Salute

Binge eating disorder ovvero abbuffate compulsive

La sindrome da alimentazione incontrollata è in crescita in Italia. La differenza con la bulimia è che si ingeriscono fino a 30mila calorie a pasto ma non si vomita

La sindrome da alimentazione incontrollata, detta binge eating disorder (bed in sigla), è un disturbo del comportamento alimentare che spinge a compiere abbuffate compulsive ripetute, ingerendo fino a 30mila calorie per volta: il cibo viene ingurgitato rapidamente e senza controllo.
A differenza della bulimia, l’abbuffata non è seguita da atti compensatori come vomito autoindotto, uso di lassativi o attività fisica esasperata. «Il bed in Italia è in aumento», dice Luigi Enrico Zappa (puoi chiedergli un consulto), responsabile dell’ambulatorio dei disturbi del comportamento alimentare al San Gerardo di Monza. «Ogni anno colpisce circa 300mila persone, soprattutto nella tarda adolescenza o tra i 30 e i 45 anni, con un rapporto maschi-femmine di due a tre».

Sintomi. Perché si possa parlare di bed, le abbuffate devono ripetersi almeno due volte la settimana per sei mesi. Questi episodi sono indipendenti dalla fame, accadono in solitudine e la persona che soffre di questo disturbo (spesso obesa) non trova gratificazione nel cibo.

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Cause. «A volte esiste una predisposizione genetica», spiega Zappa. «In ogni caso, la maggior parte delle persone affette da bed è afflitta da depressione, tensione, rabbia e noia. È anche presente, sempre, una visione distorta del proprio corpo».

Terapia. «Si agisce con psicoterapia cognitivo-comportamentale, individuale o di gruppo, per correggere le distorsioni mentali su cibo, peso e aspetto fisico», dice Zappa. «A volte sono necessari anche farmaci serotoninergici, che stabilizzano umore e impulsività».
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Ultimo aggiornamento: 11 giugno 2010

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