Consigli

Nuoto: quante calorie si bruciano e qual è lo stile migliore?

Un’ora di nuoto al giorno aiuta a controllare il peso e tonifica il corpo

Approfittate di queste giornate estive e dedicatevi al nuoto. Se siete al mare evitando l’ozio sotto l’ombrellone. È il modo giusto per tonificare i muscoli di tutto il corpo, in particolare quelli di spalle e gambe. Ma anche per sviluppare la coordinazione e la resistenza alla fatica. Inoltre, il rischio di traumi è molto basso perché si lavora in assenza di gravità. Ideale per chi durante l’anno non pratica sport.

Quante calorie si consumano?

A seconda dell’impegno, in un’ora le donne bruciano da 360 a 660 calorie. Gli uomini da 450 a 820. Il consiglio? Se siete poco allenati, un’ora potrebbe diventare davvero un’impresa. Quindi partite con dieci minuti e poi man mano allungate il tempo. L’ideale per chi è in vacanza al mare è farsi due-tre nuotate al giorno di mezz’ora alternando i diversi stili.

Gruppo San Donato

I benefici per ciascuno stile

  • Stile libero. Dà una mano alle zone critiche prettamente femminili: rassoda i glutei, rinforza l’addome, allunga la schiena e la muscolatura degli arti inferiori.
  • Rana. Stile perfetto per chi vuole snellire le gambe e tonificarle.
  • Dorso. Rinforza le spalle e le gambe; è consigliato a chi ha problemi di mal di schiena.
  • Delfino. Indubbiamente il più faticoso (quindi si bruciano più calorie). Coinvolge l’intera muscolatura, ma richiede tecnica e forza da atleti.

Gli errori da non fare

Sguardo in avanti

È uno degli errori più tipici dello stile libero. Mai guardare in avanti altrimenti i fianchi si abbassano, obbligando la schiena a inarcarsi. Quando nuotate, rilassate il collo e guardare in basso, il fondo del mare o della piscina. I fianchi torneranno a essere in superficie, facendo sforzare molto meno la schiena.

Nuotata piatta

Quando si fa la bracciata il corpo deve ruotare. Se invece si mantiene sempre la pancia rivolta verso il fondo della piscina, si sforzano troppo le spalle. Come fare? Semplice, ruotate le spalle. Allungate la mano il più possibile davanti a voi fino a ritrovarvi quasi su un fianco. Tenendo l’ascella rivolta verso il fondo della piscina. Irrigidite i muscoli per facilitare la rotazione e per renderla regolare. Terminate la bracciata spingendo forte, così da far rotolare il corpo sull’altro lato.

La gambata

Una gambata con le ginocchia piegate non è efficiente perché provoca un aumento della resistenza dell’acqua. La gambata deve partire dall’anca, non dal ginocchio. Per questo le gambe devono essere tese.

La bracciata

La bracciata sotto la pancia è un altro degli errori più comuni. La bracciata deve farsi al lato del corpo, altrimenti quando la mano passa sotto la pancia si spinge molto meno acqua.

Respirazione in ritardo

Mentre si nuota è fondamentale respirare a tempo. Il respiro inizia non appena si comincia la bracciata. Poi, quando si è terminata la fase di spinta e iniziata quella di recupero, il viso va riportato sott’acqua. Respirare in questa fase permetterà di rimanere più alti sulla superficie dell’acqua, riducendo le probabilità che essa entri in bocca.

Anche in acqua la crema protettiva

In acqua i raggi ultravioletti sono insidiosi. Perché oltre alla radiazione diretta c’è anche l’effetto della riflessione da parte dell’acqua. Poco cambia se siamo immersi totalmente: l’acqua non riesce a filtrare i raggi UV se non a una profondità maggiore di un metro. Quindi, la parte del nostro corpo immersa in acqua riceve la stessa quantità di radiazioni della parte scoperta e va protetta con la crema solare.

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