Salute

Pianto liberatorio: la scienza spiega perché fa bene alla salute

Oltre a scaricare la tensione, restituisce al corpo una condizione di equilibrio e benessere

Sapevi che piangere fa bene alla salute? Il perché ce lo spiega lo scienziato William Frey, professore all’Università del Minnesota, negli Stati Uniti. Nel suo libro Piangere: il mistero delle lacrime, il biochimico spiega che si tratta di un’attività fisiologica del nostro organismo in grado di restituire al corpo una condizione di equilibrio e benessere dopo una situazione stressante. Proprio come quando si ride o si prova rabbia. Oltre a scaricare la tensione quotidiana, il pianto è quindi un toccasana per fisico e psiche.

Le lacrime emozionali sono ricche di corticotropina e prolattina

A differenza di quelle che si generano in modo naturale perché ci sono corpi estranei nell’occhio, per irritazioni, allergie o semplicemente perché si sbuccia una cipolla, le lacrime emozionali sono ricche di corticotropina e prolattina, ormoni i cui livelli aumentano in stato di stress, oltre che di manganese, un minerale presente in alte concentrazioni nel cervello delle persone che soffrono di depressione. Quindi, perché dopo aver pianto ci sentiamo meglio? La risposta, secondo Frey, è perché ci siamo liberati di qualcosa.

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Nove persone su dieci si sentono meglio dopo aver pianto

Gli studi psicologici evidenziano che nove persone su dieci si sentono meglio dopo un bel pianto e dichiarano che il proprio umore migliora notevolmente dopo aver versato una buona quantità di lacrime, mentre solo l’8,4% non ne trae vantaggio, ma anzi dichiara un peggioramento della situazione. Ogni anno in media una donna piange 47 volte, mentre un uomo solamente 7. Il professore spiega che probabilmente «le sostanze chimiche prodotte quando si è sotto stress vengono rimosse attraverso le lacrime».

Inoltre, Frey sottolinea che senza lacrime la tensione incamerata non sarebbe espulsa e ciò «farebbe aumentare il rischio di infarto o danni al cervello ed è per questo motivo che la capacità dell’uomo di piangere gli permette di sopravvivere». A conferma delle intuizioni del professore, le precedenti ricerche sono d’accordo nell’affermare che piangere stimola alcune funzioni del corpo e riequilibra la salute psichica. Una in particolare, condotta dai ricercatori della University of South Florida, dimostra che la sensibilità della pelle aumenta durante e dopo il pianto e migliora la respirazione.

Alla scoperta delle “crying rooms”

Che piangere faccia bene alla salute lo sanno bene i giapponesi che hanno creato nella capitale le cosiddette “crying rooms“, stanze dove potersi rifugiare per un pianto e mostrare le proprie fragilità senza il timore di essere giudicati. Ci sono tour per piangere, stanze da distruggere e camere dove urlare. Tutto con unico scopo: quello di far piangere e rilasciare le “emozioni represse”. Una moda arrivata anche in Europa, a Madrid, per affrontare in modo originale la diffidenza generale che ruota attorno al tema della  salute mentale.

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Beatrice Foresti

Giornalista pubblicista, collabora con OK Salute e Benessere, insieme ad altre testate. È laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità all’Università IULM di Milano e ha da poco terminato un Master in Giornalismo alla RCS Academy. È appassionata di scrittura, radio, fotografia e viaggi.
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