Alimentazione

Il caffè ai funghi fa così bene come si dice?

Utilizzato da secoli dalla medicina cinese tradizionale, sta vivendo un vero e proprio boom di popolarità. Abbiamo indagato se i benefici che gli sono assegnati hanno basi scientifiche

Negli ultimi tempi molti siti e blog stanno parlando delle virtù del caffè ai funghi, o mushroom coffee come lo chiamano in inglese le persone più alla moda.

Il caffè ai funghi è consigliato come alternativa salutare al caffè tradizionale. In realtà questa bevanda è bevuta da moltissimo tempo, anche se ultimamente è di grande tendenza. In Finlandia ad esempio si beveva già durante la Seconda Guerra Mondiale quando i chicchi del caffè erano introvabili. Anche la medicina cinese usa questa bibita da molto tempo, per i presunti benefici nutrizionali.

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Cos’è e quali funghi si usano di solito?

In realtà il caffè ai funghi è un mix di chicchi di caffè e funghi appunto. In genere vengono utilizzati degli estratti invece dei funghi veri e propri. Dal punto di vista del sapore è del tutto simile a quello del caffè normale. Le specie che vengono usate più frequentemente sono:

  • chaga, che crescono sulle cortecce di alcuni alberi, soprattutto delle betulle,
  • Turkey’s tail, che generalmente non si mangiano perché è legnoso, ma pieno di sali minerali,
  • Lion’s Mane, fungo utilizzato nella medicina asiatica per le sue potenti proprietà curative della mente e del fisico,
  • Reishi, conosciuto in Oriente come il fungo dell’immortalità,
  • Cordyceps, usato dalla medicina cinese soprattutto per reni e polmoni.

Come si prepara il caffè ai funghi?

Gli estratti di fungo si presentano come una polvere. I preparati per fare il caffè mischiano appunto del caffè macinato con questa polvere. In genere la razione è 1 a 1. Se ne trovano in diverse fatture. C’è quello istanteneo, quello da moka e le cialde. Si prepara quindi come il caffè tradizionale.

Il caffè ai funghi ha meno caffeina di quello tradizionale

Mischiando le due polveri ovviamente la caffeina contenuta in ogni tazzina è inferiore rispetto alla versione normale. Circa la metà. È quindi indicato per tutte quelle persone che hanno qualche effetto negativo quando bevono una tazzina in più. Sappiamo che bere fino a cinque tazzine sia ok, ma alcune persone sono più sensibili.

Quali sono i presunti benefici del caffè ai funghi?

Come si diceva, la medicina tradizionale cinese lo usa da moltissimi anni. I composti estratti da questi funghi sono chiamati adattogeni. Come si intuisce dal nome si tratta di molecole che aiutano l’organismo ad adattarsi ai cambiamenti, abbassando i livelli di stress. Sono diversi gli studi che si sono occupati di queste sostanze. La maggior parte di queste ricerche però si basano su modelli animali o su test di laboratorio. Manca la prova clinica sull’uomo. In più non si tratta di studi specifici sul caffè ai funghi, ma sui funghi che lo compongono. Non esattamente la stessa cosa.

Aumenta le difese immunitarie

Alcuni test di laboratorio hanno assegnato al Turkey’s tail delle proprietà capaci di aumentare il nostro sistema immunitario.

Antiulcera

I funghi Chaga aiuterebbero nel trattamento dell’ulcera. A dimostrarlo studi fatti sui topi.

Antiallergico

Test di laboratorio hanno dimostrato che i Chaga aiutano nel limitare la reazione allergica verso alcuni cibi.

Problemi cardiaci

Gli estratti di Reishi sarebbero in grado di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. Lo dicono test di laboratorio.

Coadiuvante contro i sintomi della chemioterapia

Alcuni studi di laboratorio sostengono che i Lion’s Mane, i Reishi, i Turkey’s Tail, i Chaga e i Cordyceps aiuterebbero a limitare gli effetti collaterali della chemioterapia. Principalmente combatterebbero nausea e vomito.

Per poter dare seguito a queste indicazioni servono però studi clinici sull’uomo, che al momento mancano.

Controindicazioni del caffè ai funghi

Il primo problema sta proprio nella mancanza di studi clinici sull’uomo che ci indichino i reali benefici e le dosi. Non sappiamo neanche se abbia interazioni con i farmaci che stiamo eventualmente assumendo. Inoltre generalmente è decisamente più costoso del caffè tradizionale.

È evidente che se abbiamo qualche problema di salute e se stiamo assumendo una terapia farmacologica dobbiamo consultarci con il nostro medico prima di bere questa bevanda.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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