Alimentazione

Carb craving: 5 mosse per tenere a bada il desiderio di carboidrati

Un consumo eccessivo aumenta i livelli di glicemia nel sangue ed innalza l’insulina, alterando la risposta metabolica

Quante volte ti è capitato di avvertire un irrefrenabile desiderio per pane, pizza, pasta e dolci senza riuscire a resistere alla tentazione, per poi domandarti il perché? La risposta è “carb craving”, termine inglese che indica la dipendenza da carboidrati. Ma qual è la causa all’origine di questo meccanismo e come tenerlo a bada? Ce lo spiega il biologo nutrizionista Sacha Sorrentino in 5 semplici, ma fondamentali, mosse.

Il ruolo dei carboidrati

I carboidrati sono componente fondamentale per il nostro organismo in quanto restituiscono alle cellule del corpo energia e sostanze indispensabili per le loro funzioni. Al tempo stesso sono coinvolti nella produzione di alcuni neurotrasmettitori, come la dopamina e la serotonina, che rilasciano una sensazione di piacere e appagamento.

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Ma, un eccessivo consumo di queste sostanze aumenta i livelli di glicemia nel sangue ed innalza l’insulina prodotta dal pancreas, provocando di conseguenza un’alterazione della risposta metabolica. Un meccanismo alterato che, oltre a stimolare eccessivamente l’appetito, contribuisce al peggioramento delle prestazioni fisiche e mentali. «L’essere umano è fatto per il 70% dallo stile di vita. – sottolinea il nutrizionista – Stress, diete restrittive, così come abitudini scorrette, condizionano l’equilibrio ormonale, compromettendo le nostre scelte e i nostri comportamenti».

5 mosse per tenere a bada il desiderio di carboidrati

Ecco allora il vademecum del nutrizionista per non cadere nel “carb craving”:

Non saltare i pasti
Cerca di organizzare già dalla mattina i tuoi pasti, senza dimenticare gli spuntini (di metà mattina e metà pomeriggio). Questo ti aiuterà a controllare il senso di fame e gestire i livelli di zucchero nel sangue

Cura il sonno
Cura qualità e quantità del sonno. Dormire poco e/o male induce un aumento dei livelli circolanti di cortisolo, l’ormone dello stress, inducendo alla ricerca di alimenti zuccherati e junk food, cioè cibo spazzatura

Tieni sotto controllo la salute intestinale
Una disbiosi intestinale è in grado di influenzare il nostro umore, in quanto la serotonina, ovvero l’ormone della felicità, viene prodotta dalle cellule enterocromaffini dell’intestino. Ecco perché è importante mantenerlo in salute.

Opta per cibi integrali e ricchi di fibre
Cereali integrali, così come verdura, ortaggi e legumi, oltre a stimolare il senso di sazietà, rallentano l’assorbimento degli zuccheri da parte dell’organismo, abbassando l’indice glicemico, e spengono il desiderio di dolce. Consigliati inoltre, i cibi ricchi di triptofano, come ad esempio la frutta secca o i semi oleosi, in quanto aiutano il cervello a secernere la serotonina.

Presta attenzione agli abbinamenti
Evita di consumare nello stesso pasto fonti di carboidrati differenti (ad esempio pane e pasta, patate e riso, oppure frutta e dolce) in quanto rendono più complessa la digestione e aumentano il desiderio di zucchero nelle ore successive.

 

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Beatrice Foresti

Giornalista pubblicista, collabora con OK Salute e Benessere, insieme ad altre testate. È laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all’Università IULM di Milano e ha da poco terminato un Master in Giornalismo alla RCS Academy. È appassionata di scrittura, radio, fotografia e viaggi.
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