Salute Mentale

Soffri anche tu della sindrome di Wonder Woman?

Queste persone vogliono controllare tutto e fare tutto. A un certo punto i livelli di stress sono così alti da mandare in tilt la salute mentale

Hai la sindrome di Wonder Woman se ti poni a livelli eccezionali, se non irraggiungibili, se cerchi di essere presente per tutti, bilanciando molteplici ruoli tra la famiglia e il lavoro.

Sindrome di Wonder Woman: anche la tua giornata tipo assomiglia a questa?

  • La giornata delle Wonder Women inizia molto presto, in genere con la palestra o comunque l’attività fisica.
  • Una volta a casa svegliano i figli e li preparano per portarli a scuola.
  • Da qui parte la giornata lavorativa,
  • a pranzo qualcosa di velocissimo perché ne approfittano per fare commissioni e riprendono subito dopo con il lavoro.
  • Poi di nuovo a casa per la gestione dei compiti e delle attività fisiche o musicali dei figli,
  • la cena, l’uscita con i mariti o le amiche.

Tutto dev’essere perfetto e di alto livello, tutto dev’essere sotto il loro controllo. Misurano il proprio valore solo dagli obiettivi che riescono a raggiungere.

Gruppo San Donato

Qual è la loro vera vita?

La verità sulle loro vite è nascosta, dietro a sorrisi sempre più difficili da fare. Negli ultimi anni un numero sempre più alto di donne è colpita da questa sindrome. Donne che non si perdonano la minima incertezza, che hanno aspettative enormi verso se stesse, all’inseguimento della perfezione.

A lungo andare questa situazione di stress si cronicizza e cominciano ad apparire sintomi fisici e psicologici.

Quali sono i sintomi della sindrome di Wonder Woman?

Le prime avvisaglie, come spesso accade in queste condizioni, le si sentono nel riposo notturno.

  • Cominciano a soffrire di insonnia,
  • irritabilità,
  • sbalzi di umore,
  • senso di frustrazione davanti all’incapacità di controllare ogni singolo accadimento,
  • senso di colpa,
  • stati d’ansia.

Se non si corre ai ripari possono arrivare altre manifestazioni più gravi, come:

Quali sono le terapie?

Come in molte situazioni che riguardano la salute mentale, il primo passo verso lo stare meglio, è riconoscere di avere un problema.

Questa è una sindrome subdola, perché la donna che ne soffre proietta un’immagine di sé all’esterno che spesso è garanzia di ammirazione all’esterno. L’area del cervello della ricompensa ne è gratificata. A un certo punto però bisogna riconoscere che le eroine esistono solo sullo schermo e nei fumetti e non nella vita reale. Nessuna donna, come del resto nessun uomo, ha i super poteri.

La psicoterapia

Quindi ammettere di essere fragili e fallibili è un passaggio fondamentale. Sarà più semplice analizzare in modo razionale e comprensivo i nostri fallimenti e i nostri momenti di delusione.

Rivolgersi a un professionista è fondamentale per accettare con razionalità le proprie debolezze. Da qui in poi è obbligatorio imparare a delegare e a potersi fidare del proprio compagno. Insomma chiedere aiuto e non pensare che l’unico modo giusto di fare le cose sia il proprio.

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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