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Quando dura la PET e cosa succede durante l’esame?

In oncologia è fondamentale non solo per individuare il tessuto tumorale, ma anche per valutarne l’estensione

La PET (Positron Emission Tomography, cioè tomografia ad emissione di positroni) è un esame in grado di fornire informazioni accurate e precoci su molte malattie, permettendo di stabilire le terapie mediche o chirurgiche più adatte.

In oncologia la PET è importante non solo per individuare il tessuto tumorale, ma anche per valutarne l’estensione.

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Cosa succede durante l’esame?

Con un’iniezione viene somministrata per via endovenosa una sostanza, spesso il glucosio. La sostanza è marcata con una molecola radioattiva e il tomografo PET rileva la sua distribuzione nell’organismo.

I tumori, infatti, sono avidi di glucosio: mostrando l’accumulo di questo zucchero, la PET è utile per confermare una diagnosi di tumore, per verificare la presenza di metastasi o per verificare una diminuzione della massa tumorale. È un esame importante anche per valutare l’efficacia di una terapia oncologica.

C’è una preparazione particolare?

Per eseguire la PET è necessario il digiuno da cibi zuccherati (dolci, biscotti, brioches e frutta) da almeno sei ore prima dell’esame. È preferibile astenersi dall’attività fisica intensa nelle ore precedenti e bere molto per ottenere una buona idratazione.

Quanto dura?

Il tempo per eseguire l’indagine vera e propria (acquisizione) varia tra 20 e 30 minuti a seconda del segmento del corpo da esaminare. La durata dell’intera procedura, dalla somministrazione del radiofarmaco alla fine dell’esame (compresa l’attesa precedente all’esame), varia da due a tre ore.

È un esame per tutti?

Non possono farlo le donne in gravidanza o in allattamento. Inoltre le persone che hanno eseguito trattamenti radioterapici da meno di tre mesi e quanti hanno subito interventi chirurgici o procedure invasive da meno di un mese devono dichiararlo prima dell’esame. Anche i pazienti con diabete e in terapia ipoglicemizzante devono essere valutati dal medico. Nelle 4-5 ore dopo l’esame è bene evitare il contatto con donne in gravidanza e bambini piccoli, prima che la radioattività sia scomparsa dall’organismo.

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