Bambini

Sport e bambini: scopri i benefici delle principali discipline

Dal nuoto che fa bene fin da neonati, al rugby e alla scherma indicati dagli 8 anni in poi, ecco tutte le attività sportive più diffuse in Italia e le loro caratteristiche

Ad ognuno il suo

Ad ognuno il suo

Nuoto, calcio, tennis, pallavolo, equitazione, basket e tanti altri: qual è lo sport migliore per vostro figlio? Che sia individuale o di squadra, ogni disciplina sportiva ha i suoi benefici sulla crescita del piccolo: alcuni agiscono maggiormente a livello mentale, stimolando concentrazione e riflessione, altri a livello fisico, incanalando le energie e sviluppando da subito specifici muscoli. Si può iniziare già dai 4 anni, lasciando da parte il timore che un impegno costante nello sport possa nel futuro sottrarre tempo a studio e compiti. Anche sul fronte cognitivo e psicologico, infatti, l’attività sportiva presenta molti benefici: secondo uno studio americano, i bambini impegnati in uno sport rendono più proficuo e costruttivo il tempo dedicato allo studio.

Ecco, disciplina per disciplina, gli sport più diffusi in Italia, con le età migliori per iniziare e alcune avvertenze.

Gruppo San Donato

Nuoto

Nuoto

Quando nuotiamo utilizziamo tutta la nostra muscolatura per darci la spinta e avanzare in acqua. Il nuoto è quindi uno sport perfetto da far praticare ai bambini piccoli, perché per loro l’acqua è l’ambiente più naturale e congeniale. Tuttavia, non dev’essere considerato uno sport completo: l’ideale sarebbe, negli anni, associarlo all’atletica, al ciclismo o addirittura a entrambe le discipline con il triathlon.

Danza e ginnastica artistica

Danza e ginnastica artistica

La danza e la ginnastica artistica sono tra le discipline più amate dalle bambine e offrono una valida base aerobica unita a tecnica ed eleganza. Entrambe le attività, inoltre, trasferiscono ai bambini elementi posturali di grande beneficio per la loro crescita. Secondo uno studio californiano, però, i corsi di danza che garantiscono un’attività fisica più intensa e salutare sono quelli di hip hop e jazz.

Arti marziali

Arti marziali

Tutt’altro che attività violente, le arti marziali richiedono rispetto, disciplina, autocontrollo e grande impegno muscolare con una forte componente di concentrazione.

Ciclismo

Ciclismo

Un bambino può iniziare ad andare in bicicletta anche prima dei 6 anni, a patto che rimanga un’attività ludica. Pedalando il piccolo può avere benefici a livello cardiovascolare, muscolare e agli arti inferiori. Ma non solo: se praticato in gruppo o in famiglia il ciclismo ha anche importanti risvolti sociali e di aggregazione. L’importante è seguire percorsi separati dai tragitti urbani delle automobili e prevedere una disciplina complementare per evitare l’inattività nel periodo invernale. Per saperne di più su questo sport, scopri i consigli di Fabio Vedana, allenatore della Federazione Ciclistica.

Pattinaggio

Pattinaggio

Il pattinaggio è uno sport che, alla pari del ciclismo, può essere praticato sotto forma di gioco con la partecipazione dei genitori e con pattini di tipo commerciale anche prima dei 6 anni. Non ci sono limitazioni per questo tipo di disciplina ed è consigliata per l’alto numero di abilità motorie acquisibili. Inoltre, ha il vantaggio di poter essere praticata sia d’estate con i pattini a rotelle, sia d’inverno sul ghiaccio.

Sci

Sci

A fare le prime prove sugli sci si può iniziare già a 4 anni, mentre per le settimane bianche e i corsi con il maestro è meglio aspettare gli 8 anni. I bambini con un adeguato percorso motorio, raggiunto magari con altri sport, possono trovarsi avvantaggiati sugli sci, con maggiori competenze coordinative già consolidate. È sempre meglio affiancarlo a un altro sport per evitare l’inattività nelle stagioni senza neve. Controlli medici prima di mandare a sciare il bimbo? Per lo sci alpino non ci sono particolari controindicazioni, mentre per lo sci di fondo, sport faticoso che impegna l’apparato cardiovascolare, è preferibile avere più cautele e consultarsi con il proprio pediatra. Quanto all’alta quota, non ci sono problemi: a 4 anni, un fisico sano tollera tranquillamente altezze intorno ai 2mila metri.

Calcio

Calcio

Il calcio è uno sport che rafforza principalmente le gambe, ma è necessaria una programmazione di allenamento di base che coinvolga tutto il corpo. Inoltre, è una disciplina che stimola il sistema nervoso e muscolare, ottimo per raggiungere fluidità nei movimenti. Da non trascurare gli aspetti del rispetto delle regole e dell’avversario, fondamentali nella crescita di un bambino. Alcune società accettano bambini anche dai 3 anni in poi.

Basket

Basket

Oltre all’uso delle gambe, la pallacanestro prevede una componente più attiva anche degli arti superiori. È uno sport che richiede attenzione, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto visivo e manuale, essenziale nei passaggi di palla. È molto importante anche a un livello avanzato della coordinazione, abilità trasferibili ad altri sport nella crescita del bambino. Praticare basket rende più alti? Dimenticate questo luogo comune, qui vi spieghiamo perché.

Pallavolo

Pallavolo

La sua particolarità è quella di essere un gioco di squadra, ma senza il contatto con l’avversario. La pallavolo è molto praticata sia da maschi che da femmine (il boom è stato negli anni Novanta grazie al cartone giapponese Mila e Shiro), ma durante la scuola primaria è scelto soprattutto dalle bambine. Non è uno sport con regole complesse, ma consente un buono sviluppo fisico, di concentrazione e destrezza.

Equitazione

Equitazione

Considerato uno sport individuale, in realtà l’equitazione permette al bambino di sviluppare un rapporto affettivo preziosissimo con un altro soggeto, il cavallo. Il legame che si crea con l’animale (in gara fantino e cavallo vengono chiamati infatti “binomio”) stimola nel bambino responsabilità e rispetto, comportamenti trasferibili nella vita e nelle relazioni di tutti i giorni. Questa è una caratteristica unica tra tutti gli sport. Oltre che educare alla lealtà, l’equitazione procura benefici anche al corpo (per mantenere l’equilibrio sulla sella e indirizzare correttamente l’animale lavorano quasi tutti i muscoli, in particolare quelli delle gambe e dei glutei) e alla mente stimolando attenzione e concentrazione. Qui puoi scoprire come gestire lo stress di una gara di equitazione.

Hockey

Hockey

Su prato e su ghiaccio, l’hockey è un’attività che coinvolge gamba, braccia e offre vantaggi a livello cardiovascolare e muscolare. Quello invernale sul ghiaccio, in particolare, è conosciuto come lo sport più veloce al mondo e presuppone (oltre a sapere andare sui pattini) abilità tecniche, tattiche e coordinative.

Atletica leggera

Atletica leggera

L’atletica leggera può essere definita come la base di tutti gli sport ed è indicata in particolare per migliorare l’elasticità muscolare e la forza degli arti inferiori, un aspetto che servirà anche come prerequisito per altre discipline sportive.

Canottaggio

Canottaggio

A differenza di quanto si è portati a pensare, il canottaggio è uno sport molto completo, che non utilizza solo il tronco e gli arti superiori, ma anche quelli inferiori per ottimizzare le spinte.

Rugby

Rugby

Il rugby è uno sport piuttosto traumatico e, a differenza di quanto accade per il calcio e il basket, il contatto con l’avversario non comporta il fallo. Necessitando quindi di molta forza muscolare, una caratteristica che si acquisisce dopo la pubertà, è sconsigliato anticipare la pratica prima degli 8 anni. La palla ovale può essere l’obiettivo sulla quale canalizzare la naturale aggressività dei bambini.

Snowboard

Snowboard

Lo snowboard è una disciplina che richiede una forte componente coordinativa e di controllo del movimento nella fase dei salti. Meglio iscrivere il bambino a un corso di snowboard solo dopo avergli fatto acquisire le competenze dello sci. Scopri qui alcuni consigli per vivere la neve in libertà.

Tennis e scherma

Tennis e scherma

Sia nel tennis che nella scherma a vincere non è il giocatore più forte, ma quello più tecnico. Entrambe, infatti, sono discipline monolaterali, che tendono a iperspecializzare un arto o una direzione del corpo rispetto all’altra. Tuttavia, per anni si è stati convinti che il tennis facesse male alla colonna vertebrale, ma un recente studio italiano ha smontato questo mito. Se invece vuoi saperne di più sui benefici della scherma, soprattutto a livello mentale, leggi l’intervista a Rosella Fiamingo, schermitrice italiano che ha conquistato l’argento nella spada ai Giochi Olimpici di Rio 2016.

 

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