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Il coprifuoco serve? Ecco cosa sostiene la scienza

Non c'è la risposta definitiva, ma la maggior parte degli studi sostiene che sia utile a limitare la diffusione del virus

Non si parla che di coprifuoco in questi giorni, dopo la decisione del Governo di estendere questa misura almeno per il momento. Molti giornali hanno sostenuto che questa misura rimarrà in vigore fino al prossimo 31 luglio. In realtà quella data si riferisce alla scadenza delle misure, ma nulla vieterà di decidere di spostarlo fino alle 23 o alla mezzanotte o addirittura a cancellarlo, qualora i dati del contagio e delle ospedalizzazioni continuino a migliorare.

Ci si chiede se questa sia una scelta politica o se sia suffragata da ricerche scientifiche. Al momento non c’è la risposta definitiva, anche perché è difficile capire quale sia l’impatto di un singolo provvedimento. Insieme al coprifuoco, resta l’obbligo di indossare mascherine, di lavarsi spesso le mani e il distanziamento fisico.

Gruppo San Donato

Per Oxford coprifuoco fa scendere l’indice di trasmissibilità

Uno studio dell’Università di Oxford spiega che impedire la vita notturna ha conseguenze soprattutto sulla discesa dell’indice Rt, quello che indica il grado di contagiosità del virus. Secondo i ricercatori in forza al prestigioso ateneo britannico il coprifuoco riuscirebbe ad abbassare l’indice di riproduzione del virus del 13 per cento. Il gruppo di lavoro ha utilizzato dati di sette Paesi europei. In pratica l’impatto è molto simile a quello di indossare le mascherine nei luoghi chiusi.

Anche nei Paesi Bassi l’Università di Deft ha dedicato uno studio ad hoc a questo argomento. Secondo il team di ricerca il coprifuoco ha conseguenze positive solo se protratto a lungo nel tempo. Inoltre da solo non basta. Bisogna mettere in atto anche tutte le altre disposizioni per essere efficace. In pratica il coprifuoco è un coadiuvante delle altre misure restrittive.

Per i francesi non deve essere imposto troppo presto

Uno studio svolto invece nel mese di gennaio a Tolosa, in Francia, sostiene che il coprifuoco sia uno strumento da usare con cautela. Nella città francese lo stop a uscire di casa era stato anticipato alle 18, dalle 20. Questa decisione ha avuto un effetto negativo sul numero dei contagi. Mentre il coprifuoco alle 20 ha fatto diminuire la circolazione del virus di un ottimo 38%, anticiparlo ha paradossalmente fatto aumentare la circolazione. Questo perché si sono creati assembramenti soprattutto nei supermercati e nei negozi in virtù della chiusura alle 6 del pomeriggio.

Coprifuoco: la sperimentazione in Canada

Interessante la sperimentazione che è stata svolta in Canada. L’Ontario non ha usato il coprifuoco, mentre il confinante Quebec sì. La circolazione del virus è calata in media nel Paese con il coprifuoco del 31 per cento. Nella capitale Montreal addirittura del 39, rispetto a quello che è successo in Ontario.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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