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Correre d’inverno fa dimagrire più che in primavera

Il freddo pungente stimola la termogenesi, ossia il consumo di calorie, e potenzia gli effetti del jogging: segui la tabella di marcia mirata al dimagrimento e i suggerimenti del medico dello sport

Chi ha detto che con l’arrivo della brutta stagione bisogna appendere le scarpe da running al chiodo e che per fare un po’ di attività fisica ci si debba chiudere in una palestra? Se ami correre, c’è un ottimo motivo in più per proseguire anche in inverno le tue sedute d’allenamento: il freddo aiuta a dimagrire (leggi come perdere peso facendo jogging).
«Molti, sbagliando, sono convinti che sia vero l’esatto contrario e sposano la seguente equazione: più fa caldo più sudo, e più sudo più smaltisco i chili di troppo», dice Michelangelo Giampietro, docente di scienza dell’alimentazione applicata alle discipline sportive all’Università La Sapienza di Roma e all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. «Se fosse vero potresti startene in poltrona con il riscaldamento al massimo in inverno o con le finestre chiuse d’estate. Sudare sette camicie, sì, ti fa perdere peso, ma questo calo è legato solo a una sottrazione di liquidi dovuta alla sudorazione, per cui il tuo fisico riprenderà in breve quello che ha perso». Come? Stimolando la tua sete, oppure trattenendo direttamente dal cibo i liquidi di cui ha bisogno.
E non è tutto. Come ha dimostrato anche uno studio inglese pubblicato sulla rivista Obesity Reviews, starsene sempre al calduccio va a rallentare la termogenesi, vale a dire il processo metabolico che porta il nostro organismo a consumare energie per creare calore. Questo significa che alle alte temperature il tuo corpo girerà al minimo e, come il motore di una macchina, impiegherà più tempo a smaltire le riserve di carburante, cioè quello che hai mangiato. Mentre col freddo pungente potenzi l’effetto del jogging.
Ben venga allora la corsa al parco anche nelle mattinate di novembre e dicembre. «Ma ad alcune condizioni», precisa Giampietro. «Cioè che il footing sia sempre preceduto da almeno un quarto d’ora di riscaldamento muscolare, per evitare crampi, contratture e altri infortuni, che sono favoriti dalle temperature rigide, e che l’abbigliamento sia adeguato alle condizioni climatiche». Vuol dire che se fuori la colonnina del mercurio è vicina a zero gradi non devi certo uscire in maglietta e pantaloncini, ma neppure infagottato come se affrontassi una spedizione al Polo Nord.
«Se ti metti a correre molto coperto per sudare di più, perderai sali minerali preziosi, senza contare che avrai sofferto un caldo mostruoso e questo, probabilmente, ti avrà indotto a fermarti ben prima del traguardo che ti eri prefissato», conclude Giampietro. L’ideale è una via di mezzo.

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