Psiche e cervelloSalute Mentale

Shopping compulsivo: cos’è e come fare a fermarsi

Colpisce soprattutto il mondo femminile, ma negli ultimi anni anche gli uomini sono sempre più "drogati" di acquisti. Lo shopping compulsivo viene ormai considerato un vero e proprio disagio psicologico.

È una condizione subdola, perché socialmente accettata. Nasce dal desiderio di riempire un vuoto, che generalmente può essere di natura affettiva. Il bisogno che accompagna chi è shopalcoholic, come gli anglosassoni chiamano chi si dedica agli acquisti compulsivi, è quello di darsi un premio che lo aiuti a superare le fatiche della vita. Colpisce qualunque classe sociale, diventando un vero e proprio problema nella gestione familiare. Anche se economicamente non possiamo permettercelo facciamo acquisti inutili che mettono in crisi le nostre finanze.

Le caratteristiche della dipendenza

Innanzitutto abbiamo un impulso quotidiano all’acquisto, tendenzialmente di cose inutili. Se non possiamo fare acquisti entriamo in uno stato di stress, mentre quando compriamo viviamo dapprima una grande euforia, seguita da senso di colpa e vergogna. A lungo andare fare shopping diventa la cosa più importante.

Gruppo San Donato

Il pensiero dello shopping è insistente

Se non riusciamo a concentrarci su niente che non sul nostro acquisto, abbiamo un problema. A lavoro siamo distratti, in famiglia pensierosi, siamo agitati finché non abbiamo l’ultimo oggetto del nostro desiderio.

Spendiamo più di quanto abbiamo

Un forte campanello d’allarme è quando spendiamo più di quanto possiamo in cose inutili. Abbiamo già molte scarpe, ma ne compriamo altre. L’armadio è pieno di vestiti, ma corriamo ad acquistare l’ennesima gonna e a fine mese siamo messi male. C’è chi arriva a rateizzare acquisti inutili, con gravi ripercussioni sulla serenità familiare.

Capire a che livello siamo

Lo shopping piace a molti e non per questo significa esserne dipendenti. Dobbiamo capire perché continuiamo a comprare cose inutili e da quanto succede. Può essere un momento passeggero, ma dobbiamo essere sinceri con noi stessi: riusciamo a non fare acquisti senza avere conseguenze sul nostro umore? Se la risposta è sì, la situazione non è problematica.

Non nascondiamoci

Se quando acquistiamo l’ennesimo paio di scarpe ci sentiamo in colpa o abbiamo vergogna o addirittura arriviamo a nasconderlo, abbiamo un problema. Meglio fermarsi a riflettere subito. Se siamo solo all’inizio sarà più facile tornare indietro.

Usciamo in compagnia

Se non riusciamo a evitare di andare in giro a vedere le vetrine in tempi di saldi coinvolgiamo gli amici. Da una parte perché stare insieme a persone a cui vogliamo bene ci allenta il senso di vuoto e di ansia, dall’altro perché in qualche modo saremo spinti a giustificare i nostri acquisti eccessivi.

Carte di credito e bancomat a casa

Se sappiamo di non essere in grado di controllarci lasciamo sempre a casa carte di credito e bancomat e portiamoci dietro solo i contanti strettamente necessari.

Shopping online

Croce e delizia degli ultimi anni. Ci sentiamo un po’ soli e malinconici e ci mettiamo davanti al pc da dove possiamo comprare qualsiasi cosa. Qui la situazione si complica, anche perché i siti specializzati ci mandano molte sollecitazioni per fare nuovi acquisti e se amiamo lo shopping faremo fatica a tenerci a freno. Se capiamo che non riusciamo a controllarci e viviamo con qualcuno, consegniamogli la carta di credito, in modo da usarla solo e soltanto quando è necessario. Se viviamo soli e non ce la facciamo a non fare acquisti online rinunciamo alla carta di credito o usiamo le carte pre pagate, decidendo all’inizio del mese quale cifra possiamo concederci.

Non avere paura di parlarne

È il primo modo per uscirne. Parlane con qualche amico fidato, con un familiare, con il collega o la collega a cui siamo affezionati. Chiediamo aiuto e consigli. Non bisogna mai avere vergogna di essere in difficoltà.

Supporto psicologico

Ormai lo shopping compulsivo è trattato dalla psicologia alla stregua di una vera e propria dipendenza. Se sentiamo che da soli non possiamo farcela, la cosa migliore è rivolgersi a un professionista. Non vale la scusa che non possiamo permettercelo: innanzitutto perché esiste il sistema sanitario nazionale e in secondo luogo perché una seduta costa come uno solo degli oggetti che ci compriamo.

Leggi anche…

 

Mostra di più
Pulsante per tornare all'inizio