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Posso prendere più pastiglie insieme?

Il MIT ha messo a punto un sistema per analizzare i dati e capire le principali interazioni tra farmaci

Si possono prendere più pastiglie insieme? Diverse persone devono seguire terapie che prevedono di prendere più pastiglie. Ma si può fare? C’è qualche rischio? Sappiamo che per raggiungere il flusso sanguigno i farmaci orali devono arrivare all’intestino e da qui essere assorbite.

È il caso molto comune, ad esempio, di chi abbia la sindrome metabolica – sono milioni di italiani – e debba prendere la pillola per la pressione e quella per abbassare i livelli di colesterolo cattivo. Qui puoi trovare le interazioni tra i più comuni farmaci da banco.

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Seguire sempre le indicazioni del medico

Il consiglio è quello di seguire sempre lo schema deciso insieme al medico di famiglia, non dimenticandosi anche di segnalare sempre gli integratori alimentari che possono a loro volta interferire con alcuni farmaci. Anche alcuni alimenti possono interferire.

Prendere più pastiglie insieme è ok? Il MIT ha elaborato un nuovo sistema per capirlo

Il prestigioso centro di ricerca americano MIT ha ideato un sistema di ingegneria genetica e intelligenza artificiale per comprendere quale sia il rischio che i principi attivi possano interferire tra di loro, facendo perdere efficacia.

Questo nuovo protocollo messo a punto ha la capacità di elaborare un’enorme massa di informazioni per analizzare le varie combinazioni tra farmaci e capire quali siano compatibili e quali no. Le interazioni tra farmaci sono abbastanza comuni e possono creare complicazioni.  Si possono leggere i risultati sulla rivista scientifica Nature Biomedical Engineering.

I principi attivi come arrivano nel flusso sanguigno?

Un dato da tenere presente quando si ragiona sulle interazioni è che le molecole del farmaco usano delle proteine che le trasportano dal sistema gastrointestinale a quello circolatorio. Se questo trasporto è ostacolato, il farmaco non ha efficacia. Quindi se diversi farmaci utilizzano la stessa proteina trasportatrice, ecco che c’è il rischio che i principi attivi lottino da tra di loro per assicurarsi la proteina.

L’Intelligenza Artificiale per capire se è possibile prendere più pastiglie insieme

I ricercatori del MIT hanno scelto 23 farmaci di uso comuno e hanno identificato gli effetti delle interazioni di più farmaci su ogni singolo tipo di proteina trasportatrice. Per farlo hanno utilizzato un sistema di silenziamento genetico, che consente di scegliere quali proteine trasportatrici tenere attive e quali disattivare.

Cos’è il machine learning?

Terminata la valutazione dell’impatto delle combinazione tra i ventitré farmaci, il gruppo di ricercatori ha utilizzato il machine learning. Si tratta di un metodo di analisi dei dati che facilita enormemente il lavoro dei ricercatori, perché automatizza la costruzione di modelli analitici.

Fa parte dell’Intelligenza Artificiale. Si basa sull’idea che i sistemi possono imparare dai dati, identificare modelli autonomamente e prendere decisioni con un intervento umano ridotto al minimo.

Grazie al machine learning i ricercatori hanno analizzato oltre 1.600 farmaci. Il criterio di scelta erano le similitudini con le strutture chimiche dei ventitré farmaci analizzati all’inizio della ricerca. I risultati di questa analisi hanno individuato oltre 2 milioni di predizioni di possibili interazioni.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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