Alimentazione

“Crunch effect”: ritrovare la linea ascoltando il suono del cibo

Alcuni alimenti croccanti sono musica per i sensi perché contengono significati specifici per il nostro cervello

Sapevi che masticare con calma, ascoltando il suono del cibo che si scioglie in bocca, riduce il senso di fame, rilassa i nervi e fa godere appieno del piacere della croccantezza? Si perché a tavola, oltre al gusto e alla vista, anche l’udito vuole la sua parte. E, se viene accontentato, come dimostrato da diverse ricerche scientifiche, può risultare un valido alleato per ritrovare la linea.

Lo studio

Uno studio americano, pubblicato sulla rivista americana Food Quality and Preference, evidenzia che chi ascolta il rumore della masticazione del cibo, arriva a consumare una porzione minore di snack croccanti (2,75 contro 4), consumando un 30% di calorie in meno rispetto a chi invece è disturbato da suoni e rumori di sottofondo esterni quali tv, radio e musica negli auricolari.

Gruppo San Donato

A seconda del tipo di snack, il rumore della masticazione può raggiungere anche i 63 decibel, più del suono prodotto da una normale conversazione (60 decibel) e dal fruscio delle foglie (20 decibel). Una sensazione che gli studiosi definiscono “crunch effect”.

Il richiamo dei sensi dei prodotti alimentari

Oggi i prodotti alimentari si comprano e si vendono puntando anche sul richiamo dei sensi, e in particolare sull’esperienza multisensoriale che, grazie alla loro particolare consistenza, regalano quando vengono assaporati.

Lo evidenziano gli approfondimenti condotti da Espresso Communication per l’azienda italiana specializzata nella produzione dei prodotti da forno Vitavigor. «Il suono del cibo è un importante spunto sensoriale nell’esperienza alimentare, ma troppo spesso se ne trascurano gli effetti benefici. – spiega la marketing manager Federica Bigiogera – Tramite un’alimentazione sana e corretta, che si ispira ai principi della dieta mediterranea, è possibile migliorare quello che è il livello qualitativo della vita».

Gli effetti benefici della croccantezza

I cibi croccanti sono una musica per i sensi perché contengono significati specifici per il nostro cervello. Uno studio condotto da Charles Spence, psicologo sperimentale dell’Università di Oxford, dimostra infatti come qualsiasi prodotto gustoso e croccante venga elaborato dal nostro cervello come sano.

Gli effetti benefici della croccantezza, come spiegato da una ricerca condotta dall’università americana Ball State University, si estendono anche sulle persone stressate che in questi momenti desiderano mangiare prodotti croccanti, con un aumento della produzione di serotonina, l’ormone “del buon umore” ad effetto calmante e rilassante sulla psiche delle persone.

L’incremento del piacere e della consapevolezza

Ma c’è un altro dato affascinante che spiega perché abbiamo una predilezione per i cibi croccanti: ogni prodotto che si può sgranocchiare, infatti, richiede un tempo maggiore di masticazione e ciò consente un incremento della consapevolezza e piacere nel consumo di cibo, prevenendo gli episodi di sovralimentazione oltre che di cattiva digestione.

Il suono è tipicamente etichettato come il senso dimenticato del cibo e mascherare il rumore degli alimenti masticati, ad esempio guardando la TV durante i pasti, elimina uno dei sensi legati al cibo, portando ad un suo maggiore consumo. Diversi studi scientifici a livello mondiale dimostrano infatti la correlazione deleteria fra le maggiori quantità di cibo ingerito e gli schermi accesi durante i pasti, rispetto a pranzi o cene senza distrazioni di alcun genere.

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Beatrice Foresti

Giornalista pubblicista, collabora con OK Salute e Benessere, insieme ad altre testate. È laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all’Università IULM di Milano e ha da poco terminato un Master in Giornalismo alla RCS Academy. È appassionata di scrittura, radio, fotografia e viaggi.
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