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Blue Monday: il giorno più triste dell’anno esiste davvero?

Ovviamente no, ma durante questa stagione la scarsa presenza della luce solare può influire in modo significativo sull'umore

Il Blue Monday cade nel terzo o quarto lunedì di gennaio di ogni anno. Quest’anno sarà il 17 gennaio.

Blue Monday: c’è qualcosa di scientifico dietro la scelta di un giorno più triste dell’anno?

Non c’è niente di scientifico dietro questa scelta. Alcuni scienziati hanno cercato di capire se ci fossero dei motivi validi per definirlo il giorno più triste dell’anno, ma non hanno trovato nessuna evidenza scientifica. L’unico appiglio è il cosiddetto Disturbo Affettivo Stagionale, che come suggerisce il nome è un disturbo dell’umore che dipende dalla stagione. In inverno c’è poca luce naturale e su alcune persone questo produce dei sintomi che possono essere anche importanti. Naturalmente non ha senso parlare di un giorno triste, ma di una stagione triste, come quella invernale. Si calcola che in Italia quasi il 10% soffra di sbalzi di umore in questa stagione. Il 17 gennaio è abbastanza lontano dalle feste di fine anno, probabilmente siamo tristi perché stiamo già fallendo nel riuscire a portare a termine i buoni propositi dell’anno nuovo. Naturalmente fa freddo, abbiamo speso molti soldi per fare regali e quindi siamo dimessi.

Gruppo San Donato

Psicologi contrari al Blue Monday: banalizza il concetto di depressione

Gli psicologi sono contrari all’indicazione di un giorno che ci vorrebbe tutti depressi, perché è un modo superficiale di parlare di salute mentale. La depressione è una malattia sistemica molto importante e invalidante e bisogna parlarne in modo serio.

In realtà dietro la scelta del Blue Monday ci sono motivazioni di marketing. L’idea è venuta per spingere gli americani a viaggiare anche a gennaio, mese tra i meno graditi ai cittadini USA per spostarsi.

Se abbiamo capito che il Blue Monday non ha alcuna ragione scientifica, ma solo commerciale, possiamo comunque capire come affrontare al meglio questa stagione con poca luce.

Come affrontare la mancanza di luce solare?

Il primo consiglio naturalmente è quello di approfittare il più possibile anche della poca luce naturale che abbiamo in questo periodo. Appena c’è un po’ di sole il consiglio è quello di fare una bella passeggiata in modo da fare il pieno, per quanto possibile, dei raggi solari e della preziosa vitamina D. Fare attività fisica regolare e moderata è un altro consiglio da seguire in senso assoluto. L’alimentazione può giocare un ruolo importante, anche perché esistono veri e propri cibi del buonumore.

Se comunque la situazione non migliora, non tergiversate e chiedete aiuto a un professionista. Può essere molto utile ricorrere alla fototerapia o light therapy. Una ricerca condotta dalla prestigiosa Mayo Clinic negli USA ha dimostrato la sua efficacia nel trattare gli sbalzi d’umore dovuti alla scarsa presenza della luce naturale.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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