Alimentazione

Giornata del Fiocchetto Lilla: i disturbi alimentari colpiscono sempre più persone e sempre prima

Il 15 marzo si celebra la Giornata Nazionale contro i Disturbi del Comportamento Alimentare

Anoressia nervosa, bulimia, binge eating disorder, ortoressia e vigoressia sono solo alcuni dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (DNA), patologie del comportamento alimentare che trovano la loro descrizione e codifica nel DSM-5, il manuale internazionale più riconosciuto per la classificazione dei disturbi mentali. E per accendere i riflettori su una problematica di sanità pubblica sempre più rilevante, il 15 marzo si celebra la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla.

A promuovere per la prima volta nel 2012 la Giornata è stata l’Associazione “Mi Nutro di Vita”, fondata da un papà, Stefano Tavilla, che ha perso la figlia Giulia a soli 17 anni, a un passo dal ricovero per bulimia. Da quel giorno Tavilla si impegna a fare divulgazione sul tema dei DNA e nel 2023, con l’intenzione di agire sempre più nella concretezza, ha contribuito alla nascita della Fondazione Fiocchetto Lilla, della quale ad oggi è vicepresidente.

Gruppo San Donato

Giornata del Fiocchetto Lilla: i numeri dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione

I Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione interessano oltre 55 milioni di persone nel mondo, oltre 3 milioni di persone in Italia. Stando ai dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, in seguito a una ricerca condotta sui Centri in Italia del Servizio Sanitario Nazionale dedicati ai DNA, su più di 8000 utenti il 90% è di genere femminile e il 10% maschile. Nel 59% dei casi hanno tra i 13 e i 25 anni, nel 6% dei casi hanno meno di 12 anni. A colpire maggiormente è l’anoressia nervosa (42,3%), seguita dalla bulimia nervosa (18,2%) e dal binge eating disorder (14,6%).

«L’esordio dei disturbi legati all’alimentazione riguarda nella maggior parte dei casi l’età evolutiva, in particolare adolescenza e pre adolescenza», interviene Elisa Fazzi, Presidente della Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA) e Direttore della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Spedali Civili e Università di Brescia.

«È quindi il neuropsichiatra infantile il medico principalmente coinvolto nei processi di diagnosi e cura. A tutti questi disturbi viene riconosciuta una genesi primariamente psichiatrica. È la mente la prima a soffrire anche se la sofferenza psichica si esprime con il comportamento alimentare alterato e quindi la sofferenza del corpo rappresenta l’espressione finale di un dolore psichico altrimenti indicibile», continua la professoressa.

Un quadro aggravato da pandemia e lockdown

«Negli ultimi anni queste patologie colpiscono sempre di più e presto, con un aumento preoccupante negli anni successivi alla pandemia», commenta Renato Borgatti, Direttore della Struttura Complessa Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Fondazione Mondino IRCCS di Pavia, Università di Pavia e membro SINPIA. Il quadro è infatti già di per sé allarmante ma in seguito a lockdown e pandemia si è ulteriormente aggravato. Il Covid-19, infatti, ha acutizzato ricadute e peggioramenti dei disturbi dell’alimentazione e favorito l’insorgenza di nuovi casi.

Si può guarire ma servono gli strumenti giusti

Dai Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione si può guarire ma è importare diagnosticarli tempestivamente per poter intraprendere un percorso terapeutico quanto prima. «Il trattamento di tali patologie, che rischiano di mettere concretamente a repentaglio la vita, non può prescindere dalla presenza di un’equipe multidisciplinare in cui professionisti afferenti a discipline medico-interniste e psichiatrico-riabilitative interagiscono costantemente», continua Borgatti.

Il ruolo delle famiglie

Il Ministero ha realizzato anche un documento con le raccomandazioni per i familiari, che invece hanno l’obiettivo di aiutare genitori e parenti, fornendo le prime indicazioni su come riconoscere i sintomi e dando informazioni pratiche, soprattutto per la gestione dei pasti. All’interno del documento vengono descritte le caratteristiche dei vari disturbi e riportate indicazioni fondamentali per rendere consapevoli i genitori delle forme di disagio, soprattutto iniziali e a volte nascoste.

«Dobbiamo continuare a costruire una rete di prevenzione e protezione, che coinvolga le diverse figure professionali sanitarie (psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, dietisti, dietologi e nutrizionisti, endocrinologi, gastroenterologi, cardiologi, pediatri ecc.) e le associazioni dei pazienti e delle famiglie, come la Fondazione Fiocchetto Lilla», interviene Livia Pisciotta, membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU). «E poi dobbiamo interpellare le scuole, le società sportive, i gruppi di aggregazione dei giovani. Un percorso comune e condiviso, che va dall’informazione alla diagnosi precoce e alla cura, dall’ambulatorio al ricovero ospedaliero, fino alla terapia intensiva».

Il codice Lilla

Il triage del pronto soccorso si è anche arricchito di un nuovo colore, il codice lilla, specifico per i disturbi del comportamento alimentare. L’idea del Ministero della Salute è nata per indirizzare al meglio i pazienti colpiti da queste problematiche, che spesso non ricevono una diagnosi e un trattamento appropriati, data l’estrema eterogeneità delle espressioni sintomatiche. I pazienti possono infatti presentarsi con disturbi sia psicopatologici, sia organici. Rivolgersi al pronto soccorso può quindi essere una forma di richiesta di aiuto. Soprattutto l’accesso in emergenza può rappresentare una preziosa occasione di ingaggio del paziente per l’avvio di un percorso terapeutico.

I Centri dedicati alla cura dei DNA sono ancora insufficienti

Oltre ad anoressia nervosa, bulimia nervosa, binge eating disorder, negli ultimi tempi lo spettro dei disturbi alimentari si è ulteriormente ampliato. Tra le patologie emergenti troviamo la vigoressia, l’ortoressia, la pregoressia (paura di ingrassare durante la gravidanza), la drunkoressia (riduzione della quantità di cibo per poter bere più alcol), iperfagia notturna (consumo eccessivo di cibo nelle ore serali).

Nonostante l’aumento di queste patologie, la SINU fa sapere che persiste una difficoltà di accesso alle cure in molte regioni italiane. Ciò ha delle ripercussioni sulla prognosi, che risulta essere influenzata dalla precocità dell’intervento e dall’adeguatezza del percorso assistenziale.

Al momento le strutture censite dall’Istituto Superiore di Sanità nella mappatura territoriale dei Centri dedicati alla cura dei DNA sono 126: 112 pubbliche e 14 appartenenti al settore del privato accreditato. Il maggior numero dei centri (63) si trova nelle regioni del Nord (20 in Emilia Romagna e 15 in Lombardia), al centro ve ne sono 23 (di cui 8 nel Lazio e 6 in Umbria), mentre 40 sono distribuiti tra il Sud e le Isole (12 in Campania e 7 in Sicilia). Clicca qui per visionare la mappatura.

Per la SINU il numero di strutture presenti è insufficiente rispetto a quello crescente di pazienti che necessitano di cure appropriate e posti disponibili, distribuiti in modo omogeneo tra Nord, Centro e Sud.

Le iniziative per la Giornata del Fiocchetto Lilla

Food For Mind

Per tutto il mese di marzo, i centri Food For Mind, impegnati nella cura dei disturbi alimentari, aprono le porte ai cittadini che vogliono avere una diagnosi corretta e consigli rapidi, al fine di favorire una presa in carico veloce ed efficace. Food For Mind, che è presente a Bari, Bergamo, Cagliari, Campobasso, Catania, Foggia, Genova, Jesi-Ancona, Livorno, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Reggio Calabria, Sassari, Savona, Torino, Trieste, Varese, Mestre (Venezia), è coordinato e diretto da Leonardo Mendolicchio, Direttore del reparto di Riabilitazione DCA dell’Ospedale “San Giuseppe” – Piancavallo dell’Istituto Auxologico Italiano.

Danone Nutricia e Animenta

Danone Nutricia è al fianco di Animenta, associazione che si occupa di disturbi alimentari nella loro complessità, per supportare la realizzazione di laboratori creativi, di teatro e di scrittura, con l’obiettivo di fornire supporto a coloro che si trovano in un percorso di recupero o in liste d’attesa per accedere ai trattamenti. Il progetto coinvolgerà anche due figure d’eccezione, impegnate in attività di sensibilizzazione sul tema dei DNA: Ambra Angiolini, che curerà i laboratori creativi, e Valentina Dallari, che si occuperà dei laboratori di scrittura.

Sono previsti 25 laboratori creativi (10 di creatività e teatro, 12 di scrittura e 3 di collanine colorate) che coinvolgeranno 15 ragazze e ragazzi nel corso di ogni incontro. I laboratori si svolgeranno due volte al mese, con una durata di due ore. Nell’ambito del progetto, oltre ai laboratori creativi promossi da Animenta, saranno organizzati 2 laboratori informativi dedicati alla nutrizione, per la cui realizzazione Danone Nutricia con Fortini metterà a disposizione esperti – dietisti e nutrizionisti – che terranno le lezioni.

Lactalis Italia con Nutrimente e VIK School

Anche Lactalis Italia promuove una campagna di sensibilizzazione sui Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. In collaborazione con Nutrimente, associazione che si occupa della prevenzione e della cura dei DNA, e VIK School, startup specializzata nello sviluppo di campagne educative, il Gruppo offrirà a 1.000 studenti di 5 scuole secondarie di primo grado un modulo didattico sui temi della sana alimentazione, sugli aspetti emotivi connessi al cibo e sull’educazione e l’ascolto del proprio corpo. Nell’ambito del progetto verrà fornito l’accesso a una applicazione di e-learning, web-app e un e-book che permetteranno ai giovani di fruire di contenuti didattici anche da remoto.

Altre iniziative sparse sul territorio

Per gli eventi e le iniziative promossi su tutto il territorio è possibile consultare le pagine della Fondazione Fiocchetto Lilla e della Settimana Lilla 2024.

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Chiara Caretoni

Giornalista pubblicista, lavora come redattrice per OK Salute e Benessere dal 2015 e dal 2021 è coordinatrice editoriale della redazione digital. È laureata in Lettere Moderne e in Filologia Moderna all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha accumulato diverse esperienze lavorative tra carta stampata, web e tv, e attualmente conduce anche una rubrica quotidiana di salute su Radio LatteMiele e sul Circuito Nazionale Radiofonico (CNR). Nel 2018 vince il XIV Premio Giornalistico SOI – Società Oftalmologica Italiana, nel 2021 porta a casa la seconda edizione del Premio Giornalistico Umberto Rosa, istituito da Confindustria Dispositivi Medici e, infine, nel 2022 vince il Premio "Tabacco e Salute", istituito da SITAB e Fondazione Umberto Veronesi.
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