Salute

L’insonnia aumenta il rischio di ictus e infarto

Pesano soprattutto le difficoltà ad addormentarsi, i risvegli ripetuti e il sonno non ristoratore

Il rapporto tra insonnia e ictus e infarto sono studiati da tempo. Una cattiva qualità del sonno aumenta la probabilità di ictus e infarti. Le persone più a rischio sono quelle che faticano ad addormentarsi, seguite poi da quelle che soffrono di stanchezza diurna e quelle che si svegliano spesso durante la notte. A indicarlo è un ampio studio pubblicato sullo European Journal of Preventive Cardiology dalla China Medical University di Shenyang, in Cina.

Del resto è noto che l’insonnia colpisca molti organi del nostro corpo e comprometta in modo significativo la qualità della nostra vita. Un errore tipico è sottovalutare il problema. Bisogna invece intervenire immediatamente. All’inizio ci si può rivolgere anche ai preparati fitoterapici o a tecniche di rilassamento come lo yoga e la meditazione. Se però il problema persiste occorre rivolgersi nel più breve tempo possibile a un medico. Come si diceva prima l’insonnia mina in modo drammatico la nostra salute fisica e mentale. Attenzione però: secondo uno studio anche l’eccesso di sonno potrebbe far aumentare il rischio di ictus.

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Insonnia e ictus: cosa dice lo studio cinese

«Il sonno occupa quasi un terzo della nostra vita ed è importante per il recupero biologico, ma nella società moderna sempre più persone soffrono di insonnia», spiega la prima autrice dello studio, Qiao He. «Diverse ricerche hanno trovato legami tra l’insonnia e vari problemi di salute – aggiunge la ricercatrice – ma non sono emerse prove consistenti dell’associazione tra insonnia, problemi cardiaci o ictus».

Per colmare questa lacuna, i ricercatori cinesi hanno passato in rassegna 15 studi condotti su un totale di 160.000 pazienti seguiti per un periodo medio compreso tra i tre mesi e i 30 anni. I loro dati clinici sono stati esaminati alla ricerca di prove che testimoniassero il rapporto tra cattiva qualità del sonno e ictus o malattie cardiovascolari (come infarto, coronaropatie, scompenso cardiaco).

Insonnia e ictus: i più a rischio sono quelli che faticano ad addormentarsi  

I dati raccolti dimostrano che la probabilità di avere ictus o eventi cardiovascolari aumenta del 27% quando si hanno difficoltà a prendere sonno. Il rischio cresce invece del 18% quando si ha un sonno non ristoratore e dell’11% quando si hanno frequenti risvegli notturni.

Cause da indagare

«I meccanismi alla base di questo legame non sono ancora completamente chiari», continua He. «Studi precedenti suggeriscono che l’insonnia potrebbe cambiare il metabolismo e l’attività endocrina, aumentando l’attivazione del sistema nervoso simpatico, la pressione arteriosa e il livello di citochine infiammatorie e proinfiammatorie, tutti fattori di rischio per eventi cardiovascolari e ictus».

Donne più a rischio?

Le donne sembrano avere un rischio leggermente superiore agli uomini, specialmente in caso di sonno non ristoratore, ma la differenza fra i due sessi nello studio non è risultata essere statisticamente significativa. «Non possiamo concludere che l’insonnia sia più pericolosa per le donne – sottolinea la ricercatrice He – però sappiamo che le donne soffrono più spesso di insonnia a causa di differenze che riguardano la genetica, gli ormoni sessuali, lo stress e la risposta allo stress. Sarebbe dunque più prudente prestare maggiore attenzione ai disturbi del sonno delle donne».

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Francesco Bianco

Giornalista professionista dal 1997, ha lavorato per il sito del Corriere della Sera e di Oggi, ha fatto interviste per Mtv e attualmente conduce un programma di attualità tutte le mattine su Radio LatteMiele, dopo aver trascorso quattro anni nella redazione di Radio 24, la radio del Sole 24 Ore. Nel 2012 ha vinto il premio Cronista dell'Anno dell'Unione Cronisti Italiani per un servizio sulle difficoltà dell'immigrazione. Nel 2017 ha ricevuto il premio Redattore del Gusto per i suoi articoli sull'alimentazione.
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