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Sci e mal di schiena: i consigli per vivere la neve in libertà

Può capitare a tutti, indipendentemente da quanto si è bravi sugli sci, e il dolore può interessare la zona lombare o quella dorsale. I consigli dell'esperto di OK Stefano Negrini per prevenire e curare il mal di schiena

Come evitare il mal di schiena sulla neve e i relativi infortuni? Abbiamo chiesto consiglio a Stefano Negrini, specialista in riabilitazione della scoliosi e patologie della colonna vertebrale (puoi chiedergli un consulto qui). Professore associato di medicina fisica e riabilitativa all’Università di Brescia, è referente scientifico del centro di Rovato (Brescia) per conto dell’IRCCS, Fondazione Don Gnocchi di Milano. È direttore scientifico dell’ISICO, Istituto scientifico italiano colonna vertebrale (www.isico.it) di Milano e segretario scientifico nazionale del Gruppo di studio della scoliosi e patologie vertebrali (GSS). 

Mal di schiena durante lo sport: di che cosa si tratta?

Gruppo San Donato

Il mal di schiena che si manifesta nello sportivo, sciatore e non, ha diverse origini. Può succedere alla schiena di uno sportivo agonista quando è sottoposta a un sovraccarico, che eccede le sue capacità di tenuta a dispetto del costante allenamento, oppure a un soggetto assolutamente non allenato, e dunque generalmente dedito ad attività sedentaria, anche per un carico normale per l’attività fisica svolta.

Come si manifesta nello sciatore?

Le zone maggiormente interessate dal dolore nello sciatore sono senz’altro quella lombare e quella dorsale. Molto probabilmente ciò avviene perché il gesto atletico, compiuto mentre si scia, presuppone un continuo lavoro dei muscoli del tronco e della zona di passaggio tra la parte lombare e il bacino, in considerazione delle numerose rotazioni a cui si sottopone il tronco stesso e della postura prolungata da tenere, per non sbilanciare il baricentro del proprio corpo.
Le cause nella maggioranza dei casi, come avviene nella popolazione generale, non sono identificabili in maniera specifica e dunque si parlerà anche nello sciatore di mal di schiena comune o aspecifico. Alla base di tale dolore acuto ci potrebbero essere numerosi fattori, che interessano la componente muscolare, articolare o scheletrica della colonna vertebrale.

Ci sono discipline sulla neve che favoriscono l’insorgenza di questo disturbo?

Non esistono studi in letteratura che analizzino in dettaglio le differenze tra le sollecitazioni alle quali è sottoposta la colonna vertebrale, e i dolori conseguenti nelle specialità di sci alpino, di fondo e snowboard. Si sa soltanto per certo, da alcuni autori, che lo snowboard sarebbe collegato a una maggiore incidenza d’infortuni, rispetto alle altre specialità, e in questo inciderebbero anche alcuni fattori di rischio riconosciuti, quali ad esempio l’età adolescenziale, l’utilizzo di equipaggiamento nuovo, la neve non compatta, vecchia e polverosa, la bassa velocità, la predisposizione al rischio.

Qual è la prima regola per godersi al meglio la neve e ridurre il rischio d’infortuni muscolo scheletrici?

L’allenamento fisico. Già qualche mese prima occorre impegnarsi in un programma di allenamento adeguato, basato sul rinforzo della muscolatura più soggetta a stress durante la discesa: si parte dalle gambe, per salvaguardare le ginocchia, fino ad arrivare alla zona più importante, la schiena.
La colonna vertebrale è sorretta e supportata dalla muscolatura che la circonda: addominali, muscoli estensori della colonna e muscoli stabilizzatori, ossia muscoli a stretto contatto con le vertebre, che formano un corsetto naturale e dunque sostengono e stabilizzano la colonna durante qualsiasi attività. Allenare questi muscoli è fondamentale per potersi lanciare da qualsiasi pendio in discesa libera. 

Anche il riscaldamento è importante?

Senz’altro. Prima di iniziare a sciare, dedichiamo qualche minuto al riscaldamento iniziale: catapultarci in un’attività fisica intensa come lo sci direttamente dalla camera d’albergo è potenzialmente dannoso per la muscolatura. Il nostro fisico si trova a dover sostenere importanti sollecitazioni senza essere preparato, questo è il momento più a rischio.
Dedichiamo alcuni minuti allo stretching muscolare della schiena e degli arti inferiori, seguito da qualche esercizio di contrazione muscolare per ridurre il rischio di traumi. Infine, quando siamo sulle piste, partiamo con discese semplici e con poca pendenza in modo da completare il riscaldamento, così potremo passare in totale sicurezza anche alle piste nere più impegnative.

La giornata sugli sci è finita: come prendersi cura della propria schiena?

Si pensa allo scarico muscolare finale. Prima di lasciare le piste dobbiamo pensare ai muscoli. Questa fase è importante tanto quanto la precedente, perché permette al muscolo di recuperare più velocemente dalla fatica. Lo stretching (o allungamento della muscolatura) migliora l’elasticità, previene le possibili formazioni di contratture e assicura una maggior risposta contrattile in previsione degli sforzi a venire.
Una volta giunti a casa, dopo lo sci, generalmente può essere utile favorire il rilassamento muscolare con una doccia o un bagno caldo. Anche un massaggio potrebbe aiutare ad aumentare la vascolarizzazione dei tessuti e facilitare il rilassamento muscolare. Se il dolore non accenna ad attenuarsi potrebbe essere utile, in prima battuta, applicare localmente, a intervalli di dodici ore, dei cerotti ad azione antinfiammatoria oppure assumere qualche antinfiammatorio per bocca per alcuni giorni.

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