AlimentazioneNews

Perché il ferro è importante per il nostro organismo?

In occasione della Giornata della Carenza di Ferro, che si celebra il 26 novembre, scopriamo cosa succede quando questa sostanza viene a mancare

Perché il ferro è importante

Perché il ferro è importante? La domanda sembra scontata ma la risposta non lo è. Il ferro è fondamentale perché interviene in numerosi processi. Questa sostanza è introdotta nell’organismo attraverso il consumo di carne, legumi, frutta secca e semi, verdura a foglia verde e patate (clicca qui per scoprire quali sono le altre fonti).

Contribuisce alla produzione di emoglobina. Si tratta di una proteina che si trova nei globuli rossi e che porta ossigeno alle cellule, e rafforza le difese immunitarie, garantendo la resistenza a malattie batteriche e virali. Il ferro, inoltre, si trova nel sistema nervoso centrale. Al suo interno “lavora” in processi enzimatici che si occupano di sintetizzare dopamina. È l’ormone che stimola attenzione, memoria, apprendimento, motivazione e movimenti volontari, e serotonina, che regola il tono dell’umore.

Gruppo San Donato

Cosa succede se è carente

Quando il ferro viene a mancare, a risentirne sono:

  • la produttività,
  • le funzioni cognitive,
  • il desiderio sessuale,
  • il metabolismo.

«In particolare nei bambini la carenza può indurre disturbi della performance cognitiva, motoria e del comportamento». Lo conferma Elisa Nescis, ematologa presso l’Ospedale Cardinale Panico di Tricase, Lecce. «Inoltre, il periodo della gestazione è molto delicato perché l’aumentato fabbisogno di ferro per lo sviluppo del feto e della placenta può indurre nella donna uno stato anemico, vera e propria patologia derivante da un deficit importante e prolungato, che a sua volta aumenta il rischio di parto prematuro e di basso peso del bambino alla nascita».

Perché il ferro può essere carente

Come mai il ferro, in alcuni individui, può essere carente? In alcuni periodi della vita, come ad esempio l’infanzia, l’adolescenza e la gestazione, il fabbisogno di ferro aumenta per soddisfare il processo di sviluppo e crescita: è possibile, però, che a questo auspicato incremento non corrisponda un maggiore introito. In altri casi, invece, la carenza è data da cicli mestruali prolungati e abbondanti o da patologie come lo scompenso cardiaco, l’insufficienza renale cronica e le malattie infiammatorie intestinali, che riducono le riserve di ferro dell’organismo. Infine, la mancanza di questo oligoelemento può essere causata da uno scarso consumo di alimenti che ne sono ricchi.

Come si presenta la carenza di ferro

Come si presenta la carenza di ferroLa carenza di ferro è una condizione ancora troppo sotto diagnosticata a causa della difficoltà nella comprensione dei suoi sintomi, che possono essere associati ad altre numerose patologie. In generale si può dire che questo disturbo si manifesta solitamente con stanchezza, mal di testa prolungati, irritabilità, maggiore esposizione alle infezioni, fiato corto, fragilità di unghie e capelli, scarsa concentrazione. Clicca qui per scoprire tutti gli altri sintomi.

Come si diagnostica

Come si diagnosticaSe sospetta una carenza di ferro, il medico prescrive gli esami del sangue per valutare i livelli di emoglobina e di ferritina sierica, che indica le quantità di riserve di ferro presenti, e la saturazione della transferrina, che mostra quanto del ferro disponibile può essere utilizzato per produrre nuovi globuli rossi.

Cosa si fa in caso di carenza di ferro

Cosa si fa in caso di carenza«In caso di carenza di ferro il medico può suggerire un intervento correttivo della dieta ed eventualmente l’integrazione di preparati a base di ferro per via orale» consiglia Maurizio Volterrani, primario di cardiologia presso l’Ospedale IRCCS San Raffaele Pisana di Roma. «Quando i farmaci orali sono mal tollerati, invece, si opta per la somministrazione di terapie iniettive, con cadenza e frequenza da stabilire preventivamente».

Leggi anche…

None found

 

 

 

 

 

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio