Pelle

Bacne: cause e trattamenti dell’acne sulla schiena

Questo disturbo cutaneo può essere molto fastidioso per chi ne soffre. Quali sono i metodi per cercare di prevenirlo e i possibili rimedi

Oltre che sul viso, l’acne può comparire anche sul corpo e in alcuni casi associarsi a fastidi per la cute, causando prurito o dolore. Il fenomeno del “bacne“, termine anglosassone che unisce le parole back (schiena) e acne è infatti abbastanza comune non solo negli adolescenti, ma anche negli adulti.

Come si manifesta l’acne

L’acne è una patologia della pelle che si sviluppa generalmente con comedoni (punti bianchi o neri) brufoli e con cisti nei casi più gravi.

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Possibili cause dell’acne sulla schiena

Questo disturbo può essere causato da vari fattori, come un’infezione batterica, l’aumento della produzione di sudore o gli squilibri ormonali. Possono contribuire anche le irritazioni causate dall’abbigliamento, la predisposizione familiare o un’esposizione solare prolungata senza protezione. Può favorirne l’insorgenza anche il fatto di avere una pelle mista o grassa e seguire un regime alimentare scorretto. La pelle della schiena è inoltre difficile da raggiungere durante la detersione o quando si devono applicare i trattamenti locali.

Prevenire l’acne

La prevenzione dell’acne sulla schiena consiste in alcuni accorgimenti nelle abitudini quotidiane. Innanzitutto, è consigliabile seguire una corretta routine di skincare. Quindi lavarsi la schiena subito dopo aver sudato, evitando i detergenti aggressivi. In caso di pelle grassa, non utilizzare creme con formulazioni molto ricche che potrebbero ostruire i pori. È importante lavare regolarmente gli indumenti e la biancheria da letto, indossare abiti non troppo stretti, prediligendo i materiali traspiranti e fare attenzione agli sfregamenti ripetuti contro la pelle.

Come trattare l’acne sulla schiena

Per la pulizia si può optare per prodotti lenitivi e riequilibranti che risultino delicati sulla cute. Possono poi essere utili i trattamenti a base di acido salicilico (BHA), utilizzato per la pelle a tendenza acneica per le sue proprietà esfolianti e antibatteriche o alfaidrossiacidi (AHA), anche conosciuti come acidi della frutta, che favoriscono il ricambio cellulare e la produzione di collagene. Ci sono delle formule in formato spray che facilitano l’applicazione sul corpo, anche sulle zone come la schiena dove è più difficile arrivare da soli. Questo tipo di soluzioni è indicato nei casi non gravi.

Un altro possibile trattamento sono i cosmetici con retinolo, derivato dalla vitamina A, che stimola la rigenerazione della pelle e aiuta a ridurre le macchie post acne. Bisogna fare attenzione a verificarne la compatibilità con altri principi attivi e la propria tolleranza individuale, per scongiurare il rischio di irritazione. Se si hanno dubbi, consultare uno specialista può aiutare a capire quali siano i prodotti migliori per il caso specifico.

Per l’idratazione utilizzare creme idratanti con texture leggere e ricordarsi di applicare sempre la protezione solare, indispensabile quando si usano sostanze fotosensibilizzanti (come il retinolo e alcuni acidi esfolianti). Infine, bisogna stare attenti a non toccarsi continuamente i brufoli per non peggiorare le lesioni, che potrebbero comportare segni o cicatrici o espandere l’infezione.

Quando rivolgersi al dermatologo

Ci sono farmaci da banco per uso topico che si trovano facilmente sotto forma di lozioni, gel o pomate (ad esempio quelli a base di perossido di benzoile) e alcuni sono acquistabili senza dover presentare la ricetta medica. Tuttavia, un consulto medico può dare maggiore sicurezza sulla scelta della cura idonea, considerando anche le eventuali controindicazioni. Se l’acne sulla schiena non migliora o in caso di fenomeni di maggiore gravità è raccomandabile rivolgersi a un dermatologo. Il medico, dopo aver esaminato la situazione, valuterà se prescrivere farmaci, terapie mediche o rimedi di altro tipo.

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Aurora Pianigiani

Collabora con OK Salute e Benessere e si occupa di comunicazione in ambito medico-scientifico e ambientale. Laureata in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Firenze, si è formata nel settore dei media digitali e del giornalismo. Ha conseguito il Master in Comunicazione della Scienza e della Salute presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e contestualmente ha scritto articoli per testate giornalistiche che svolgono attività di fact-checking.
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