promuove l’afflusso di sangue al cervello, migliora i ritmi circadiani, permette di dormire meglio, mangiare più sano e accelerare il metabolismo. «Ma non solo: perché fare attività per 20 o 30 minuti al dì può aiutare a migliorare il processo decisionale e il tempo di reazione. Inoltre, camminare offre anche benefici a lungo termine, come per esempio, promuovere idee che fluiscono più liberamente, e rafforza la memoria».

Con l’età è più difficile ricordare nomi e situazioni

L’invecchiamento è un fenomeno fisiologico che comporta l’indebolimento della capacità, da parte del nostro organismo, di riparare e rigenerare le cellule. «Gli effetti dell’invecchiamento cerebrale possono presentarsi prima, a seconda di fattori genetici, ambientali e comportamentali».

Allenare la memoria con l’enigmistica o gli scacchi

Non bisogna mai smettere di imparare: le connessioni iniziano a moltiplicarsi quando a scuola impariamo nuovi concetti e nuove associazioni. «La stessa interazione ambientale e sociale permette di espandere la nostra rete di neuroni, aumentando le capacità cognitive. Ecco perché non bisogna mai smettere di apprendere. Se volete mantenere il cervello giovane trovate un hobby impegnativo, coltivate una passione, sviluppate le vostre capacità imparando nuove cose. Va bene cimentarsi in uno strumento musicale, nell’enigmistica, negli scacchi o nella lettura».

Socializzare aiuta le nostre capacità cognitive

L’invito è quello di socializzare e coltivare delle relazioni salutari: decine di studi hanno dimostrato che stringere nuove amicizie migliora le nostre capacità cognitive. È normale, dal momento che si tratta di un adattamento evolutivo. «Uno studio della Harvard School of Public Health ha dimostrato che chi conduce una vita socialmente più attiva, registra un declino della memoria minore rispetto a chi non lo fa», afferma Provinciali.

L’alimentazione influisce positivamente sulla memoria

«L’alimentazione sana e il mantenimento del corretto peso forma sono correlati alla salute del cervello. Allo stesso modo una nutrizione sbagliata è associata all’insorgere di infiammazioni che hanno effetti nefasti sul cervello. Per questo motivo è bene favorire una dieta ricca di frutta e verdura, ricchi si sali minerali, utili attività cerebrale, a discapito di zucchero e sale. Gli studi confermano che più si è in forma, più si hanno capacità cognitive. Importante anche controllare i livelli di colesterolo nel sangue e come lavora la tiroide», conclude il neurologo.

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Simona Cortopassi

Classe 1980, è una giornalista iscritta all’Ordine regionale della Lombardia. Toscana d’origine, vive a Milano e collabora per testate nazionali, cartacee e web, scrivendo in particolare di salute e alimentazione. Ha un blog dedicato al mondo del sonno (www.thegoodnighter.com) che ha il fine di portare consapevolezza sull’insonnia.
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