News

Lastre, Tac, Pet: i macchinari degli ospedali sono troppo vecchi

Scende la qualità delle diagnosi, mentre salgono i costi di manutenzione: l'allarme di Assobiomedica

Le apparecchiature degli ospedali italiani sono dei veri pezzi di modernariato: oltre il 50% sarebbe pronto per andare in pensione, ma viene ancora utilizzato, producendo così diagnosi imprecise a fronte di costi di manutenzione sempre più alti. A lanciare l’allerta è l’ultimo rapporto di Assobiomedica, che certifica un peggioramento omogeneo su tutto il territorio nazionale.

Promossi (con riserva)

Dall’analisi dell’associazione si salvano pochi tipi di strumentazioni. Gli unici ad avere un’età media al di sotto dell’anzianità massima per avere un’adeguatezza tecnologica sono i mammografi digitali (che però sono di recente introduzione), le Pet (di cui però il 42% è già obsoleto), i sistemi radiografici mobili ad arco e le unità mobili radiografiche.

Gruppo San Donato

Bocciati

I restanti dispositivi hanno invece tutti un’età media troppo alta: il 54% degli ecografi supera la soglia oltre la quale dovrebbero essere sostituiti, così come il 72% delle risonanze magnetiche chiuse, il 79% dei sistemi radiografici fissi o il 48% dei sistemi angiografici e il 52% dei ventilatori di terapia intensiva.

A pagare sono i pazienti

L’età avanzata dei macchinari, sottolinea l’associazione, riduce i benefici che il paziente potrebbe avere con le tecnologie più recenti, come diagnosi più accurate e precise e minori esposizioni alle radiazioni. Gli svantaggi non sono però solo per il paziente, ma anche per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale (SSN), che si trova ad affrontare costi di manutenzione più alti con ritardi e sospensioni nell’utilizzo dei macchinari.

Italia tra gli ultimi in Europa

L’Italia, sottolinea lo studio, è agli ultimi posti in Europa. “Adesso che buona parte dei conti della Sanità sono stati risanati – ha dichiarato Fernanda Gellona, Direttore generale di Assobiomedica – è necessario tornare a investire per rinnovare le strutture sanitarie del Paese e riportare il nostro SSN a livelli competitivi”.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio