Benessere

I gel semipermanenti rovinano le unghie?

Questi smalti, che consentono di mantenere mani e piedi in ordine per tre settimane, sono dannosi per la lamina ungueale? Ecco la risposta della dermatologa

Per qualcuna è un appuntamento mensile, per altre un vezzo “occasionale”. Il ricorso al gel semipermanente, per laccare le unghie e renderle impeccabili, sta letteralmente spopolando soprattutto tra le più giovani. Ma questi prodotti, spesso applicati dall’estetista, sono dannosi per la lamina ungueale? Vediamolo subito.

Bisogna usare i gel semipermanenti con cautela

Questi smalti “speciali” si possono utilizzare ma con le dovute precauzioni: «Innanzitutto possiamo applicarli sulle nostre unghie solo se queste sono in perfetta salute» avverte Bianca Maria Piraccini, professoressa associata di Dermatologia all’Università di Bologna ed esperta in malattie di unghie e capelli. «E, anche in questo caso, non dobbiamo esagerare: bisogna lasciar respirare le unghie per almeno un mese tra una seduta e l’altra, intervallando con smalti normali o lasciandole libere» continua la dermatologa.

Gruppo San Donato

Qual è il problema?

Sicuramente i gel semipermanenti, a lungo andare, possono favorire l’ingiallimento dell’unghia, proprio come gli smalti normali. «Inoltre, per eliminare questi prodotti dalla lamina, si utilizzano quantità maggiori di solvente, che asporta lipidi e acqua sia dall’unghia sia dalla pelle circostante, causando una profonda secchezza e sfaldatura. Spesso, poi, bisogna ricorrere a una limatura aggressiva per rimuovere totalmente il gel e ciò causa un assottigliamento esagerato dell’unghia, che tende più facilmente a spezzarsi» spiega Piraccini. «In caso di unghie sottili e che si spezzano è consigliabile effettuare questo trattamento con pause di due o tre mesi» suggerisce la dermatologa.

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