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Mal di gola: 8 rimedi naturali che funzionano davvero

Prima di ricorrere alle medicine si possono provare prodotti che hanno dimostrato efficacia negli studi scientifici

Tempo d’autunno, tempo di mal di gola. Se tra i cosiddetti malanni di stagione è il più frequente non è un caso: naso e gola infatti sono il primo filtro termico dell’aria fredda che ormai c’è, soprattutto la mattina presto e la sera. Prima di arrivare nei polmoni viene mano mano riscaldata, invece nella gola vi finisce senza mediazioni danneggiando le mucose delle alte vie respiratorie che hanno anche una funzione di difesa contro virus e batteri. Così, quando gli agenti patogeni superano la barriera protettiva, la infiammano rendendola rossa, secca, gonfia. Inoltre i virus, che sono i principali responsabili, si diffondono con maggiore facilità quando il termometro va giù e gli sbalzi di temperatura tipici di questo mese, ancora più del freddo intenso dell’inverno, indeboliscono il sistema immunitario.

Niente di grave comunque, il fastidio in genere passa nel giro di quattro-cinque giorni, una settimana al massimo. Per alleviarlo, prima di ricorrere ai farmaci, si può optare per alcuni rimedi naturali. Tra erbe, frutti, oli essenziali e tisane quelli che nel tempo sono stati ritenuti utili contro i sintomi del mal di gola sono tanti, se ne contano più di 40, ma solo per pochi di questi l’efficacia è stata confermata da evidenze scientifiche, mentre su alcuni gli studi sono ancora controversi.

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Propoli

Spetta a questa sostanza resinosa il primo posto nella lista dei rimedi naturali contro il mal di gola promossi dalla scienza. La raccolgono le api dalle gemme e dalla corteccia di pioppi, betulle, pini, per usarla come disinfettante dell’alveare e anche noi ne approfittiamo date le sue proprietà. «La propoli agisce come un antibiotico naturale, è in grado di combattere infezioni batteriche, virali e fungine, è un’antiossidante naturale ed eccellente immunostimolante delle difese», spiega Antonello Sannia, presidente della Società italiana di medicina naturale.

A patto però di scegliere un prodotto di qualità. La propoli si presenta in due forme farmaceutiche: liquida come soluzione idroalcolica oppure come estratto secco, quindi in polvere. «Per essere considerata scientificamente attiva la prima deve avere una concentrazione di flavonoidi totali espressi in galangina non inferiore a 30 milligrammi al millilitro, l’estratto secco non inferiore all’8%. Vanno quindi scelti preparati che riportano questa titolazione. Attenzione perché esistono in commercio anche confezioni che ne sono del tutto prive e sono da considerare di scarsa qualità».

Ma a quali dosi assumerla? «Per la soluzione idroalcolica bisogna regolarsi con una goccia al giorno per chilo di peso, suddivisa in due dosi, da prendere al mattino e alla sera, lontano dai pasti», precisa l’esperto. «Per l’estratto secco il dosaggio è di 6-7 milligrammi per chilo di peso, sempre suddiviso in due dosi e possibilmente a stomaco vuoto». A questo si può aggiungere lo spray orale alla propoli da spruzzare direttamente su gola e tonsille. «È un buon rimedio per riparare la mucosa infiammata, aiuta a dare sollievo a bruciore e arrossamento. È una sostanza considerata sicura, salvo particolari indicazioni del medico e non ha interazioni con alcun farmaco, ma è sconsigliata in gravidanza e allattamento», aggiunge Sannia.

Mal di gola: tra i rimedi naturali che funzionano davvero c’è il miele

Le bisnonne delle nostre bisnonne avevano ragione. Il più antico rimedio casalingo per calmare tosse e mal di gola funziona ed è stato scientificamente provato. Lo ha fatto un gruppo di ricercatori dell’Università di Oxford che ha preso in esame 14 studi condotti sul miele, confrontandone l’efficacia con quella dei comuni farmaci da banco. Dallo studio pubblicato sulla rivista scientifica British Medical Journal si legge che il prodotto delle api ha una capacità del 36% in più di ridurre la frequenza dei colpi di tosse, del 44% di migliorarne la gravità e di diminuire il tempo di guarigione fino a due giorni. A tirar le somme le qualità antinfiammatorie del miele hanno effetti positivi su sintomi, frequenza e severità del disturbo.

«Il miele stesso contiene piccole quantità di propoli e già questo basterebbe a spiegarne l’efficacia, inoltre è ricco di polifenoli e ha una comprovata azione decongestionante e calmante della tosse», spiega il presidente della Società italiana di medicina naturale. «Senza contare il fatto che, essendo una sostanza zuccherina, è un veicolo perfetto per somministrare anche altri estratti vegetali contro il mal di gola che hanno un gusto più amaro». Una ricetta salva-gola? «Sciogliere in un cucchiaino di miele la soluzione idroalcolica di propoli, alle dosi già indicate. In questo modo si ottiene un preparato contro le malattie infettive delle prime vie aeree, anche buono da gustare», consiglia Sannia. «Il miele è un ingrediente sicuro, se non ci sono diverse indicazioni del medico può essere preso anche in gravidanza, allattamento e dai neonati».

Origano

Non tutti sanno che questa pianta, sotto forma di olio essenziale, è uno dei rimedi fitoterapici più efficaci contro il mal di gola, al pari della propoli. «Come questa è un antinfettivo ad ampio spettro: antibatterico, antivirale, antifungino», dice l’esperto. «È ricco di polifenoli, ha un’azione fluidificante, aiuta a sciogliere il catarro e calmare la tosse. A proposito di propoli, l’origano vi lavora in sinergia, cioè i due combinati insieme conferiscono un effetto più intenso che se usati separatamente. Consiglio quindi di assumerli in abbinamento».

Un olio essenziale di origano non vale l’altro. «Per essere efficace dev’essere titolato in carvacrolo minimo al 40% e assunto nel dosaggio corretto, che può cambiare a seconda delle indicazioni del medico. In genere si assumono tre gocce per chilo di peso, al giorno, in un’unica dose. Come altri trattamenti fitoterapici, vale la pena ricordarlo, è efficace e non innocuo: eccessi o difetti nei dosaggi possono causare problemi anziché risolverli. Tra le controindicazioni, l’olio essenziale di origano è sconsigliato in gravidanza e allattamento e ai bambini sotto i sei anni». Con questo rimedio si possono fare anche dei suffumigi, basta aggiungere due cucchiaini di olio essenziale in una pentola d’acqua calda, mescolare e respirare a pieni polmoni i vapori, magari coprendo la testa e la pentola con un asciugamano. Il calore scioglie il muco e la pianta agisce come antinfettivo. Scopri tutte le proprietà dell’origano cliccando qui.

Timo

Tra i rimedi naturali contro il mal di gola c’è anche il timo. «Le proprietà di questa pianta sono molto simili a quelle dell’origano: antibatteriche, antivirali, antifungine» illustra Sannia. «Grazie ai terpeni che contiene, tra tutti timolo e carvacrolo, aiuta in caso di tosse per il suo effetto sedativo e rende più fluide le secrezioni bronchiali. La preparazione di timo più attiva e facile da reperire è l’olio essenziale, che per svolgere l’attività curativa dev’essere titolato in timolo e carvacrolo minimo al 40%».

Secondo gli studi la pianta è in grado di rafforzare l’effetto dell’antibiotico. Una recente ricerca scientifica ha preso in esame l’azione del timolo in combinazione in particolare con la colistina, un antibiotico efficace contro la maggior parte dei batteri Gram-negativi, dai risultati si è visto che l’uso sinergico dei due componenti distruggeva le cellule batteriche e ne inibiva la formazione. «Per quanto riguarda dosi e modalità d’uso si può assumere allo stesso modo dell’origano e alle medesime dosi, perché dal punto di vista terapeutico sono equivalenti», chiarisce l’esperto. «Quale scegliere tra i due dipende più che altro dai gusti personali».

Mal di gola: tra i rimedi naturali che funzionano davvero c’è il tè verde

Tanto antica è la sua storia, tanto lunga la lista delle sue proprietà benefiche. Il tè verde potenzia il sistema immunitario, contrasta i radicali liberi, protegge il sistema nervoso e cardiovascolare, aiuta il metabolismo, ha proprietà antitumorali. Tante virtù che, unite al gusto, hanno conquistato un’ampia schiera di appassionati, infatti vanta anche il primato di essere la bevanda più diffusa al mondo dopo l’acqua.

«Dal punto di vista scientifico è interessante soprattutto per la concentrazione di polifenoli che contiene, in particolare di catechine come l’epigallocatechina gallato», spiega Sannia. «Si è visto che i suoi antiossidanti modificano l’attività dei linfociti T e impediscono l’attacco delle particelle virali sulle membrane delle cellule. Aiuta in caso di faringiti e laringiti proprio per la sua azione antinfiammatoria e di recente cominciano a comparire studi che dimostrano una certa attività anche sui famigerati coronavirus. In particolare consiglio l’estratto secco delle foglie, in polvere, titolato in polifenoli totali minimo al 50%. Come dose giornaliera sono sufficienti 7-8 milligrammi per chilo di peso, in due sotto-dosi. Ancora meglio se a questo preparato si unisce l’olio essenziale di timo o di origano e si scioglie tutto nel miele per aumentarne la palatabilità».

Il tè verde sortisce effetti contro i sintomi del mal di gola anche come semplice bevanda. Basta far macerare 10 grammi di foglie secche spezzettate in un litro di acqua calda. «Non ha particolari controindicazioni e si può usare anche in gravidanza e durante l’allattamento», commenta il presidente della Società italiana di medicina naturale.

Bicarbonato, echinacea e vitamina C

Sull’efficacia di questi rimedi naturali in tema di mal di gola gli studi finora pubblicati sono discordanti. Alcuni dimostrano che apportino certi benefici, diminuendo l’intensità dei sintomi oppure la durata, altre ricerche ne ridimensionano gli effetti, altre ancora li respingono. Ciò non toglie che per alcune persone possano avere una certa utilità.

«Il bicarbonato, ad esempio, è un buon detergente della mucosa delle prime vie aeree, in quanto favorisce l’eliminazione di batteri e virus», chiarisce Sannia. «Lo consiglio per fare dei gargarismi: basta un cucchiaino da sciogliere in un bicchiere di acqua, si porta alla bocca, lo si fa gorgogliare in gola e poi si espelle. Ancora meglio se si aggiungono due-tre gocce di olio essenziale di timo o origano. Quanto all’echinacea, data la sua azione immunostimolante è utile per prevenire le malattie infettive delle prime vie respiratorie. Come cura, vi sono ricerche che ne dimostrano l’efficacia se presa ai primi sintomi e per diversi giorni, altre no. D’altronde le qualità delle echinacee esistenti in natura possono essere molto differenti tra loro e questo potrebbe spiegare risultati così diversi».

Anche la vitamina C divide sugli effetti contro le malattie da raffreddamento. Il primo a sostenerne i vantaggi fu il premio Nobel Linus Pauling. Oggi la gran parte degli studi ritiene che effetti positivi ci sono, ma blandi. Alla vitamina C, a determinate dosi, si riconosce piuttosto la capacità di accorciare la durata del disturbo.

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